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POLITICA

Dopo la decisione del Collegio dei Garanti

Caos primarie Liguria: Cofferati medita lo strappo, attesa per la conferenza stampa

Nel primo pomeriggio la conferenza stampa dell'ex leader della Cgil al Teatro Carlo Felice. Circa 4mila voti stati annullati dal collegio dei garanti per irregolarità. Per Renzi vicenda chiusa: "Con Paita ora ci deve essere tutto il partito"

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Sergio Cofferati verso l'addio al Partito democratico. Lo sconfitto alle primarie dem per la corsa alla presidenza della Regione Liguria, scioglierà il silenzio in una conferenza stampa che si terrà nel primo pomeriggio nel foyer del Teatro Carlo Felice di Genova. Ieri, invece, aveva preferito non commentare la decisione del Collegio dei Garanti del Pd di proclamare la vittoria dell'avversaria Raffaella Paita, pur annullando 4mila voti per irregolarità. Irregolarità che un Cofferati molto amareggiatao aveva denunciato a seggi ancora aperti, promettendo di non ricoscere il risultato del voto.

Se per il Pd dunque la partita è chiusa - Renzi lo ha confermato ieri  "Con Paita ora ci deve essere tutto il partito" - per Cofferati la ferita resta eccome. L'ex leader della Cgil starebbe meditando, secondo indiscrezioni, di lasciare il Pd per formare una lista più a sinistra.

Renzi: "Tutto il Pd con Paita"
Il presidente del Consiglio ha rivolto un "grande in bocca al lupo e un abbraccio" alla candidata del Pd e ha aggiunto: "Da oggi la commissione di garanzia ha verificato i risultati. Il Pd non solo è l'unico partito che fa le primarie, ma che ha anche una commissione di garanzia in grado di verificare. Adesso intorno a Lella Paita - ha concluso Renzi - ci sarà tutto il Pd della Liguria".

I 4mila voti annullati
 Il collegio dei garanti ha esaminato 28 segnalazioni di irregolarità annullando 3.693 voti (2.204 per Paita e 1.457 per Cofferati) in 13 seggi per le motivazioni più disparate: il voto di esponenti del centrodestra, la foto scattata da un elettore alla scheda, il mancato versamento di due euro da parte di alcuni votanti, l'apertura del seggio in anticipo rispetto all'orario ufficiale, la mancata firma del presidente del seggio sulle schede. Tutto regolare al seggio di Albenga, dove erano state segnalati sospetti voti massicci di immigrati, giovani calciatori, sempre immigrati, in fila al seggio, consegna di soldi per votare, come aveva sostenuto la ex sindaco leghista Rosalia Guarnieri.