ECONOMIA
Sul mese la crescita è dello 0,7%
Industria, la produzione balza dell'1,6%. Italia unica del G7 a "cambiare passo"
Ad aprile l'Istat rileva un significativo aumento della produzione industriale dopo un marzo "difficile". A trainare il settore manifatturiero mentre segna il passo il comparto energetico. Buone notizie anche dall'Ocse che segnala come l'Italia sia l'unica del G7 a registrare un cambio di marcia

Buone notizie sul fronte della ripresa per l’Italia. Ad aprile, rileva infatti l’Istat, si è registrato nel nostro Paese un aumento della produzione industriale dell'1,6%, il maggior rialzo su base annua (rispetto allo stesso mese dell'anno precedente) addirittura dall’agosto 2011. E un'altra buona notizia arriva dall'Ocse. L'Italia è l'unico paese del G7 a registrare "un cambiamento positivo nel ritmo di crescita", con un indice che sale da 101,4 a 101,6 punti.
Istat
Ad aprile la produzione industriale torna a salire, con un aumento dello 0,7% su marzo, quando era risultata negativa, e una crescita dell'1,6% su base annua (dato corretto per effetti calendario). Lo rileva l'Istat, spiegando che il rialzo annuo è il più alto dall'agosto del 2011.
La produzione industriale misurata dall'indice corretto a differenza di quella effettiva misurata dall'indice grezzo (cioè la produzione effettiva) risente dell'effetto Pasqua, perché calcola l'output come se le vacanze pasquali (che hanno un impatto di trascinamento sulla produzione, quindi essendo la Pasqua caduta il 31 marzo ha avuto un impatto negativo anche sulla produzione di aprile) non ci fossero state.
Nella media del trimestre febbraio-aprile l'indice ha registrato una diminuzione dello 0,1% rispetto al trimestre precedente.
In aprile l'indice destagionalizzato registra variazioni congiunturali positive nei comparti dell'energia (+3%), dei beni di consumo (+2,2%) e dei beni intermedi (+0,5%). Segna una variazione negativa, il raggruppamento dei beni strumentali (-1,3%). Con riferimento alle sole attività manifatturiere, la produzione aumenta dello 0,4%. Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, ad aprile 2014, aumenti tendenziali nei raggruppamenti dei beni intermedi (+3,9%) e dei beni di consumo (+3,2%).
Segna una flessione il comparto dell'energia (-5,3%) e, in misura più lieve, quello dei beni strumentali (-0,7%). Le attività manifatturiere aumentano del 2,1%. Per quanto riguarda i settori di attività economica, ad aprile 2014 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli del metallo, esclusi macchine e impianti (+7,1%), delle industrie alimentari, bevande e tabacco (+5,8%) e dei mezzi di trasporto (+3,4%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,1%), della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-6,7%) e della fornitura di energia elettrica, gas, aria (-4,9%).
Ocse
L'Italia è l'unico Paese del G7 a registrare un'accelerazione della crescita in aprile secondo il superindice dell'Ocse. L'indicatore dell'organizzazione internazionale anticipa i punti di svolta nell'attività economica rispetto al trend. Per l'Italia l'indicatore sale a 101,6 in aprile da 101,4 in marzo. Su base annua l'incremento è del 2,4% più che doppio rispetto alla Germania (+1,05%). Il superindice calcolato per l'Eurozona, si legge in una nota Ocse, continua a mostrare un cambiamento in positivo nello slancio della crescita. Crescita stabile, invece, per l'area Ocse nel suo complesso.
Lo stesso superindice dell'Ocse segnala invece una crescita sotto il trend in Cina, Brasile e Russia mentre per l'India suggerisce un'accelerazione del ritmo di crescita. La tendenza della crescita secondo l'Ocse è stabile negli Stati Uniti, in Germania e in Gran Bretagna mentre per il Giappone si segnala un'interruzione dello slancio positivo della crescita anche se il superindice, ammette l'Ocse, potrebbe non cogliere pienamente l'impatto dell'aumento dell'imposta sui consumi scattato in aprile, il primo da 17 anni.
Debito pubblico
Il debito rimane però la zavorra dell’Italia, come rileva S&P, secondo cui il debito pubblico e privato di Italia, Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda e Slovenia è mediamente raddoppiato nel periodo 2006-2013. Per Roma, con un +71,6%, l'incremento è il più basso dopo la Slovenia e, sempre secondo l'agenzia di rating, la necessità di ridurlo "potrebbe bloccare la ripresa per anni".
Istat
Ad aprile la produzione industriale torna a salire, con un aumento dello 0,7% su marzo, quando era risultata negativa, e una crescita dell'1,6% su base annua (dato corretto per effetti calendario). Lo rileva l'Istat, spiegando che il rialzo annuo è il più alto dall'agosto del 2011.
La produzione industriale misurata dall'indice corretto a differenza di quella effettiva misurata dall'indice grezzo (cioè la produzione effettiva) risente dell'effetto Pasqua, perché calcola l'output come se le vacanze pasquali (che hanno un impatto di trascinamento sulla produzione, quindi essendo la Pasqua caduta il 31 marzo ha avuto un impatto negativo anche sulla produzione di aprile) non ci fossero state.
Nella media del trimestre febbraio-aprile l'indice ha registrato una diminuzione dello 0,1% rispetto al trimestre precedente.
In aprile l'indice destagionalizzato registra variazioni congiunturali positive nei comparti dell'energia (+3%), dei beni di consumo (+2,2%) e dei beni intermedi (+0,5%). Segna una variazione negativa, il raggruppamento dei beni strumentali (-1,3%). Con riferimento alle sole attività manifatturiere, la produzione aumenta dello 0,4%. Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, ad aprile 2014, aumenti tendenziali nei raggruppamenti dei beni intermedi (+3,9%) e dei beni di consumo (+3,2%).
Segna una flessione il comparto dell'energia (-5,3%) e, in misura più lieve, quello dei beni strumentali (-0,7%). Le attività manifatturiere aumentano del 2,1%. Per quanto riguarda i settori di attività economica, ad aprile 2014 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli del metallo, esclusi macchine e impianti (+7,1%), delle industrie alimentari, bevande e tabacco (+5,8%) e dei mezzi di trasporto (+3,4%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,1%), della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-6,7%) e della fornitura di energia elettrica, gas, aria (-4,9%).
Ocse
L'Italia è l'unico Paese del G7 a registrare un'accelerazione della crescita in aprile secondo il superindice dell'Ocse. L'indicatore dell'organizzazione internazionale anticipa i punti di svolta nell'attività economica rispetto al trend. Per l'Italia l'indicatore sale a 101,6 in aprile da 101,4 in marzo. Su base annua l'incremento è del 2,4% più che doppio rispetto alla Germania (+1,05%). Il superindice calcolato per l'Eurozona, si legge in una nota Ocse, continua a mostrare un cambiamento in positivo nello slancio della crescita. Crescita stabile, invece, per l'area Ocse nel suo complesso.
Lo stesso superindice dell'Ocse segnala invece una crescita sotto il trend in Cina, Brasile e Russia mentre per l'India suggerisce un'accelerazione del ritmo di crescita. La tendenza della crescita secondo l'Ocse è stabile negli Stati Uniti, in Germania e in Gran Bretagna mentre per il Giappone si segnala un'interruzione dello slancio positivo della crescita anche se il superindice, ammette l'Ocse, potrebbe non cogliere pienamente l'impatto dell'aumento dell'imposta sui consumi scattato in aprile, il primo da 17 anni.
Debito pubblico
Il debito rimane però la zavorra dell’Italia, come rileva S&P, secondo cui il debito pubblico e privato di Italia, Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda e Slovenia è mediamente raddoppiato nel periodo 2006-2013. Per Roma, con un +71,6%, l'incremento è il più basso dopo la Slovenia e, sempre secondo l'agenzia di rating, la necessità di ridurlo "potrebbe bloccare la ripresa per anni".