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ITALIA

Il saluto della Capitale

Funerali 'al femminile' per Andrea

Messa alla chiesa del Gesù, nel centro di Roma, per la transessuale di 31 anni uccisa alla stazione Termini lo scorso luglio. Per lei tante rose bianche, molta commozione e un'omelia coniugata al femminile

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Andrea Quintero
Si sono svolti alla chiesa del Gesù, nel centro storico di Roma, i funerali di Andrea Quintero, la transessuale di 31 anni originaria della Colombia, uccisa nella notte tra il 28 e il 29 luglio scorso alla stazione Termini di Roma. Nessuno ha reclamato il suo corpo e per questo il Comune di Roma insieme alla Caritas, al Centro Astalli, alla Croce Rossa Italiana e al Centro servizio volontariato del Lazio ha organizzato il funerale e il corpo verrà seppellito nel cimitero di Prima Porta a Roma. Il funerale di Andrea è stato celebrato da monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma insieme a padre Giovanni La Manna, presidente del Centro Astalli. Al rito funebre hanno preso parte il ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge e il sindaco di Roma Ignazio Marino oltre a rappresentanti del consolato della Colombia.

Un funerale "al femminile"
"Chiediamo al Signore - ha detto nel corso dell'omelia monsignor Enrico Feroci - che questa città diventi sempre più accogliente verso i poveri e verso coloro che sono in difficoltà". Nel corso dell'omelia monsignor Feroci ha raccontato l'esperienza vissuta da Andrea nei suoi quattro mesi in Italia. "Andrea - ha detto monsignor Enrico Feroci - era venuta dalla Colombia e ai nostri operatori, pur non essendo di tante parole, aveva parlato dei suoi sogni e delle sue speranze. Quando parlava si intravedevano le difficoltà del suo animo, aveva già delle ferite al braccio e alla gamba e aveva detto di essere stata già aggredita. Nessuno ha richiesto la sua salma e immaginiamo quindi quale è stata la sua esistenza, per lei è stato traumatico vivere nel suo ambiente e arrivare qui da noi". Numerosi i volontari della Croce Rossa Italiana presenti ai funerali che hanno riempito la chiesa di rose bianche.

Il monito alla città
"Oggi vogliamo manifestare - ha detto padre Giovanni La Manna, presidente del Centro Astalli - l'affetto della comunità di Roma per una persona che ha vissuto una brutta esperienza nel nostro Paese e soprattutto vuole essere un segnale per evitare che altre persone facciano la stessa esperienza".