Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/processo-a-maroni-ex-governatore-della-lombardia-condannato-a-1-anno-329dd19b-de9f-422a-90f8-206b13e96a6d.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Milano

Incarico alla ex collaboratrice, l'ex governatore Maroni condannato a un anno

"Maroni è sollevato da questa sentenza perchè tutti noi ci tenevamo particolarmente alla dichiarazione di innocenza relativa al viaggio a Tokyo". Lo afferma l'avvocato dopo averlo sentito al telefono

Condividi
Condannato per turbata libertà nella scelta del contraente, assolto dall'accusa di induzione indebita "perchè il fatto non sussiste". Si è chiuso così il processo milanese che vedeva l'ex governatore lombardo, Roberto Maroni, imputato per le presunte pressioni esercitate a favore di due sue ex collaboratrici al Viminale. I giudici della Quarta Sezione Penale del Tribunale di Milano hanno condannato Maroni a 1 anno per il contratto "su misura" ottenuto da Mara Carluccio in Eupolis, società regionale lombarda attiva nel settore della formazione professionale.

Assoluzione, invece, per l'altro capo di imputazione, quello relativo alle presunte pressioni effettuate sui vertici Expo per ottenere il pagamento delle spese di un viaggio istituzionale a Tokio per Maria Grazia Paturzo, altra sua ex collaboratrice al ministero dell'Interno a lui legata, secondo l'accusa, da "una relazione affettiva". Il pm Eugenio Fusco aveva chiesto di condannare il governatore a 2 anni e 6 mesi di carcere per tutti i due capi di imputazione.

Legale di Maroni: sollevato da questa sentenza
"Maroni è sollevato da questa sentenza perche' tutti noi ci tenevamo particolarmente alla dichiarazione di innocenza relativa al viaggio a Tokyo". Lo afferma l'avvocato Domenico Aiello, dopo aver parlato brevemente al telefono con l'ex presidente della Regione Lombardia, a cui ha riferito della condanna per un capo di imputazione, quello relativo alla procedura di affidamento di un incarico a Expo a una sua ex collaboratrice. Maroni è stato invece assolto 'perche' il fatto non sussiste' dall'accusa di avere effettuato pressioni illecite su Expo perche la società spesasse un viaggio a Tokyo a un'altra sua collaboratrice, Mariagrazia Paturzo