ITALIA
Quattro giovani in auto non si erano fermati all'alt
Bergamo, auto inseguita dai carabinieri finisce contro palo e si ribalta: un morto e un ferito grave
Un 27enne è morto sul colpo, altro ragazzo in gravi condizioni. L'auto su cui viaggiavano ha fatto dietrofront quando una pattuglia dell'Arma di Breno (Brescia) ha cercato di fermarli
Scappavano dopo che i carabinieri avevano intimato l'alt quattro ragazzi che si sono schiantati all'alba a Rogno (Bergamo), uno dei quali è morto sul colpo. L'auto dei quattro ha fatto dietrofront quando una pattuglia dell'Arma di Breno (Brescia) ha cercato di fermarli.
E' così scattato un inseguimento ad alta velocità: l'auto dei giovani è quindi finita contro un palo della luce e si è ribaltata. La vittima è Matteo Simonetti, 27 anni, di Capo di Ponte (Brescia).
Il gravissimo incidente stradale è avvenuto la mattina di domenica poco dopo le 5 lungo la via Nazionale a Rogno, in provincia di Bergamo, che ha visto coinvolti i quattro giovani, tutti maggiorenni. A soccorrere i feriti, tutti della Valcamonica, anche un elicottero che ha portato uno di loro in gravissime condizioni per trauma cranico agli Ospedali Civili di Brescia. Gli altri due sono stati portati agli ospedali di Esine e di Lovere: le loro condizioni non destano preoccupazione. Sul posto i vigili del fuoco di Bergamo e i sanitari del 118.
La salma è stata portata all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, a disposizione del magistrato.
E' così scattato un inseguimento ad alta velocità: l'auto dei giovani è quindi finita contro un palo della luce e si è ribaltata. La vittima è Matteo Simonetti, 27 anni, di Capo di Ponte (Brescia).
Il gravissimo incidente stradale è avvenuto la mattina di domenica poco dopo le 5 lungo la via Nazionale a Rogno, in provincia di Bergamo, che ha visto coinvolti i quattro giovani, tutti maggiorenni. A soccorrere i feriti, tutti della Valcamonica, anche un elicottero che ha portato uno di loro in gravissime condizioni per trauma cranico agli Ospedali Civili di Brescia. Gli altri due sono stati portati agli ospedali di Esine e di Lovere: le loro condizioni non destano preoccupazione. Sul posto i vigili del fuoco di Bergamo e i sanitari del 118.
La salma è stata portata all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, a disposizione del magistrato.