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ITALIA

Tribunale dei ministri

Processo nave Gregoretti: sabato Salvini a Catania. Attesi anche Conte, Toninelli e Trenta

L'accusa è di sequestro di persona aggravato. Salvini chiede il coinvolgimento di Conte e del governo di cui faceva parte. Da Palazzo Chigi si sostiene che l'ex ministro dell'interno abbia agito in solitudine

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Sabato 12 dicembre il leader della Lega, Matteo Salvini, sarà a Catania per l'udienza preliminare del processo della nave Gregoretti per il quale lo stesso Salvini è accusato di sequestro di persona. L'appuntamento è nell'aula bunker Bicocca della città etnea alle 9,30. Lo rendono noto fonti delle Lega, aggiungendo che sono attesi anche Giuseppe Conte, Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta.

I fatti
Il 12 febbraio l’Aula del Senato ha autorizzato il processo contro Matteo Salvini, ex ministro dell’interno all'epoca dei fatti, accusato di sequestro di persona aggravato (in violazione dell’articolo 605, commi primo, secondo – punto 2 – e terzo del codice penale) dal tribunale dei ministri di Catania per aver impedito a 131 persone di sbarcare in Italia dopo essere state soccorse dalla nave della guardia costiera italiana Gregoretti nel luglio del 2019.

La giunta per le immunità e le Autorizzazioni a procedere del Senato aveva già autorizzato il procedimento, grazie a un inaspettato voto favorevole della Lega, il 20 gennaio.

L’ex ministro dell’interno Salvini si è difeso in aula accusando il resto del governo (presidente del consiglio Giuseppe Conte e ministri Luigi Di Maio e Danilo Toninelli) di aver condiviso con lui la decisione di bloccare i naufraghi e l’equipaggio della nave militare italiana per cinque giorni e dicendo di aver agito per difendere l’interesse nazionale.

È la seconda volta che il Senato è chiamato a esprimersi su una questione simile: era infatti successo già nel caso della nave Diciotti nel febbraio del 2019. All’epoca il Movimento 5 stelle, che era al governo insieme alla Lega, aveva deciso di non dare l’autorizzazione a procedere al tribunale dei ministri poiché sia i presidente del consiglio, Giuseppe Conte, che i ministri pentastellati avevano sostenuto di aver condiviso la decisione del ministro dell’interno di bloccare equipaggio e passeggeri della nave Diciotti nell’agosto del 2018.

Nella richiesta di autorizzazione il tribunale di Catania chiarisce che le leggi internazionali che sarebbero state violate da Salvini sono di rango superiore alle leggi ordinarie dello stato: l’obbligo di soccorso è infatti sancito dalla convenzione Sar e Solas e dalla convenzione Unclos. Il tribunale dei ministri contesta inoltre che Salvini abbia agito per difendere l’interesse pubblico, perché il ricollocamento dei migranti negli altri paesi europei avrebbe potuto essere negoziato anche dopo lo sbarco. Le leggi internazionali sul diritto del mare considerano un soccorso concluso solo quando le persone sono approdate in un place of safety, un porto sicuro di sbarco e l’indicazione del porto di sbarco è affidata al ministero dell’interno che in questo caso ha deciso di bloccare la nave invece di favorire le procedure di rapida individuazione di un porto.