POLITICA
Primarie Pd, ecco le 'squadre'
Tutti o quasi gli esponenti del Pd hanno scelto il loro "campione". Bersani e D'Alema tifano per Cuperlo. Franceschini e Fassino per Renzi. Mentre Civati può contare su Mineo e la Puppato

Da un ex nemico, un ex bersaniano come Stefano Bonaccini, sino a Nicola Latorre, ex d’alemiano, passando per un “collega” come Piero Fassino, sindaco di Torino. Sono alcuni dei nomi dell’ormai nutrita truppa di sostenitori di Matteo Renzi. Sull’altro fronte, al fianco di Gianni Cuperlo, Massimo D’Alema e i giovani turchi mentre, a sostenere Pippo Civati, Corradino Mineo e Laura Puppato.
Alla vigilia della primarie di domenica 8 dicembre sono ormai definite le “squadre” a sostegno dei tre candidati che si sfideranno per la segreteria del Partito Democratico. Dalla parte del sindaco di Firenze anche molti ex nemici, colleghi di partito cioè che, circa un anno fa, erano al fianco di Pierluigi Bersani opposti e contrapposti al rottamatore. Tra questi il ministro per i rapporti con il Parlamento Dario Franceschini e Francesco Boccia. Ma anche l’ex sfidante da poco eliminato Gianni Pitella che, dopo essere stato escluso dalla corsa per la segreteria, lo statuto del Pd prevede che ci siano al massimo 3 candidati, ha dato il suo appoggio al sindaco di Firenze.
A sostenere Gianni Cuperlo diversi “big” di largo del Nazareno, tra cui Massimo D’Alema, l’ex segretario Pierluigi Bersani e Franco Marini, oltre alla pattuglia dei giovani turchi al completo.
A fare il tifo per Pippo Civati, infine, Laura Puppato e Corradino Mineo, oltre che Walter Tocci.
Nomi che disegnano le linee di divisione all’interno del partito e che formano la geografia del partito democratico. Ma nomi che dovrebbero portare in dote e disegnare anche il peso del consenso che ogni singolo assicura al “suo” candidato.
Oltre ai nomi dei singoli, più o meno noti, Renzi ha dalla sua anche 200 parlamentari e la forza dei sindaci che Fassino seguono.
Cuperlo al contrario è forte di quella che è un po’ la dirigenza storica, la memoria del Pd. Dal recentissimo segretario Bersani sino all’intramontabile D’Alema.
Dalla parte di Civati invece nomi non sempre nuovi alla politica ma almeno meno avvezzi ai palazzi della “grande” politica. Mineo è un ex giornalista appena approdato in Senato e Tocci, che di politica mastica da tempo, si è formato ed ha il suo consenso a Roma e nell’amministrazione locale.
Se Civati però appare come quella che sarà quasi certamente la terza forza che uscirà dalle primarie, ecco altri nomi di chi sosterrà e sostiene invece i due candidati più “quotati”.
Con Renzi Antonello Giacomelli, Roberta Pinotti, Michela Marzano, Marianna Madia, il bindiano Cortone e il veltroniano Walter Verini, i lettiani Dal Moro, Lorenzo Basso e Francesco Sanna (mentre Paola De Micheli sosterrà Gianni Cuperlo), i bersaniani non allineati come Alessia Morani, Alessia Rotta, Vanna Iori ma non Francesco La Forgia che ha firmato per l’ex dirigente Fgci, e l’ex dalemiano Nicola Latorre.
Sul fronte opposto Cuperlo vede schierati dalla sua parte Ugo Sposetti, Fausto Raciti dei giovani dem, Daniele Marantelli, Antonio Boccuzzi (ex operaio Thyssen), Dario Ginefra, i giovani turchi al completo, Sesa Amici, Vannino Chiti, Cesare Damiano (che fa una scelta diversa rispetto alla sua componente Areadem), il bersaniano Claudio Martini, il fioroniano Gero Grassi, il mariniano (nel senso di Ignazio) Michele Meta, l’ex ministra Barbara Pollastrini, l’ulivista Franco Monaco, Paolo Beni dell’Arci, la direttrice di Youdem Chiara Geloni ed il viceministro Stefano Fassina.
Alla vigilia della primarie di domenica 8 dicembre sono ormai definite le “squadre” a sostegno dei tre candidati che si sfideranno per la segreteria del Partito Democratico. Dalla parte del sindaco di Firenze anche molti ex nemici, colleghi di partito cioè che, circa un anno fa, erano al fianco di Pierluigi Bersani opposti e contrapposti al rottamatore. Tra questi il ministro per i rapporti con il Parlamento Dario Franceschini e Francesco Boccia. Ma anche l’ex sfidante da poco eliminato Gianni Pitella che, dopo essere stato escluso dalla corsa per la segreteria, lo statuto del Pd prevede che ci siano al massimo 3 candidati, ha dato il suo appoggio al sindaco di Firenze.
A sostenere Gianni Cuperlo diversi “big” di largo del Nazareno, tra cui Massimo D’Alema, l’ex segretario Pierluigi Bersani e Franco Marini, oltre alla pattuglia dei giovani turchi al completo.
A fare il tifo per Pippo Civati, infine, Laura Puppato e Corradino Mineo, oltre che Walter Tocci.
Nomi che disegnano le linee di divisione all’interno del partito e che formano la geografia del partito democratico. Ma nomi che dovrebbero portare in dote e disegnare anche il peso del consenso che ogni singolo assicura al “suo” candidato.
Oltre ai nomi dei singoli, più o meno noti, Renzi ha dalla sua anche 200 parlamentari e la forza dei sindaci che Fassino seguono.
Cuperlo al contrario è forte di quella che è un po’ la dirigenza storica, la memoria del Pd. Dal recentissimo segretario Bersani sino all’intramontabile D’Alema.
Dalla parte di Civati invece nomi non sempre nuovi alla politica ma almeno meno avvezzi ai palazzi della “grande” politica. Mineo è un ex giornalista appena approdato in Senato e Tocci, che di politica mastica da tempo, si è formato ed ha il suo consenso a Roma e nell’amministrazione locale.
Se Civati però appare come quella che sarà quasi certamente la terza forza che uscirà dalle primarie, ecco altri nomi di chi sosterrà e sostiene invece i due candidati più “quotati”.
Con Renzi Antonello Giacomelli, Roberta Pinotti, Michela Marzano, Marianna Madia, il bindiano Cortone e il veltroniano Walter Verini, i lettiani Dal Moro, Lorenzo Basso e Francesco Sanna (mentre Paola De Micheli sosterrà Gianni Cuperlo), i bersaniani non allineati come Alessia Morani, Alessia Rotta, Vanna Iori ma non Francesco La Forgia che ha firmato per l’ex dirigente Fgci, e l’ex dalemiano Nicola Latorre.
Sul fronte opposto Cuperlo vede schierati dalla sua parte Ugo Sposetti, Fausto Raciti dei giovani dem, Daniele Marantelli, Antonio Boccuzzi (ex operaio Thyssen), Dario Ginefra, i giovani turchi al completo, Sesa Amici, Vannino Chiti, Cesare Damiano (che fa una scelta diversa rispetto alla sua componente Areadem), il bersaniano Claudio Martini, il fioroniano Gero Grassi, il mariniano (nel senso di Ignazio) Michele Meta, l’ex ministra Barbara Pollastrini, l’ulivista Franco Monaco, Paolo Beni dell’Arci, la direttrice di Youdem Chiara Geloni ed il viceministro Stefano Fassina.