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MONDO

Ferita da un proiettile alla testa durante le manifestazioni

Proteste in Venezuela, tra le 6 vittime anche Miss Turismo

Continuano da giorni le manifestazioni contro il governo del presidente Nicolas Maduro. L'ultima vittima nello Stato di Bolivar. Obama: inaccettabile violenza, rilasciate i manifestanti. I nuovi disordini erano scoppiati ieri dopo che il capo dell'opposizione, Leopoldo Lopez, si era costituito alla polizia: per Maduro è lui il responsabile delle proteste 

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Proteste in Venezuela
Caracas
Il Venezuela del dopo Chavez non trova pace. Continuano da giorni le proteste contro il governo del presidente Nicolas Maduro. I morti sono saliti a sei: tra questi, anche Miss Turismo dello Stato di Carabobo, la bellissima Genesis Carmona, 23 anni. La giovane era rimasta ferita durante una manifestazione anti governativa da un proiettile che l'ha colpita alla testa, ma non ce l'ha fatta.

L'ultima vittima, in ordine temporale, nello Stato di Bolivar, nel sud del Paese: i colpi sparati da un tetto da un dimostrante filo-governativo hanno colpito a morte un uomo. Lo rende noto il governatore Francisco Rangel Gomez, aggiungendo che altre quattro persone sono rimaste ferite. 

Il leader dell'opposizione Lopez invita alla non violenza
In un videomessaggio registrato prima di consegnarsi martedì alla polizia il leader dell'opposizione Leopoldo Lopez - in carcere - ha chiesto ancora una volta l'uscita di scena del governo di Nicolas Maduro, si è detto 'non pentito' per quanto fatto finora ma ha anche ribadito il suo invito alla non violenza: "Grazie a quanti mi appoggiano, chiedo che questo appoggio si traduca in un sostegno alla nostra causa, il cui obiettivo è e continua ad essere l'uscita di scena di questo governo, di quanti hanno sequestrato i poteri pubblici, si sono impossessati delle riserve internazionali, del denaro del popolo, della sicurezza e dei diritti dei venezuelani, di quanti mentono per conservare il potere".

Le minacce di Maduro
Il presidente venezuelano Maduro non risparmia attacchi e minacce all'opposizione: "Ho detto 'mandatelo in prigione' - ha detto in diretta tv riferendosi al capo dell'opposizione Lopez - e così è accaduto. Così accadrà a tutti i fascisti". Le accuse nei confronti del leader dell'opposizione sono omicidio e incitamento alla violenza nelle recenti proteste contro il governo. Ieri era prevista un'udienza in tribunale sul caso Lopez, ma il risultato non è stato reso noto. Secondo indiscrezioni, i giudici avrebbero fatto cadere le accuse più pesanti, incriminandolo per reati più leggeri come incendio doloso e incitamento al reati: in questo caso Lopez potrebbe essere rilasciato in attesa di processo. Maduro lascia intendere invece che Lopez resterà in prigione e affronterà accuse penali. "Non gli permetterò di sfidare il popolo del Venezuela e la Costituzione", ha detto il presidente. Il 42enne Lopez, ex sindaco di Chacao e leader del partito di opposizione Volontà Popolare, è accusato dal governo di cercare di fomentare un colpo di Stato per rovesciare il governo socialista.

Obama a Maduro: violenza inaccettabile, liberare i manifestanti arrestati
Sul fronte internazionale, a intervenire è il presidente americano che ha condannato la violenza "inaccettabile" in Venezuela. Al vertice dell'Organizzazione degli Stati americani, a Toluca in Messico, Obama si è rivolto direttamente al governo di Nicolas Maduro: "chiediamo al governo del Venezuela di liberare i manifestanti arrestati e avviare un dialogo reale".