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POLITICA

Dibattito sulla Giustizia

Prescrizione in 'Milleproroghe', insorge una parte del mondo politico

Il lodo Conte bis nel 'Milleproroghe' viene considerato inammissibile ed inaccettabile da una parte del mondo politico. Zingaretti: "Sulla prescrizione buon punto di arrivo, ora avanti tutta per costruire e non picconare"   
 

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di Tiziana Di Giovannandrea
La polemica politica infuria sull'ipotesi di inserire il Lodo prescrizione nel decreto 'Milleproroghe' 2020. Il lodo Conte bis, l'accordo sulla prescrizione, che si riferisce non al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ma all'avvocato Federico Conte, deputato di Leu, contenente la distinzione tra condannati ed assolti, con il blocco della prescrizione in modo definitivo solo dopo una doppia condanna, sta provocando una serie di reazioni da parte del mondo politico in particolare sull'ipotesi di inserire il Lodo prescrizione in un emendamento del Governo al decreto legge 'Milleproroghe' 2020.

L'accordo raggiunto tra Pd, M5S e Leu per superare lo scoglio della prescrizione proprio non piace alle opposizioni che parlano di una intesa inammissibile, inaccettabile, scandalosa. 

Rosato (Iv): "No a provocazioni su giustizia"
"Le dichiarazioni di queste ore del collega Bordo a nome dei deputati Pd sul tema della giustizia sono mediocri provocazioni su un terreno su cui converrebbe usare prudenza e saggezza”. Così si esprime su Facebook Ettore Rosato, Coordinatore Nazionale Italia Viva e vicepresidente della Camera dei Deputati. “Sulla prescrizione, (lo dico in particolare a giornalisti, commentatori, colleghi di maggioranza al governo) noi contrasteremo qualsiasi forzatura istituzionale e non ci sarà nessuna marcia indietro e nessun tipo di accordo che vada a contrastare i principi costituzionali. Utilizzare il Milleproroghe per modificare il diritto penale sarebbe uno scandalo - prosegue Rosato - l’unica soluzione è il prudente rinvio previsto dal Lodo Annibali. Ogni altra soluzione vedrà Italia Viva votare convintamente contro. Se poi i deputati Pd si trovano bene nel difendere una norma che fino a un anno fa tutti insieme giudicavamo incostituzionali questo è l’ennesimo segnale della deriva giustizialista del Pd e dell’abbraccio con i grillini - conclude Ettore Rosato - Noi invece restiamo garantisti".

Berlusconi: "Cinquestelle animati da follia giustizialista"
"I Cinquestelle sono animati da una follia giustizialista. Con la riforma della prescrizione cittadini innocenti potranno essere messi sotto pressione per tutta la vita, con le conseguenze drammatiche che questo può comportare sulla vita delle persone e dei loro famigliari. Se ne sono accorti anche all’interno della stessa maggioranza che queste idee sono pericolosissime. Purtroppo per tenere in piedi il governo questa riforma peggiorativa passerà ugualmente: tutti i partiti che compongono la maggioranza saranno ugualmente corresponsabili". Questo è quanto scrive su facebook il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Per Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, si tratta di una grottesca commedia: "Se ho capito bene: il governo inserirà il lodo Conte bis, palesemente incostituzionale come la riforma Bonafede, nel Milleproroghe e porrà la fiducia sul maxi emendamento. Italia Viva voterà sì alla fiducia per non aprire la crisi salvo poi presentare un disegno di legge a prima firma Renzi per affossare sia la riforma Bonafede che il lodo Conte bis. Se così è, la maggioranza sta trasformando una basilare questione di civiltà giuridica in una grottesca commedia degli equivoci. Oltre al giusto processo, insomma, stanno massacrando anche la decenza". 

Della Vedova: "Vince Bonafede e perdono i liberali"
"Sulla prescrizione vince Bonafede e perdono i liberali. PD e Italia Viva, come sull'economia e come sulle istituzioni, si fanno dettare l'agenda dal Movimento 5 Stelle, che perde nel Paese e vince nel Palazzo". In questo modo scrive su Twitter il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova.

Satta (Upc): "Pd tenga il punto e sia argine al giacobinismo"
 "Mi auguro che il Pd sulla prescrizione tenga il punto. Le garanzie per gli imputati devono sempre rimanere e soprattutto bisogna garantire un'adeguata durata del processo, anche per tutelare le vittime". Lo afferma il segretario del movimento Unione Popolare Cristiana (Upc) Antonio Satta. "Renzi ha fatto una mezza marcia indietro. A questo punto il Pd rafforzi le sue radici popolari, che sono la negazione di ogni giacobinismo e di  qualsiasi tendenza giustizialista", conclude Satta.

Zingaretti: "Sulla prescrizione buon punto d'arrivo. Ora avanti tutta per costruire e non per picconare"
Il segretario del PD al Governo, Nicola Zingaretti, sulla prescrizione rilancia. "Mi sembra che ci sia la conferma di un buon punto di arrivo -dice ed aggiunge- "Non se ne può più di polemiche e di picconate. Gli italiani si aspettano una comunità che produca i fatti. Ora avanti tutta per dare risposte a un Paese che se lo aspetta". 

Allo stato attuale, vista la situazione alquanto agitata e non nitida, il Consiglio dei Ministri straordinario, che doveva varare la riforma Bonafede sul processo penale, si terrà martedì e non domani lunedì. 

Matteo Renzi, nel frattempo, ha convocato per domani sera lunedì alle 21,00 tutti i suoi parlamentari anticipando il tradizionale appuntamento di metà settimana. Una convocazione straordinaria con all'ordine del giorno l'argomento giustizia.