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Presunti rapporti tra Juventus e 'Ndrangheta, il procuratore Figc Pecoraro sentito dall'Antimafia

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Giuseppe Pecoraro (Ansa)
"C'è una permeabilità della organizzazione sociale Juventus, una infiltrazione della malavita organizzata nella vendita dei biglietti della Juventus, a me questo interessa. Il bagarinaggio è stato fatto dai malavitosi". Lo ha affermato Giuseppe Pecoraro, procuratore federale della Figc, nel corso dell'audizione in commissione Antimafia. 

"Ho accolto con piacere l'invito della Commissione Antimafia per integrare quanto detto il 7 marzo, nella speranza di chiudere le polemiche seguite a quella audizione e per bloccare il processo mediatico nè alla giustizia sportiva nè a quella ordinaria". Il procuratore della Figc Giuseppe Pecoraro ha svolto oggi la sua seconda audizione davanti alla commissione Antimafia sul tema dei presunti rapporti tra Juventus e 'Ndrangheta.

"La cosa certa è che i biglietti sono stati distribuiti anche a persone legate alla criminalità, è questo il dato. Poi sarà il giudice a prenderne atto. Tra chi dominava nella distribuzione degli abbonamenti e dei biglietti c'era anche Dominello". Sono le parole di Pecoraro, durante il suo intervento in commissione Antimafia. "Al di là delle intercettazioni che possono avere valenza o meno sotto questo aspetto, io mi occupo della gestione dei biglietti. Poi se c'è nella gestione una permeabilità della dirigenza juventina non riguarda me ma la Commissione alla quale ho dato le intercettazioni, riguarda la procura ordinaria", conclude l'ex prefetto.

Pecoraro, 'Mai accostato Agnelli a 'Ndrangheta'
"Le parole vanno misurate, lei non deve sostenere assolutamente che io abbia affiancato il presidente Agnelli alla 'Ndrangheta. Altrimenti avrei usurpato i ruoli della giustizia ordinaria". Lo dice il procuratore della Figc, Giuseppe Pecoraro, in risposta al senatore Stefano Esposito della commissione antimafia che gli chiedeva un chiarimento definitivo sulla questione relativa al deferimento emesso dalla procura Figc all'indirizzo del numero uno della Juventus, Andrea Agnelli, per la gestione dei biglietti e le presunte connessioni con la criminalità organizzata. Tuttavia, Pecoraro insiste su un punto: "Io non posso escludere che Agnelli fosse a conoscenza dell'estrazione di Rocco Dominello. Questo per me è un indizio". In un altro passaggio, il pm federale si è detto "convinto da una serie di dati che l'incontro tra Agneli e Dominello c'è stato". 

Bindi: le mafie arrivano persino a club bianconero
"A noi basta e avanza sapere che le mafie in Italia arrivano persino alla Juventus, questo è chiaro". Lo ha affermato la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, nel corso dell'audizione di Pecoraro, procuratore federale della Figc. "Voglio sia chiaro un punto - ha poi aggiunto - dopo le affermazioni che fa il procuratore Pecoraro in riferimento a quella telefonata (al centro delle polemiche, ndr). Pecoraro ammette oggi che in quella telefonata non si sta parlando del presidente della Juve Andrea Agnelli. Voglio che intanto sia chiarito questo aspetto".