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MONDO

Il presidente dell'Iran in Vaticano

Incontro in Vaticano, Rohani chiede al Papa: "Preghi per me". Santa Sede: "Iran importante per pace"

Incontro tra Rohani e il Papa in Vaticano. La seconda volta di un presidente iraniano dentro il Palazzo apostolico della Santa Sede

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Papa Francesco e Hassan Rouhani (AP)
"Spero nella pace!". Con questo auspicio, Papa Francesco si è accommiato dal presidente iraniano Hassan Rohani, ricevuto in udienza in Vaticano, al termine di un colloquio durato circa 40 minuti. "La ringrazio tanto per questa visita", ha detto il Pontefice. Dal suo canto, Rohani conferma: "Mi ha fatto un vero piacere questa visita, le auguro buon lavoro" e si congeda con una 'richiesta' forse inaspettata: "Le chiedo di pregare per me".

"I valori spirituali comuni" tra la Santa Sede e la Repubblica Islamica dell'Iran sono stati evocati nel colloquio privato tra il Papa e il presidente Rohani, ricevuto oggi in Vaticano. "Si è poi fatto riferimento - afferma una nota vaticana - al buono stato dei rapporti tra la Santa Sede e la Repubblica Islamica dell'Iran, alla vita della Chiesa nel Paese e all'azione della Santa Sede in favore della promozione della dignità della persona umana e della libertà religiosa".

E, continua il testo, "ci si è poi soffermati sulla conclusione e l'applicazione dell'accordo sul nucleare e si è rilevato l'importante ruolo che l'iran è chiamato a svolgere, insieme ad altri paesi della regione, per promuovere adeguate soluzioni politiche alle problematiche che affliggono il Medio Oriente, contrastando la diffusione del terrorismo e il traffico di armi. al riguardo, è stata ricordata l'importanza del dialogo interreligioso e la responsabilità delle comunità religiose nella promozione della riconciliazione, della tolleranza e della pace". Papa Francesco, appena due settimane fa, aveva lodato gli accordi sul nucleare e incoraggiato il ruolo che il Paese può svolgere a favore della pace nella regione. A cominciare dalla Siria.

È la seconda visita in Vaticano di un presidente iraniano da quando nel 1999 fu ricevuto Mohammad Khatami. L'Iran è un Paese musulmano al 98 % (gran parte di confessione sciita, 86,1%; i sunniti sono il 10%), "ma la libertà garantita alla minoranza cristiana è senz'altro maggiore rispetto ad altri Paesi della regione, anche se non mancano problemi", aveva detto ieri il nunzio apostolico a Teheran, Leo Boccardi, che ieri aveva accolto Rohani a Fiumicino insieme al capo della diplomazia italiana.
"In Iran - aveva detto il nunzio Boccardi - c'è ancora spazio disponibile per dialoghi fruttuosi con il mondo islamico. E in ogni caso le Chiese hanno una libertà di culto, che è impossibile vedere altrove: sono sicure, nessuno le tocca e non c'è terrorismo".