Riforma Giustizia
Prescrizione, Italia Viva: "Conte compia sforzo per mediazione"
Slitta a giovedì pomeriggio alle 16 il Consiglio dei ministri previsto per domani, che avrebbe dovuto decidere sul lodo Conte bis. Franceschini: "Così Iv minaccia l'intero governo"

Conclusa, in tarda serata, a Palazzo Giustiniani la riunione ad hoc convocata da Matteo Renzi. Presenti i deputati e i senatori di Italia Viva e i ministri renziani. Sul tavolo la possibile mozione di sfiducia al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, minacciata da Iv qualora Pd, M5s e Leu vadano avanti con il lodo Conte bis e il governo ponga la fiducia sul provvedimento che lo conterrà, sia esso il Milleproroghe o un decreto ad hoc.
"La nostra linea non cambia", spiega al termine il coordinatore Ettore Rosato. "Ci muoveremo sulla nostra linea senza accettare mediazioni al ribasso". "La soluzione prospettata è per noi inaccettabile e saremo conseguenti", spiega. "Se ci saranno provocazioni noi risponderemo con provocazioni", aggiunge rispondendo alla domanda sulla reazione di Pd e M5s che giudicano la mozione di sfiducia al Guardasigilli Alfonso Bonafede minacciata da Iv come una sfiducia all'intero governo, "se lo dicono loro sarà così", chiude Rosato.
"Ci aspettiamo che il presidente Conte, con l'arte della mediazione propria del presidente del Consiglio, compia ogni sforzo. La mediazione spetta al presidente del Consiglio". Lo afferma la capo delegazione di Iv al governo, Teresa Bellanova, al termine della riunione sulla prescrizione.
Le polemiche della giornata
"Noi andremo fino in fondo contro il blocco della prescrizione, contro questa riforma che riteniamo liberticida. Se siamo anche disposti a far cadere il governo? Stasera avremo la riunione dei gruppi, dovremo decidere cosa fare". Aveva detto su Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, Roberto Giachetti.
Il deputato di Italia Viva anticipa che "quello che posso dire è che se loro, e in particolare Bonafede, vogliono continuare con una forzatura di questo tipo, certamente, al di là di quello che succederà con il governo, il ministro Bonafede si troverà una bella mozione di sfiducia. Questo è pacifico".
Resta dunque alta, nella maggioranza, la tensione sulla riforma del Guardasigilli Alfonso Bonafede. Intanto, slitta a giovedì pomeriggio alle 16 il Consiglio dei ministri previsto per domani, nel corso del quale si sarebbe dovuto decidere sul lodo Conte bis.
"A proposito di Prescrizione- scrive Renzi oggi nella sua enews-, leggo commentatori e colleghi degli altri partiti che si augurano che noi molliamo il colpo. Molto semplicemente: al momento c'è una soluzione intelligente per prendere tempo e approfondire le varie mediazioni. Si chiama Lodo Annibali, è un emendamento del Mille Proroghe e serve per approfondire i temi in discussione. Se invece si vuol fare un pasticcio da azzeccagarbugli, che secondo ex presidenti della Consulta è chiaramente incostituzionale, noi non lo votiamo. Tutto qui, semplice no? E dire che basterebbe approvare il Lodo Annibali. Ma rischiare una crisi - per alcuni dei nostri ex riformisti ora giustizialisti - è meglio che dare ragione a Italia Viva".
Ed è la stessa Annibali a intervenire sulla questione. "Non ritiro il mio emendamento, siamo in attesa di vedere le determinazioni della maggioranza, vedremo loro che modalità scelgono. Io però voto il mio lodo e non il Lodo Conte Bis..." afferma, sempre a Un Giorno da Pecora, la coordinatrice romana e deputata di Italia Viva. Le piace la definizione 'Lodo Annibali'? "Si, è divertente. In mezzo a tutti questi lodi...", risponde. "Stasera ci riuniamo e vediamo. Certo useremo tutti gli strumenti a nostra disposizione" aggiunge poi a margine dell'inaugurazione della nuova sede romana del partito.
"Qualcuno oggi tra le fila di Italia Viva chiama in causa il ministro Bonafede con accenti totalmente fuori luogo. Gli attacchi e le costanti minacce sono inaccettabili: se intendono aprire la crisi di governo lo si dica chiaramente e si faccia secondo modi e procedure istituzionali. A quel punto gli italiani sapranno chiaramente chi vuole fare il loro interesse e chi no" ribatte il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi, definendo "di buonsenso" l'accordo raggiunto tra Pd, M5S e Leu venerdì scorso.
"Urlare contro il decreto legge o contro il Milleproroghe è sbagliato, bisogna mettersi al tavolo e trovare la soluzione. Bene, se c'è la volontà di trovare una soluzione, ma usare questa vicenda per altri fini inquina le acque", sottolinea il capogruppo dem al Senato, Andrea Marcucci, e si appella ai partiti che sostengono Giuseppe Conte perché abbassino i toni, la smettano di parlare di emendamenti e altri strumenti parlamentari e lavorino invece di gran lena per trovare un compromesso. "Se un partito di maggioranza minaccia di sfiduciare un ministro, sta minacciando di sfiduciare l'intero governo" commenta Dario Franceschini.
Dall'opposizione, intanto, Forza Italia spiega di essere pronta a chiedere un incontro al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella se l'emendamento dovesse entrare nel dl Milleproroghe. "Auspicando che Iv conduca la battaglia fino in fondo, Pd e M5s non smentiscono l'utilizzo dello strumento dell'emendamento al dl Milleproroghe per inserire in legislazione il cosiddetto lodo Conte bis. Uno strumento, secondo la giurisprudenza costante della Consulta, inammissibile e incostituzionale, contro il quale ci opporremo con forza e determinazione", premette Mariastella Gelmini, capogruppo FI alla Camera, e aggiunge che "il presidente della Camera, Roberto Fico, non può consentire una simile forzatura procedurale e deve chiaramente far emergere il buon senso contro la protervia della maggioranza. Se a Montecitorio fosse avallato questo assurdo emendamento, Forza Italia - rilancia Gelmini - è pronta a chiedere udienza al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, affinché vengano salvaguardate le prerogative delle Camere e la regolarità dei lavori parlamentari".