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MONDO

La corsa alla Casa Bianca

Primarie democratiche, tutti per Biden?

Si compatta il fronte pro Biden alla vigilia del supertuesday, avrà il sostegno di Buttigieg e Klobuchar che si sono ritirati. Se le previsioni saranno confermate, sarà lui l'anti-Sanders 

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I candidati che hanno già abbandonato le primarie si esprimono a favore di Joe Biden. Dopo Amy Klobuchar anche Pete Buttigieg dichiara di sostenere Biden, e gli porta in dote 26 delegati, da sommare ai 7 della Klobuchar. A 24 ore dal 'supertuesday' l'ex vicepresidente di Barack Obama si presenta molto più forte anche solo di una settimana fa. Partito male, sconfitto nelle primi tre stati andati al voto per le primarie, sembrava destinato alla sconfitta, le previsioni lo davano decisamente perdente nei confronti di Bernie Sanders. In pochi giorni il buon risultato in Nevada e la vittoria in South Carolina hanno ravvivato la sua immagine, e in molti tornano a scommettere su di lui. 

Effettivamente l'indice che raccoglie le quote delle scommesse pubblicato dal sito 'RealClearPolitics' lo vede passare dal 9 a oltre il 44% di probabilità di vincere le primarie nell'ultima settimana. Oramai Biden tallona Sanders, che è visto vincente al 49.55%.

Ne fa le spese la candidatura di Mike Bloomberg, che all'incirca nello stesso periodo passa dal 33 a meno del 10%. Sono numeri che cambieranno ancora, magari proprio all'indomani del supertuesday, ma rivelano la prima scelta politica in campo democratico. 

Si vota in 14 stati e in palio ci sono 1.357 delegati sui 1.991 necessari per conquistare la nomination nella convention del 16 Luglio a Milwaukee. Il 78enne senatore socialista è in testa un po' ovunque: soprattutto in California e Texas, gli stati più importanti, che danno 643 delegati insieme. 

Mentre Sanders rappresenta saldamente l'ala sinistra del partito, Elisabeth Warren non è mai realmente entrata in partita e prima o poi dorrà cedere, l'ala moderata invece si è presentata alle primarie molto frastagliata: da Biden a Buttigieg, dalla Klobuchar a Bloomberg. Il voto dei democratici moderati oggi sembra concentrarsi su Joe Biden, grazie anche alle pressioni di Barak Obama,  segliendolo insomma al posto dell'ex sindaco di New York per il ruolo di anti-Sanders. 

Bloomberg resta un mezzo mistero, ottavo uomo più ricco al mondo, uno dei principali filantropi americani, domani sarà al suo debutto assoluto nelle primarie dopo aver speso di tasca propria oltre 750 milioni dollari, una fortuna mai spesa prima per la campagna elettorale.