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POLITICA

Il provvedimento arriverà in Aula il 27 gennaio

Maggioranza divisa sulla prescrizione, Renzi critica il Pd: "Insegue il populismo M5s"

Bocciato emendamento Costa (Fi). Decisivo il voto di Francesca Businarolo, presidente della commissione Giustizia. La maggioranza vince 23 a 22. Intanto i penalisti proclamano una nuova giornata di sciopero con manifestazione davanti Montecitorio il 28

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La maggioranza si spacca sulla prescrizione. Italia viva vota con il centrodestra per salvare la proposta di legge di Forza Italia che cancella la riforma Bonafede, mentre Pd, Leu e M5s votano compatti a favore dell'emendamento pentastellato soppressivo del testo a prima firma dell'azzurro Enrico Costa.

Decisivo il voto della presidente della commissione Giustizia, Francesca Businarolo: la maggioranza vince per un solo voto di differenza, 23 a 22.

Il testo andrà comunque in Aula il 27 gennaio, ma con il parere negativo della commissione. Intanto lo strappo è servito. I renziani accusano il Pd di andare "a rimorchio" dei 5 stelle. Il Pd accusa Iv di andare "a rimorchio di Salvini". Lo scontro sulla giustizia coinvolge anche i 5 stelle, che però sono più interessati a fare quadrato attorno a Businarlo, attaccata dalle opposizioni per aver votato: "Ha esercitato un suo diritto", è la difesa.

Penalisti in agitazione
Mentre renziani e dem votavano in modo differente, i penalisti hanno annunciato un nuovo sciopero e una manifestazione davanti Montecitorio per il 28. Intanto il Guardasigilli Bonafede fa sapere via social che nei prossimi giorni presenterà il ddl sulla riforma del processo penale che conterrà anche le norme del cosiddetto 'lodo Conte', ovvero la mediazione raggiunta sulla prescrizione dopo il vertice a palazzo Chigi. Intesa che, però, non coinvolge Italia viva, insoddisfatta del compromesso raggiunto, e per questo preannuncia di non essere disponibile a sostenere "cambiali in bianco".

Renzi: "Questa legge è un obbrobrio"
Netto il commento di Matteo Renzi reso a Porta a Porta su Rai1: "Siccome la legge Bonafede è un obbrobrio, votata da M5s e Salvini quando andavano d'accordo, noi vogliamo che sia affermato il principio di una giustizia giusta e diciamo di tornare a come era prima. Paradossalmente, il centrodestra in commissione ha votato con noi e il Pd che aveva fatto la legge con Orlando ha votato con Bonafede. Noi siano rimasti fedeli alla legge Orlando e il Pd sta inseguendo il populismo giudiziario di Bonafede e di M5s". Per il momento, però, confermano da Italia viva, non è all'ordine del giorno nessun nuovo vertice di maggioranza sulla giustizia, anche se i renziani sono categorici: "Bonafede non creda di arrivare con un testo già bello e pronto come ha fatto sul processo civile".

Orlando: "Non offriamo alibi alla Lega"
"Noi siamo convinti che la norma sulla prescrizione Bonafede-Bongiorno può essere rivista con un buon punto di equilibrio tra pretesa punitiva dello Stato e diritto dell'imputato ad un processo con tempi certi. Abbiamo scelto questa strada perché riteniamo che sia un obbiettivo realistico, nei giorni scorsi si sono fatti passi nella giusta direzione". Lo scrive su Facebook il vicesegretario Pd, Andrea Orlando. "Abbiamo scelto così - aggiunge - per non dare alibi immeritati alla Lega che prima ha fatto questo guaio e oggi ci spara contro. Abbiamo fatto questa scelta per non mischiare i nostri voti a quelli della destra, sempre compatta in questa legislatura nell'approvazione delle norme più illiberali. Noi pensiamo che si possano evitare regali a Salvini e alla Meloni e al contempo difendere le garanzie costituzionali".