ECONOMIA
Tensione sui mercati per il debito greco. Crolla Atene, deboli tutti i listini, risale lo spread
Sul listino milanese arretrano i bancari mentre gli energetici, che apparivano in forte calo all’avvio delle contrattazioni, si sono ripresi grazie alle quotazione in crescita del petrolio

Il debito greco si irrobustisce e sale da problema ad enigma. Dopo la decisione della BCE di non accettare più bond ellenici come garanzia a fronte di prestiti, l’incertezza degli operatori è diventata preoccupazione. Il tiro alla fune tra il governo di Atene e le istituzioni comunitarie per ridefinire le scadenze dei debiti diviene ora sfida aperta sui mercati. Una situazione che anche Berlino cerca di fronteggiare sostenendo che non ci devono essere cambiamenti in corsa per dare stabilità all’intero sistema.
Le Borse del Vecchio Continente cedono terreno, Milano perde lo 0,70% in linea con Madrid, mentre Londra e Parigi cedono meno di mezzo punto percentuale. Francoforte viaggia intorno alla parità dopo la pubblicazione degli ordinativi all’industria, cresciuti nell’ultimo mese di oltre il 4%, al di là delle più rosee previsioni.
Debolissima la piazza finanziaria di Atene, con l’indice che accusa una contrazione del 6,5% dopo aver aperto a -9%. Sul listino milanese arretrano i bancari mentre gli energetici, che apparivano in forte calo all’avvio delle contrattazioni, si sono ripresi grazie alle quotazione in crescita del petrolio (49 dollari il barile il WTI e 54 dollari il Brent).
Nervosismo anche sul mercato dei titoli di stato con lo spread che salito dai 118 punti base di ieri ai 124 punti base dell’apertura, ora viaggia intorno ai 121 punti base con il rendimento del Btp a 10 anni all’1 e 57%. Discreto rafforzamento dell’euro, scambiato a 1,14 e 50 contro dollaro.
(Aggiornamento delle ore 12,30)
Le Borse del Vecchio Continente cedono terreno, Milano perde lo 0,70% in linea con Madrid, mentre Londra e Parigi cedono meno di mezzo punto percentuale. Francoforte viaggia intorno alla parità dopo la pubblicazione degli ordinativi all’industria, cresciuti nell’ultimo mese di oltre il 4%, al di là delle più rosee previsioni.
Debolissima la piazza finanziaria di Atene, con l’indice che accusa una contrazione del 6,5% dopo aver aperto a -9%. Sul listino milanese arretrano i bancari mentre gli energetici, che apparivano in forte calo all’avvio delle contrattazioni, si sono ripresi grazie alle quotazione in crescita del petrolio (49 dollari il barile il WTI e 54 dollari il Brent).
Nervosismo anche sul mercato dei titoli di stato con lo spread che salito dai 118 punti base di ieri ai 124 punti base dell’apertura, ora viaggia intorno ai 121 punti base con il rendimento del Btp a 10 anni all’1 e 57%. Discreto rafforzamento dell’euro, scambiato a 1,14 e 50 contro dollaro.
(Aggiornamento delle ore 12,30)