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ITALIA

La nube si sposta verso Roma sud

Incendio a Pomezia, ora si teme per l'amianto

Arpa: dai dati non mergono superamenti dei limiti imposti per la qualità dell'aria dai dati raccolti dalla rete di monitoraggio del Lazio

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La coltre di fumo causata da plastica in fiamme

Si sposta verso Pomezia e Roma la nube provocata dall'incendio nello stabilimento Ecox sulla Pontina Vecchia. Il vento che ieri soffiava verso i Castelli Romani - spiegano  vigili urbani al lavoro su luogo incendio - ora ha cambiato direzione e punta sulla direttrice Pomezia-Roma. Secondo alcuni residenti a Pomezia, che hanno parenti a Roma, l'odore acre sarebbe stato avvertito nel quartiere di Roma Sud di Decima. La nuvola oggi ha cambiato forma e colore: ieri nera, oggi grigia e soprattutto molto più bassa.

Capo vigili fuoco,verifiche rischio amianto
 "L'amianto ci potrebbe essere, non possiamo escluderlo. Stiamo verificando e presto faremo le campionature". Lo ha detto il comandante dei Vigili del fuoco di Roma e provincia, Marco Ghimenti, che nella tarda mattinata ha fatto un sopralluogo allo stabilimento Eco X, in fiamme da ieri, insieme ai carabinieri del Noe che hanno fatto i primi rilievi, anche fotografici. "Si tratta di un incendio abbastanza complesso - ha spiegato il comandante - perché i rifiuti sono compattati e ci sono colonne alte 5-6 metri che bisogna 'smassare'".  Il comandante ha poi precisato che sono arrivate alcune telefonate da parte di cittadini romani soprattutto per chiedere informazioni ed ha escluso che ci siano state chiamate per situazioni critiche.

Commessa outlet Castel Romano al Pronto Soccorso 
"La chiusura dell'Outlet di Castel Romano è stata decisa stamattina a causa del cattivo odore legato all'incendio di ieri a Pomezia, ma molti dipendenti sono trattenuti nei negozi in attesa della riapertura. Abbiamo notizia di una commessa nostra iscritta che si sta recando al pronto soccorso a causa dell'esposizione ai fumi tossici". E' quanto riferisce Francesco Iacovone dell'Esecutivo Nazionale USB Lavoro Privato. "Si evacui immediatamente per tutti, anche per i lavoratori - attacca il sindacalista - le multinazionali del commercio non possono mettere in pericolo la salute delle commesse e dei commessi per continuare a macinare profitti. Una nostra iscritta è in pronto soccorso e chiediamo con forza che si eviti quanto accaduto nel 2015 con l'incendio nell'aeroporto di Fiumicino" "Il Comune di Pomezia e la ASL competente ordinino l'immediato completo sgombro del sito produttivo, in attesa che si faccia chiarezza sulla natura
del cattivo odore e sulla salubrità dell'aria." conclude Francesco Iacovone.

Arpa, dai primi dati non emergono superamenti limiti
"Dall'analisi dei dati non emergono superamenti dei limiti imposti per la qualità dell'aria dalla  normativa vigente". E' quanto rende noto Arpa Lazio in merito ai monitoraggi della qualità dell'aria dopo l'incendio di ieri. Arpa specifica che "sono state analizzate con particolare attenzione le concentrazioni misurate presso la stazioni di Ciampino, Cinecittà e Fermi, più prossime al sito interessato dall' incendio anche in considerazione della direzione dei venti". Arpa aggiunge che oltre alle tre stazioni già citate, "sono stati considerati anche i dati rilevati dal mezzo mobile, posizionato nel centro abitato di Albano Laziale". "Sono inoltre stati analizzati i dati di concentrazione media oraria rilevati dalle medesime postazioni di misura - è detto ancora - Anche quest'ultimi non hanno evidenziato picchi di concentrazione di ossidi di azoto (NOx), di polveri e di benzene. I dati sono in linea con quelli misurati nelle giornate precedenti a quella  dell'incendio e coerenti con quelli misurati normalmente in questo periodo dell'anno".

Servirà ancora qualche giorno per avere dei dati sicuri sul potenziale inquinamento dell'area più prossima al rogo. E' quanto spiega ArpaLazio ricordando di aver provveduto nella giornata di ieri a installare "dei campionatori attivi e passivi nelle immediatevicinanze del sito dell'evento". "I risultati del monitoraggio con questi campionatori verranno resi disponibili a tutte leautorità competenti, non appena verranno completate le determinazioni analitiche di laboratorio, che richiedono alcunigiorni. Si comunica inoltre - spiega ancora l'Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio - che  è in corsol'elaborazione di una simulazione modellistica dell'evento al fine di valutare le aree di potenziale massima ricaduta degliinquinanti prodotti dall'incendio, sulla base della quale verranno successivamente effettuati campionamenti delle altrematrici ambientali e alimentari interessate". 

Ci sono ancora tre punti di fuoco
 "La situazione è ancora in corso - ha spiegato  il funzionario dei Vigili del Fuoco  he sta coordinando le operazioni, Simone Batazzi. "Stiamo lavorando con quattro squadre e dieci autobotti, comprese quelle della Regione Lazio. C'è stato un netto miglioramento ma le operazioni di 'smassamento' proseguono. Stiamo cercando di creare una viabilità interna allo stabilimento e contemporaneamente cerchiamo di raffreddare i materiali bruciati".  Ci sono ancora tre punti di fuoco nello stabilimento "Eco X".

L'incendio
 A causare l'enorme coltre di fumo balle di materiale plastico che hanno preso fuoco all'interno della EcoX, un'azienda che si occupa di lavorazione della plastica e smaltimento rifiuti, al chilometro 33 della via Pontina. Le fiamme hanno sorpreso, verso le 8.00 di ieri mattina, gli operai intenti a lavorare.

Convocato Centro operativo comune in Campidoglio
La sindaca di Roma Virginia Raggi ha convocato il Coc, il Centro Operativo Comunale, per monitorare la situazione dopo l'incendio nello stabilimento Eco X sulla Pontina ed analizzare i dati che provengono dall'Arpa. Dal Campidoglio è stata avanzata richiesta all'Arpa per predisporre una centralina mobile in zona Spinaceto. 

Chiusa la tenuta di Castelporziano
L'Ufficio Stampa del Quirinale comunica che in seguito all'incendio sviluppatosi ieri sulla Pontina Vecchia e in considerazione della notevole colonna di fumo propagatasi nella zona, sono state sospese, in via precauzionale, per oggi, sabato 6 maggio e domani, domenica 7 maggio, le visite del pubblico alla Tenuta Presidenziale di Castelporziano.

Sindaco Pomezia, lasciate chiuse finestre
Finestre ancora chiuse entro 2 km dal luogo del rogo, stop a eventi all'aperto, animali da pascolo al chiuso e residenti entro cento metri dall'incendio ancora fuori casa. Il sindaco di Pomezia Fabio Fucci, attraverso la pagina Facebook ufficiale del Municipio, ha invitato oggi la cittadinanza "a continuare a seguire le indicazioni dell'ordinanza emessa ieri fino a nuove comunicazioni", che tra le altre cose disponeva anche la chiusura delle due scuole nei dintorni dello stabilimento bruciato. "I Vigili del Fuoco, che hanno lavorato tutta la notte, sono ancora sul luogo dell'incendio che è praticamente domato. La situazione è sotto controllo e il fumo è nettamente diminuito rispetto a ieri", ha aggiunto Fucci che ha rivolto "un ringraziamento ai Vigili del Fuoco e a tutte le Forze dell'ordine che hanno lavorato incessantemente e sono ancora all'opera".

Raggi: tenere le finestre chiuse, lavare con accuratezza frutta e verdura
Il sindaco Raggi ha raccomandato a 21 comuni limitrofi all'area del rogo - soprattutto nell'area dei Castelli romani ma anche sul litorale - di mantenere le finestre ben chiuse e limitare gli spostamenti.  "Come da indicazioni dell'Azienda sanitaria Rm6", la sindaca ha invitato i cittadini dei Comuni di Nettuno, Anzio, Pomezia, Ardea, Velletri, Lavinio, Lanuvio, Genzano, Albano laziale, Ariccia, Nemi, Castel Gandolfo, Marino, Ciampino, Frascati, Grottaferrata, Rocca di Papa, Rocca Priora, Montecompatri, Monte Porzio Catone e Colonna "a tenere chiuse le finestre delle abitazioni, scuole, uffici, strutture sanitarie e socio-assistenziali, limitare gli spostamenti se non strettamente necessari e nei prossimi giorni di lavare con accuratezza frutta e verdura, come prescritto e indicato dalla struttura sanitaria".

La Procura di Velletri apre una inchiesta
Gli inquirenti della Procura di Velletri hanno aperto un'inchiesta sul rogo. I magistrati hanno ipotizzato il reato di incendio colposo. Secondo quanto si è appreso il procuratore Francesco Prete ha affidato gli accertamenti al sostituto Luigi Paoletti ed il primo atto è stato quello di affidare all'Arpa l'incarico di monitorare l'aria, il suolo, il sottosuolo oltre
alle falde acquifere.