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ITALIA

Al Qaida in Sardegna

Terrorismo in Italia, via agli interrogatori dei 10 arrestati nel blitz della Digos di Sassari

Numerosi attentati commessi in Pakistan sarebbero contestati all'organizzazione che aveva base a Olbia ma contatti anche in altre Regioni  

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Iniziano gli interrogatori dei dieci stranieri arrestati dalla Digos di Sassari che facevano parte di una cellula terroristica legata ad Al Qaida che aveva al vertice il capo della comunità pakistana di Olbia, Sultan Wali Khan, e l'imam di Bergamo e Brescia Hafiz Muhammad Zulkifal. I dieci pakistani e afghani sono accusati a vario titolo di strage, associazione a delinquere finalizzata al terrorismo e all'immigrazione clandestina. Il pubblico ministero Danilo Tronci e il gip Giorgio Altieri, che ha firmato le ordinanze di custodia cautelare, sono a Foggia per interrogare uno dei dieci, Yahya Khan Ridi, di 37 anni, arrestato nella cittadina pugliese. E' solo il primo degli interrogatori che proseguiranno nel corso della prossima settimana.   

Gli attentati contestati all'organizzazione
Intanto emergono nuovi particolari nell'inchiesta. Nelle pagine dell'ordinanza sono elencati tutti gli attentati commessi dall'organizzazione. Viene contestato all'imam di Bergamo, al capo spirituale della comunità pakistana a Olbia, a Niaz Mir, il 41enne pakistano arrestato a Roma, e proprio al 37enne rintracciato in Puglia che verrà interrogato, di aver concorso nell'organizzazione e nell'esecuzione oltre dell'attentato del 28 ottobre del 2009 al mercato di Peshawar, che costò la vita a cento persone, di un'altra strage l'11 marzo 2011 nel mercato di Dera Murad Jamali, in Pakistan, che provocò la morte di tre persone e il ferimento di altre 25, fra cui alcuni agenti di polizia impegnati nella scorta di un convoglio di un'azienda petrolifera.

Operazioni terroristiche in tutto il Pakistan
Contestato anche il sabotaggio, con una bomba, delle linee elettriche pakistane in Quetta, Beluchistan e Khyber Pakhtunkhwa il 14  e 15 agosto 2011. Ma l'elenco prosegue: un attentato ai danni di un'auto della polizia pakistana a Bakra Mandi in cui un agente morì e un altro rimase ferito, il 12 novembre 2011; l'attentato lo stesso giorno a Bannu ai danni di una scuola femminile in cui rimase ferita una donna; il sequestro e l'omicidio di quattro membri dell'apparato di sicurezza pakistano a Pir Chanbal, sempre il 12 novembre 2011, e infine un altro attentato ai danni di un veicolo della polizia pakistana a Charsada lo stesso giorno.