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ITALIA

Hiv, contagiò più partner: a porte aperte processo contro "untore" Aids

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  Sarà a porte aperte il processo a Valentino Talluto, il sieropositivo accusato di epidemia dolosa e lesioni gravissime, per aver contagiato le sue partner con rapporti sessuali non protetti.Il processo si è aperto ieri  nell'aula bunker di Rebibbia, alla presenza dello stesso imputato, davanti ai giudici della III corte d'Assise di Roma. Il presidente Evelina Canale ha rigettato la richiesta delle parti civili di un processo senza l'attenzione delle telecamere o dei cronisti. In un provvedimento letto in aula è stato evidenziato "l'interesse sociale del dibattimento in oggetto".   Il pm Francesco Scavo ha sottolineato: "credo sia importante che alcuni passaggi di questo processo siano ripresi dalle tv per l'importanza che avranno, come si vedrà".  

Quello a Telluto è il primo processo in Italia in cui si contesta il contagio diffuso di Hiv. Le vittime sono state abbordate dal giovane romano anche tramite alcune chat sul web. Pesanti le ipotesi di reato contestate: epidemia dolosa, pena massima prevista l'ergastolo, e lesioni gravissime. Complessivamente la procura contesta a Talluto 57 casi tra contagi diretti del virus, indiretti (un bimbo e 3 partner di donne in precedenza infettate), nonché episodi di donne scampate alla trasmissione dell'Hiv.   

Nel capo di accusa si sottolinea che l'uomo, a partire dall'aprile del 2006 (quando scoprì di essere sieropositivo) e fino al 23 novembre scorso (giorno precedente l'arresto) non ha esitato ad aver rapporti sessuali non protetti. Particolarmente cruento il caso di un bambino, figlio di una straniera contagiata da Talluto anni prima e nato in un rapporto successivo della donna, al quale è stato diagnosticato il virus Hiv all'età di otto mesi, unitamente all'encefalopatia, causalmente riconducibile allo stato di sieropositività contratto dalla madre. Altro caso emblematico è quello di una donna che, in stato di gravidanza, ha avuto la fortuna di scampare al contagio dopo aver avuto rapporti sessuali con Talluto.  Gli accertamenti hanno consentito di risalire a 57 episodi, ma gli inquirenti sono certi che ci siano altre persone contagiate, direttamente o indirettamente, che hanno evitato di ricorrere alla magistratura.

Talluto si è sempre difeso sostenendo di non essere mai stato consapevole dei rischi che poteva arrecare la sua sieropositività.