MONDO
Pretoria
Pistorius, riprende il processo: oggi la testimonianza dell'atleta
La notte di San Valentino di un anno fa uccise la fidanzata, la modella Reeva Steenkamp. L'atleta si è sempre difeso dicendo di aver sparato alla ragazza scambiandola per un ladro, per l'accusa è omicidio volontario

Riprende a Pretoria il processo ad Oscar Pistorius, accusato di aver ucciso la fidanzata, il giorno di San Valentino del 2013.
In aula attesa la testimonianza dell'atleta su quella tragica notte. Pistorius si è sempre difeso dicendo di aver sparato a Reeva Steenkamp, che era chiusa nel bagno, scambiandola per un ladro. Nelle sue precedenti dichiarazioni ha raccontato di aver sentito la finestra del bagno che si apriva e, credendo che la fidanzata fosse a letto, si è avvicinato alla toilette. Quando ha sentito un rumore venire dall'interno ha fatto fuoco. "Pensavo che ci fossero degli intrusi che sarebbero usciti dal bagno per attaccare me e Reeva", ha spiegato. Non ci sono testimoni.
Durante l'udienza di oggi la parola andrà anche agli esperti che dovranno stabilire se la modella sia morta al primo colpo di pistola oppure solo quando è stata colpita dal quarto colpo al cranio. Passaggio fondamentale per capire se Reeva Steenkamp abbia avuto il tempo di urlare consentendo così a Pistorius di rendersi conto che non c'era un intruso nel suo gabinetto ma la sua compagna. O se, come sostiene l'accusa, si tratti di omicidio volontario.
In aula attesa la testimonianza dell'atleta su quella tragica notte. Pistorius si è sempre difeso dicendo di aver sparato a Reeva Steenkamp, che era chiusa nel bagno, scambiandola per un ladro. Nelle sue precedenti dichiarazioni ha raccontato di aver sentito la finestra del bagno che si apriva e, credendo che la fidanzata fosse a letto, si è avvicinato alla toilette. Quando ha sentito un rumore venire dall'interno ha fatto fuoco. "Pensavo che ci fossero degli intrusi che sarebbero usciti dal bagno per attaccare me e Reeva", ha spiegato. Non ci sono testimoni.
Durante l'udienza di oggi la parola andrà anche agli esperti che dovranno stabilire se la modella sia morta al primo colpo di pistola oppure solo quando è stata colpita dal quarto colpo al cranio. Passaggio fondamentale per capire se Reeva Steenkamp abbia avuto il tempo di urlare consentendo così a Pistorius di rendersi conto che non c'era un intruso nel suo gabinetto ma la sua compagna. O se, come sostiene l'accusa, si tratti di omicidio volontario.