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ITALIA

Rogo divampato ieri sera

Pisa, vasto incendio sul monte Serra: oltre 700 gli sfollati. Il vento alimenta le fiamme

La Procura di Pisa indaga per incendio doloso. Domani le scuole rimarranno chiuse. Esercito presidia case contro sciacallaggio. Il governatore della Toscana  Rossi firma lo stato di emergenza.  Evacuazioni anche in Val di Serchio, nuovo fronte ad Avane

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Prosegue da ieri sera il lavoro di spegnimento del vasto incendio, sia sul fronte di Calci che su quello di Vicopisano. Il vento al momento si è calmato. I soccorritori stanno cercando di sfruttare al massimo la 'finestra metereologica' favorevole prima del peggioramento atteso in serata, quando il vento riprenderà a soffiare forte. Attualmente stanno operando sul terreno, tra Calci e Vicopisano, 109 unità dei vigili del fuoco, 81 provenienti dai diversi comandi della Toscana e 27 arrivati da Emilia Romagna e Lombardia. Lo precisano i vigili del fuoco spiegando che dall'alto, nonostante il forte vento e la non piena visibilità a causa delle nubi di fumo, lavorano 5 Canadair e un elicottero S64 Erickson 'Nuvolarossa'. Impegnati nelle operazioni di spegnimento anche 350 volontari, oltre a squadre di operai forestali.

Evacuazioni anche in Val di Serchio, nuovo fronte ad Avane
Il fronte dell'incendio di Avane (Pisa), in Val di Serchio, si sta ampliando alimentato dal forte vento. Sul posto operano le squadre dei vigili del fuoco che si sono schierate a presidio delle abitazioni che gradualmente vengono evacuate. Lo rendono noto i vigili del fuoco di Pisa. Contemporaneamente i pompieri stanno fronteggiando anche il fronte di fuoco ancora attivo sul monte Serra a diversi chilometri di distanza. Si tratta di due incendi diversi.

Rossi firma stato di emergenza
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha firmato a Firenze il decreto che attiva lo stato di emergenza regionale a seguito del gravissimo incendio che ha distrutto 600 ettari di bosco e costretto oltre 700 persone ad abbandonare le proprie abitazioni in frazioni dei Comuni di Calci e Vicopisano. Con un provvedimento successivo verranno anche stanziati 200mila euro per coprire le spese di soccorso e assistenza.

Il ministro Centinaio a Calci
Il ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, e il sottosegretario all'Interno, Stefano Candiani, si stanno recando nella zona di Calci, nel Pisano, per verificare le condizioni in cui versa il territorio colpito dall'incendio e appurare l'entità del danno.

Chiuso fino a domani l'aeroporto Galilei
Per favorire il traffico dei mezzi antincendio impegnati nello spegnimento del rogo che da ieri sera sta devastando i monti del Pisano, Toscana Aeroporti annuncia, in una nota, la chiusura del traffico aereo commerciale dello scalo Galileo Galilei di Pisa. La società che gestisce lo scalo di Pisa invita i passeggeri a contattare le proprie compagnie aeree.

Esercito presidia case contro sciacallaggio
I militari dell'Esercito, per evitare il fenomeno dello sciacallaggio, presidieranno nel Pisano le case evacuate a causa dell'incendio che sta divampando sul monte Serra, nei Comuni di Calci, Cascina e Vicopisano. È quanto ha disposto la Prefettura di Pisa presso la quale è stato attivato il centro di coordinamento dei soccorsi.

La Procura indaga per incendio doloso
La Procura di Pisa ha aperto un fascicolo sull'incendio ipotizzando il reato di incendio doloso. Lo ha annunciato Alessandro Crini, procuratore capo di Pisa. "Abbiamo ipotizzato l'incendio doloso - ha spiegato il capo della Procura - sulla base di una serie di indizi che abbiamo raccolto" e che adesso "dovranno eventualmente essere confermati dal lavoro degli investigatori".

Fiamme ieri dalle 22
Il vasto incendio si è sviluppato ieri sera intorno alle 22 nella zona di Calci e, tramite il forte vento che spira sulla Toscana, si è rapidamente esteso fino a minacciare le abitazioni. Sono circa 700 gli sfollati tra i comuni di Calci e Vicopisano (Pisa). È quanto è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa a Calci, presenti i sindaci e il governatore toscano Enrico Rossi. Il fronte delle fiamme, che tra ieri e la notte scorsa, ha interessato il territorio di Calci, con 500 evacuati, stamani si  è poi spostato verso Vicopisano: circa 200 le persone che hanno dovuto lasciare le loro case nelle frazioni di quest'ultimo comune. 


 
Secondo una prima stima è di almeno 600 ettari l’aerea devastata dalle fiamme. Il bilancio sembra però destinato a nuovi a crescere e ad avere aggiornamenti, visto che il fuoco - alimentato dal forte vento che al momento non sta dando tregua ai soccorritori - sta continuando a bruciare le aree boschive e gli oliveti della zona.
 

 
L'allarme per l'incendio, probabilmente doloso come dimostra il fatto che ce n'era già stato un altro la settimana scorsa, è sempre nella zona in cui si trovano le antenne di numerose emittenti radiofoniche e televisive, è scattato alle 22 di ieri sera. Il fronte delle fiamme è molto esteso e l'incendio è potente, al punto che il comandante dei Vigili del fuoco di Pisa, Ugo D'Anna, ha detto di aver rischiato di perdere due squadre.    

Le scuole di Calci e Vicopisano resteranno chiuse anche domani. Lo hanno annunciato i sindaci dei due comuni interessati dall’incendio. Per quello che riguarda i giorni seguenti - ha poi aggiunto il sindaco di Calci, Massimiliano Ghimenti - la riapertura delle scuole sarà valutata a seconda dell'evoluzione dell'incendio.

Questa mattina il sindaco di Calci, Massimiliano Ghimenti, ha ordinato agli abitanti di lasciare le case anche nella frazione di Montemagno e nelle zone di Torre e San Lorenzo, dopo che già erano state evacuate le abitazioni più vicine alle fiamme.    

Gli sfollati si sono raccolti nella palestra comunale e nel municipio e nella notte tutta la popolazione della cittadina di Calci si è radunata sulla piazza davanti al comune. Le autorità locali stanno tentando di ripristinare i collegamenti bus con Pisa. L'incendio al momento non minaccia la famosa certosa barocca di Calci alle pendici del Monte Pisano. Si tratta di un rogo ancora più vasto di quello dell'ottobre 2011 che distrusse una cinquantina di ettari di bosco.

Sfollati di Calci ospitati da parenti, amici e in albergo
l sindaco di Calci (Pisa), Massimiliano Ghimenti, informa che la grande maggioranza dei cittadini evacuati stanotte a causa dell'incendio sul monte -Serra, circa 500 persone, ha trovato sistemazione presso parenti e amici. Sono rimaste solo 30 persone, che sono state alloggiate per la notte in alberghi o strutture ricettive. Il sindaco invita i curiosi a non intralciare i lavori degli operatori ed evitare di avvicinarsi all'area interessata per fare foto. E chiede ai cittadini di non esporsi a rischi inutili cercando di rientrare nelle proprie abitazioni.



Rossi: origini incendio un po' dolose
"Le origini sono sempre un po' dolose. È molto raro che ci siano incendi che cominciano del tutto improvvisamente. Per di più veniamo da un'estate nella quale non possiamo dire che non sia piovuto". Lo ha detto, a proposito del rogo divampato nella notte sul versante pisano del monte Serra, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel corso di una conferenza stampa a Calci (Pisa), dove da stamattina il governatore si trova per seguire le operazioni di spegnimento dell'incendio e di soccorso e assistenza agli sfollati.

"Sarà importante - ha aggiunto Rossi - che anche il governo nazionale spinga per accertare la responsabilità dell'incendio con indagini approfondite, che sono certo verranno svolte dalle forze dell'ordine".

Sulle origini dell'incendio Rossi e i sindaci di Calci e Vico pisano hanno concordato sul fatto che raramente gli incendi non hanno cause dolose. Inoltre il sindaco di Calci ha spiegato che la zona da cui sono partite le fiamme non è vicina ad olivete e nella notte non ci sono stati temporali. "Dati anche il buio ed il forte vento è inevitabile pensare ad un'origine dolosa". "Piena fiducia negli inquirenti" è stata espressa da Rossi e dai sindaci.

Rossi ha ricordato che da questa mattina è in contatto con Angelo Borrelli, capo del dipartimento nazionale della protezione civile. Dopo lo spegnimento dei focolai, ha detto il presidente della Regione, si valuterà se ci sono le condizioni per chiedere stato di emergenza nazionale. 

Rossi ha ricordato importanza del lavoro di bonifica che segue un incendio. "Mi auguro che tra oggi e domani possano iniziare già le opere di bonifica - ha affermato - perché anche dopo lo spegnimento delle fiamme il pericolo non è veramente debellato fino a quando non sono state spente le ceneri, pulito il sottobosco, tolti gli alberi caduti. Inoltre dobbiamo prevenire il rischio idrogeologico, per evitare che alle prime piogge la montagna dilaghi sugli abitati. Già oggi pomeriggio faremo un piano di bonifica, ma occorreranno tempo e risorse".

Il monte Serra è già stato teatro di incendi di queste dimensioni. A margine della conferenza stampa gli assessori regionali all'ambiente Federica Fratoni e all'agricoltura Marco Remaschi hanno ricordato che il Serra è oggetto di uno dei 20 progetti regionali per la sperimentazione dei sentieri tagliafuoco.

Proprio nei mesi scorsi è stato predisposto un piano, che purtroppo non c'è stato il tempo di mettere in pratica. Il piano per il monte Serra è costato 40 mila euro. L'investimento totale per i 20 progetti, che riguardano le zone della regione più critiche per quanto riguarda il rischio incendi, è stato di 500 mila euro.