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POLITICA

Inaugurazione anno giudiziario

Procuratore Milano: minaccia Isis resta alta. Pg Roma su Regeni: impegno per verità non verrà meno

Migranti minori non accompagnati; lotta alla criminalità organizzata. Sono alcuni dei passaggi delle relazioni d'apertura dell'anno giudiziario dei Procuratori generali delle Corti d'appello. Nelle relazioni - dove si delinea un Paese con forti criticità - si parla anche di sovraffollamento delle carceri; dell'aumento di omicidi e femminicidi; di una impennata di reati anche attraverso la rete; di abusi su minori. E non ultimo di casi in aumento di corruzione

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Caso Regeni; migranti minori non accompagnati; lotta alla criminalità organizzata; minaccia Isis. Sono alcuni dei passaggi delle relazioni d'apertura dell'anno giudiziario dei Procuratori generali delle Corti d'appello.

"E' continuo l'impegno della Procura di Roma per perseguire i reati commessi all'estero in danno di cittadini italiani. Ho avuto di recente occasione, parlando in materia di contrasto al terrorismo, ospite del Parlamento Arabo del Cairo, di ribadire che l'impegno del nostro Paese per l'accertamento della verità e per la punizione dei colpevoli dell'assassinio di Giulio Regeni non verrà meno. Abbiamo imparato negli anni quanto questo impegno sia difficile e al contempo parte ineliminabile di una società democratica aperta". Lo afferma il procuratore generale della Corte d'appello di Roma, Giovanni Salvi, in un passo della sua relazione all'apertura dell'anno giudiziario.

Il Procuratore di Milano, Roberto Alfonso, durante il suo intervento ricorda che: "Lo stato della minaccia terroristica jihadista rimane assai elevato nel nostro Paese. La sollecitazione a colpire l'Italia è stata avanzata dai vertici dello Stato islamico in vari proclami ma è confermata dalle inchieste", ha aggiunto Alfonso, che ricorda l'uccisione il 23 dicembre del 2016 dopo un conflitto a fuoco con la polizia del terrorista tunisino Anis Amri che pochi giorni prima aveva ucciso nel corso di un attentato al mercatino natalizio di Berlino 12 persone utilizzando un tir rubato.

Di minaccia terroristica ha parlato anche il Presidente della Corte d'Appello di Palermo, Matteo Frasca.  Nel territorio del distretto del Capoluogo sicliano non sono stati registrati episodi eclatanti o eccessivamente preoccupanti, inquadrabili nel paradigma dei reati di matrice terroristica. Tuttavia, avverte Frasca, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, "è stata attribuita la massima considerazione a tutte quelle segnalate attività riconducibili, anche solo astrattamente, a forme di eversione, dando luogo, a seconda dei casi, all'iscrizione di procedimenti penali a carico di persone note o ignote". In particolare, sono stati svolti minuziosi approfondimenti investigativi su possibili condotte di adesione, seppure soltanto nominale, a formazioni combattenti di matrice integralista islamica, ovvero di proselitismo, propaganda e collaborazione, sotto ogni forma, a tali organizzazioni; condotte queste, spesso, evidenziate dal preventivo monitoraggio da parte degli organi investigativi della rete informatica. Inoltre, sono state svolte indagini anche su taluni settori che possano fungere da supporto strumentale alle attività terroristiche, come, ad esempio, alcune aziende di fornitura di servizi ("phone center" e "money transfer") "destinate ad un'utenza extracomunitaria e, nel cui ambito, sono comunque affiorati rilevanti elementi conoscitivi su collegamenti interni ed esteri e su transazioni economiche, utili almeno latu sensu, all'approfondimento di fenomeni eversivi".

Ancora, lo sbarco di profughi, nelle coste del distretto, provenienti da zone di guerra, "trovati in talvolta in possesso di apparati cellulari in cui sono stati rinvenuti video e foto propagandistiche o, addirittura, raffiguranti episodi cruenti, e che hanno rivelato l'esistenza di diretti contatti dei migranti con connazionali coinvolti in sanguinose vicende belliche, ha imposto, anche in questo caso, attente verifiche. Le attività di contrasto alle possibili infiltrazioni dell'integralismo islamico combattente hanno comportato, ancora, il monitoraggio di una serie di accertate condotte illecite che, seppure non presentino, ex se, una  matrice terroristica, possono comunque rappresentare una manifestazione delle attività di organizzazioni criminali collegate con Paesi delle aree mediorientali e nordafricane".

In materia di imigrazione, il Procuratore sottolinea anche la grave piaga dei minori non accompagnati che mettono piede sul nostro territorio:  "Quando sbarcano nel nostro territorio, infatti, sono al termine di un lungo viaggio iniziato anche diversi anni prima, caratterizzato - spiega - da difficoltà fisiche, violenze spesso anche sessuali e prevaricazioni di ogni tipo. Per tale ragione sono portatori di malattie e di traumi psichici che richiedono interventi prolungati e profondi". "Notevolissimo" il numero di minori stranieri non accompagnati "pervenuti nel nostro territorio e segnalati all'Ufficio, che nell'anno precedente è stato di 4.355 unita'": nel secondo semestre 2016 è stato pari a 1.273 e a 3.061 nel primo semestre di quest'anno, piu' che raddoppiato rispetto a quello del semestre precedente. Il dato conferma che "il numero dei minori stranieri non accompagnati segnalati alla Procura per i minori e' in ulteriore costante aumento". 

Frasca parla anche della criminalità organizzata, fortemente radicata su territorio e invita a non abbassare la guardia. Cosa nostra continua ad esercitare "il suo diffuso, penetrante e violento controllo sulle attività economiche, imprenditoriali e sociali del territorio". L'esito delle recenti indagini ha, ancora una volta, comprovato "la piena e costante operatività dell'organizzazione" nell'ambito dei settori illeciti che appartengono alla sua tradizionale e sedimentata attività criminale: le estorsioni, il traffico ingente di sostanze stupefacenti, il condizionamento degli appalti, nonchè l'attività di impresa (non soltanto nel campo  dell'edilizia), secondo formule eterogenee, di volta in volta selezionate, dal turbamento della libera concorrenza, fino allo svolgimento, "diretto e occulto", di attività economiche di per sè lecite, ma con il consueto ricorso a dinamiche di interposizione fittizia o con la sempre più frequente creazione di vere e proprie "societa' occulte" con imprenditori disponibili anche se formalmente estranei alla struttura dell'organizzazione criminale". 

C'è preoccupazione per la criminalità organizzata anche in Puglia. Il Procuratore della Corte di appello di Bari, Francesco Cassano, spiega che in un anno gli omicidi volontari sono aumentati da 79 a 99 e i femminicidi da 19 a 25. L'aumento crescente dei reati di omicidio volontario (20 in più dal giugno 2015 al giugno 2017) potrebbe far dubitare, nonostante la sensibile diminuzione di taluni reati (estorsioni, usure, rapine), nel miglioramento della sicurezza collettiva in ambito distrettuale. Tuttavia, - evidenzia Cassano - occorre correlare quei dati con gli esiti delle indagini, che, generalmente, hanno assicurato in tempi rapidi alla giustizia i responsabili degli eventi delittuosi (come dimostra l'aumento sensibile dei procedimenti con autore noto), restituendo alla collettività un tasso elevato di percezione della propria sicurezza".

Nelle relazioni, i Procuratori, continuano a sottolineare anche altre criticità del nostro sistema giudiziario: la schiacciante mole di processi; il rischio prescrizione; la legge sulle intercettazioni ritenuta da molti limitante. Il Procuratore di Milano, Alfonso: "riteniamo che le modalità di acquisizione, di trascrizione e di utilizzazione delle conversazioni intercettate, previste dalle nuove disposizioni, possano limitare il quadro investigativo sia nel procedimento nel quale le intercettazioni sono state disposte sia in altri procedimenti ove esse potrebbero essere utilizzate, anche a distanza di tempo, sulla base di una rilettura contestualizzata e combinata con nuove acquisizioni investigative derivanti dallo scambio informativo in occasione del coordinamento di indagini collegate".

Nelle relazioni dei Procuratori - dove si delinea un Paese con forti criticità - si parla anche di sovraffollamento delle carceri; dell'aumento di omicidi e femminicidi; di una impennata di reati anche attraverso la rete; di abusi su minori. E non ultimo di casi in aumento di corruzione.