Dentro o fuori dall'Europa
Kiev, rovesciata la statua di Lenin
Gesto simbolico di alcuni manifestanti europeisti che tirano giù il monumento dedicato al fondatore dell'Urss. Da oggi centinaia di migliaia di persone affollano le strade della capitale ucraina per chiedere le dimissioni del governo dopo che il presidente Yanukovich ha deciso di non firmare l'accordo di associazione con Bruxelles
Ancora proteste a Kiev. Nonostante il freddo, sono scese in piazza circa 500 mila persone per ribadire il "no" alla svolta antieuropeista del presidente Victor Yanukovich e la scelta di avvicinarsi ulteriormente alla Russia. Impugnando bandiere europee e ucraine, i manifestanti hanno riempito la piazza dell'Indipendenza, in ucraino piazza Maidan, il luogo simbolo della Rivoluzione arancione dello scorso 2004.
Abbattuta la statua Lenin
Decine di manifestanti hanno rovesciato la statua principale del fondatore dell'Urss a Kiev. Alta 3,45 metri, era stata eretta nel 1946, per commemorare il decimo anniversario della Costituzione staliniana. La testa della statua di Lenin abbattuta da un gruppo di oppositori si è staccata al momento dell'impatto col suolo. Secondo la versione online del Kyiv Post, i manifestanti hanno tirato giù la statua dal piedistallo con un cavo d'acciaio. Dopo aver abbattuto la statua, i presenti avrebbero urlato "Yanukovich è il prossimo!" e quindi intonato l'inno nazionale ucraino.
La statua presa a martellate
I nazionalisti hanno continuato a infierire sul monumento che sorgeva in viale Shevchenko, nel centro della capitale. Dopo averla abbattuta, i dimostranti hanno preso a martellate la statua e hanno fatto a turno per occupare la migliore posizione dalla quale colpirla con delle mazze pesantissime. Qualche turista si è anche fatto fotografare con in mano un pezzo di marmo del monumento.
Tymoshenko
"Andate al Maidan" aveva scritto su Twitter l'ex premier Yulia Tymoshenko, ora in carcere. "Gli daremo la caccia finché non cadrà", prosegue il tweet. La leader dell'opposizione ucraina, ancora in carcere, in un messaggio letto dalla figlia in piazza Maidan, ha chiesto le dimissioni "immediate" del presidente Yanukovich.
In Parlamento
Intanto il capo di una delle principali fazioni dell'opposizione in Parlamento apre al dialogo e fa sapere: "Negozieremo con il presidente Viktor Yanukovych, ma solo se rimuoverà l'attuale governo e ne nominerà uno nuovo più aperto verso l'integrazione nell'Ue".
Dall'Ue
Il presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, ha ribadito che la scelta di aderire o meno dipende dagli ucraini. "Non siamo noi che possiamo imporre la soluzione - ha dichiarato - abbiamo aperto la porta ma non possiamo accettare che un accordo bilaterale abbia dimensione trilaterale. Sarebbe come riconoscere una sovranità limitata all'Ucraina".
Le proteste
Le proteste sono cominciate dopo che giovedì 21 novembre il presidente Yanukovych aveva annunciato la sospensione dei preparativi per firmare l'accordo di associazione con l'Unione Europea, spiegando che intendeva piuttosto concentrarsi sul rafforzamento dei rapporti con la Russia. Da allora migliaia di manifestanti sono scesi in piazza: per chiedere al governo una marcia indietro sulla decisione. Poi, vista la fermezza del presidente, la richiesta delle sue dimissioni.