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MONDO

Sudafrica

Omicidio di Reeva Steenkamp, la perizia: "Pistorius ha tendenze suicide"

Tre psichiatri e uno psicologo hanno seguito l'atleta per tre settimane per capire se è penalmente responsabile delle sue azioni

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Oscar Pistorius (Ansa)
"Pesantemente traumatizzato e con tendenze al suicidio". Ecco come gli psichiatri definiscono Oscar Pistorius, l'atleta sudafricano sotto processo per l'omicidio della fidanzata e modella Reeva Steenkamp.

"Pistorius penalmente responsabile"
La perizia è il risultato di circa tre settimane di osservazione, durante le quali tre psichiatri e uno psicologo hanno dovuto stabilire se Pistorius è responsabile penalmente delle sue azioni o se soffre di disturbi mentali. Un rapporto letto in aula, durante l'ennesima udienza per l'omicidio Steenkamp. Nello stesso rapporto, si certifica che l'atleta non soffre di disturbi mentali. "La sua capacità di gestire le sue emozioni è ben sviluppata", ha letto in aula dal testo della perizia l'avvocato difensore di Pistorius, Barry Roux. "Non è stata trovata alcuna prova che indichi che Pistorius abbia avuto un passato di aggressività anormale o di violenza esplosiva".

Il rischio del suicidio
Tuttavia, si legge nella perizia, "è rimasto gravemente traumatizzato dagli avvenimenti di febbraio (all'epoca dell'omicidio) e al momento soffre di disturbi da stress post-traumatico e di un disturbo depressivo grave" e, "senza un trattamento medico appropriato, il suo stato rischia di peggiorare, aumentando il rischio di suicidio".

L'omicidio Steenkamp e il processo
La modella sudafricana è morta il 14 febbraio 2013: a spararle attraverso la porta del bagno il suo fidanzato, Pistorius. Secondo la difesa, l'ex atleta ha sparato in preda al panico: pensava che dietro quella porta ci fosse un delinquente che era entrato in casa e non la sua compagna. Il processo è ripreso a luglio, con la 36esima udienza dopo lo stop per la perizia psichiatrica e va avanti da marzo 2013. Entro questa settimana si concluderà l'audizione dei testimoni. L'atleta - ora libero su cauzione - rischia una condanna a 25 anni di carcere se ritenuto colpevole per omicidio volontario. Rischia comunque il carcere anche se viene condannato per delitto colposo.