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MONDO

Da oggi in 50 città manifestazioni convocate via social network

Scoppia la protesta anti-Mondiali in Brasile

'Mondiali senza popolo, scendiamo di nuovo in strada!'. La galassia di sigle che compone il movimento di protesta contro le spese per i Mondiali di calcio ha lanciato via web cortei e blocchi stradali. Scioperi in diverse città 

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A Rio fermo il trasporto pubblico
A Rio hanno incrociato le braccia gli autisti del trasporto pubblico, a San Paolo gli insegnanti e a Recife gli agenti della polizia militare ed i vigili del fuoco. I lavoatori si schierano a fianco dei diversi movimenti di protesta contro le spese per il mondiali. In tutto il paese sono previste manifestazioni in 50 città. Circa 5 mila manifestanti hanno già bloccato alcune strade di San Paolo, dove sono previsti cortei per le vie del centro.  

Molti brasiliani criticano il governo per aver speso diversi miliardi di dollari per organizzare il campionato e per costruire 12 stadi, un terzo dei quali, sostengono i critici, non sarà sfruttato una volta terminato il grande evento sportivo.

Gli organizzatori delle proteste chiedono alle autorità di aumentare invece la spesa per sistema sanitario, istruzione, sicurezza e infrastrutture. Altre manifestazioni sono state convocate da gruppi di senzatetto che chiedono alloggi gratuiti o a basso costo, mentre almeno due grandi sindacati intendono chiedere aumenti di tasse e migliori condizioni di lavoro, soprattutto durante i Mondiali.

Le manifestazioni sono considerate un test della capacità del governo brasiliano di contenere proteste. L'anno scorso violente manifestazioni antigovernative in tutto il Paese fecero passare in secondo piano le partite del Confederations Cup e almeno sei persone persero la vita in incidenti legati ai disordini.