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CULTURA

Rai Eri a Torino

Il Premio "La Giara" al Salone del Libro

I tre vincitori della seconda edizione del premio, bandito da Rai Eri, Marco Marrocco, Eliana Iorfida e Salvatore Luca D'Ascia presenteranno i loro romanzi alla manifestazione letteraria nel capoluogo piemontese

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Il premio letterario La Giara
di Carlotta Macerollo
"L'importanza sta nella territorialità: ci sono 21 commissioni, una per regione, formata da 5 giurati. Il Premio La Giara è una delle più grandi macchine di scouting per i giovani scrittori in Italia". Ne è convinta la curatrice Paola Gaglianone, che spiega a Rainews.it l'importanza di questo concorso.

Il Premio Letterario La Giara
"Il Premio Letterario La Giara è bandito da Rai Eri ed è alla sua quarta edizione - spiega la curatrice - E' stato ideato per dare spazio e visibilità a giovani potenziali scrittori presenti su tutto il territorio nazionale. Le commissioni selezionano i manoscritti, rigorosamente inediti, scritti da autori tra i 18 e i 39 anni. Vengono selezionati due scrittori per regione, quindi 42 concorrenti arrivano alla commissione nazionale: è stata introdotta recentemente una fase intermedia, da 42 c'è un'ulteriore scrematura a 6 semifinalisti e poi si arriva ai tre vincitori finali".

"Il Premio, osservatorio capillare"
"Il premio vuole essere un vero osservatorio capillare sulla narrativa giovanile con il supporto delle sedi regionali Rai. Le Commissioni regionali, 21 su tutto il territorio, sono composte da esperti della narrativa e dell'editoria. La terna finalista viene resa nota nel mese di luglio in una serata conclusiva ad Agrigento che segna la chiusura dell'edizione in corso e l'inizio di una nuova edizione", spiega Paola Gaglianone. "Attualmente stiamo selezionando i romanzi per la terza edizione, i risultati si sapranno a luglio, e stiamo promuovendo i 3 vincitori della seconda".

I tre vincitori al Salone di Torino
Al Salone del Libro di Torino verranno presentati i tre romanzi vincitori. Appuntamento sabato 10 maggio alle11. "Il primo premio, la giara d'oro, è andato a Marco Marrocco, 36 anni, romano, con il suo romanzo 'Come l'antenna per i passeri', che narra la storia di due folli che scappano da un manicomio - racconta Paola Gaglianone - La giovane archeologa calabrese Eliana Iorfida ha conquistato il secondo posto con il suo 'Sette paia di scarpe', che narra la storia di una giovane donna libanese che viene mandata dalla famiglia, durante la guerra tra Libano e Israele del 2006, in un paese arcaico della Siria per salvarsi dal conflitto. Il terzo posto è andato al napoletano Salvatore Luca D'Ascia con il suo 'Supersonico', che racconta la vita di un ragazzo della Napoli dei vicoli che si illude di poter diventare un battitore libero e così sfida la camorra".

"La territorialià è anche un fattore culturale"
"La vita che i giovani scrittori hanno vissuto e la loro cultura determina quello che scrivono, il loro vissuto viene fuori. La territorialità non è solo un fattore geografico ma anche culturale: in questo senso il Premio Giara può fare scoprire realtà molto interessanti", conclude la curatrice Paola Gaglianone.