Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/presidio-risparmiatori-che-hanno-perso-soldi-davanti-alla-sede-di-banca-etruria-0f919b43-e19a-4ce2-91c5-6d626e554358.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Presidio davanti alla sede di Banca Etruria

Salvataggio banche, i risparmiatori protestano ad Arezzo

Tornano a protestare i piccoli risparmiatori che hanno perso i loro soldi con il salvataggio di Banca Marche, Banca Etruria, Cassa di risparmio di Ferrara e Cassa di risparmio della provincia di Chieti, con un presidio davanti alla sede di Banca Etruria ad Arezzo. A Roma, davanti al Consiglio superiore della magistratura, si è tenuta l'audizione del procuratore aretino Roberto Rossi, che indaga sull'istituto di credito e che dal 2013 è consulente dell'ufficio legislativo della presidenza del Consiglio: nessuna incompatibilità

Condividi
Arezzo
L'associazione 'vittime del salva banche' ha organizzato un presidio davanti alla sede di Banca Etruria ad Arezzo. La protesta sarà attuata dalle 8,30 fino alle 16,30 per "protestare contro le truffe perpetrate dalla vecchia Banca Etruria ai danni dei propri clienti risparmiatori; per protestare contro l'indolenza della Nuova Banca Etruria nel trovare una soluzione per le vittime di questa criminale manovra; per farti sapere che i tuoi risparmi non sono al sicuro e che il sistema bancario italiano non è stabile, ma in balia di una Unione europea dispotica, di un governo che non è in grado di tutelare i suoi cittadini e di istituzioni, quali Banca d'Italia e Consob, che hanno conflitti d'interessi talmente grandi da ingannare volutamente il risparmiatore italiano", recita un volantino distribuito dai manifestanti, che  invocano misure straordinarie per risarcire chi è stato "truffato".

Audizione del Procuratore davanti al Csm: nessuna incompatibilità
Nelle stesse ore in cui i risparmiatori protestano davanti a Banca Etruria ad Arezzo, a Roma, davanti al Consiglio superiore della magistratura, si è tenuta l'audizione del procuratore aretino Roberto Rossi che indaga sull'istituto di credito e che dal 2013 (ai tempi del governo Letta) è consulente dell'ufficio legislativo della presidenza del Consiglio, incarico che scadrà alla fine dell'anno. L'audizione odierna ha stabilito che non ci sono, allo stato, elementi che facciano emergere profili di "incompatibilita'" tra il coordinamento delle indagini per il crac di Etruria e la consulenza con la presidenza del Consiglio. Lo ha sottolineato il presidente della prima commissione, Renato Balduzzi, al termine dell'audizione, durata circa due ore. "Rossi ha risposto in modo convincente ed esauriente a tante domande: non c'e' un 'caso Rossi', il procuratore e' un magistrato sereno che da' prova e dimostra indipendenza e imparzialita'. Abbiamo iniziato a farci l'opinione che non ci siano margini per aprire una pratica per incompatibilita' ambientale o funzionale".

In attesa del decreto attuativo
Nell'azzeramento di obbligazioni e azioni sono coinvolte 130 mila persone. L'associazione giudica insufficiente il Fondo di solidarietà da 100 milioni di euro: c'è chi sottolinea che per dare un 'ristoro' ai risparmiatori privati, e non quelli istituzionali, ci vorrebbero almeno altri 270 milioni di euro e si attende di vedere se il decreto di attuazione del Fondo a gennaio potrà lasciare aperto qualche spiraglio.

Difficile prendere le vie legali
Avviare azioni per un risarcimento del danno vorrà dire confrontarsi con le vecchie banche e il loro management. "In linea con la direttiva europea del Bail-In e con la norma italiana di recepimento, la Nuove Banche non sono titolate ad attivare nuove azioni di responsabilità e al contempo non possono essere oggetto di azioni da parte dei precedenti azionisti ed obbligazionisti subordinati", si legge in un comunicato stampa emesso alla vigilia di Natale dalle nuove quattro banche dopo la riunione, il giorno precedente, dei consigli d'amministrazione di Nuova Cassa di risparmio di Chieti, Nuova Cassa di risparmio di Ferrara, Nuova Banca popolare dell'Etruria e del Lazio e Nuova Banca delle Marche.

Entro l'anno due advisor
Per le cessioni, la road-map già delineata prevede entro la fine dell'anno la selezione di due advisor, uno strategico e l'altro finanziario, che alcune anticipazioni di stampa indicherebbero in Oliver Wyman e in Societé Generale. La vendita potrebbe essere conclusa entro la prima metà del prossimo anno, come ha detto all'inizio di dicembre Roberto Nicastro, presidente delle nuove banche ripulite dai crediti deteriorati.