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Coronavirus

Decisione del Tribunale

Bari, restano aperti due padiglioni del Policlinico sotto sequestro per legionella

Quattro i decessi avvenuti nella struttura, che resta però attiva a causa dell'emergenza sanitaria in corso, ha disposto il gip

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Sequestrati dai carabinieri del Nas due padiglioni del Policlinico di Bari in una indagine sulla morte per legionella di quattro pazienti, tra il 2018 e il 2020. Indagati cinque dirigenti, per i reati di omissione di atti d'ufficio e morte come conseguenza di altro delitto, tra i quali il dg Giovanni Migliore.

Il gip ha disposto che i reparti delle due strutture restino attivi, per garantire il normale svolgimento dell'attività sanitaria, precisando però che la facoltà d'uso potrebbe "essere revocata nel momento in cui ci si renda conto che l'infezione di legionella in tali ambienti è così grave e diffusa da dover implicare la chiusura inevitabile".

I quattro decessi accertati per infezione da legionella nei due padiglioni sequestrati nel Policlinico di Bari "potrebbero essere solo la punta dell'iceberg", ma per scongiurare "la totale paralisi del funzionamento della già provata struttura sanitaria e in un periodo di emergenza sanitaria quale quello che stiamo attualmente vivendo" il Tribunale di Bari ha disposto che i reparti ritenuti infetti restino aperti. Una scelta che il gip definisce di "buon senso" per evitare "un rimedio peggiore del male accertato".