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ECONOMIA

Milano

Raddoppia l’e-commerce grazie agli smartphone

I consumatori italiani, un po’ alla volta ma con decisione, si spostano verso gli acquisti online: tra il 2011 e il 2016 sono passati da 9 a oltre 19 miliardi di euro, favoriti anche dalla diffusione di smartphone e tablet. Ma ci sono ancora margini di crescita e soprattutto bisogna far crescere anche il numero di aziende digitalizzate. 

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di Celia Guimaraes
La buona notizia è che la Commissione europea presenterà il prossimo 25 maggio un programma per promuovere lo sviluppo del commercio online nell’Unione europea. L’annuncio è arrivato in apertura del forum sull’e-commerce in corso a Milano, direttamente da Roberto Viola, il Direttore generale della Dg Connect della Commissione, che ha anche ribadito che il Digital single market, il mercato unico digitale europeo, rappresenterà per l’Unione quello che a suo tempo fu per l’integrazione economica la Cee.

Doppia cifra
Il commercio online cresce a doppia cifra in Italia, e in cinque anni è praticamente raddoppiato. Nel 2016 il valore degli acquisti fatti via internet dagli italiani supererà i 19 miliardi di euro, nel 2011 erano poco più di 9 miliardi, secondo dati del Politecnico di Milano, che dal suo Osservatorio sull’economia digitale produce rapporti semestrali sull’andamento del settore.

Margini di crescita
Il trend è positivo ma i numeri non sono imponenti in termini assoluti, se si considera il volume complessivo di vendite. Sul totale del commercio al dettaglio, l’e-commerce rappresenta soltanto il 5 per cento di tutto il giro d’affari. Ma ci sono grandi margini di crescita per quanto riguarda gli acquisti, è stato rilevato al forum dell’e-commerce in corso a Milano.

Doppia velocità
“I grandi numeri raccontano che gli italiani che acquistano online sono 18,8 milioni. Rapportata alla popolazione internet in grado di fare acquisti, ovvero 30,8 milioni di individui, la cifra indica che l’e-commerce vanta una penetrazione del 61%”, osserva Roberto Liscia, presidente del Consorzio Netcomm, che raggruppa le aziende che vendono online. Ma parallelamente esiste una grande distanza tra chi vuole acquistare e chi vuole vendere: “Mentre gli e-shopper italiani sono raddoppiati, passando da 9 a oltre 18 milioni, le imprese non si sono digitalizzate con lo stesso ritmo”, osserva ancora Liscia. Sono soltanto 40 mila le aziende italiane che vendono online, contro le oltre 200 mila solo in Francia e le 800 mila in tutta Europa.

Grazie smartphone
I settori che più contribuiscono alla crescita del commercio online sono l’abbigliamento, l’informatica, l’editoria e il turismo. Si compra sempre più via smartphone e tablet, con un aumento dell’utilizzo dei device di oltre il 51%, tanto è vero che oggi il 15% di quello che si compra in rete viene acquistato dal dispositivo che abbiamo in tasca, spesso mentre siamo in mobilità.  
C’è molto da aspettarsi dai futuri e-shopper, quelli della Generazione Z, che oggi hanno tra 13 e 17 anni. Tutti possiedono uno smartphone, secondo dati di ComScore. E stanno sempre più acquistando prodotti grazie al telefonino, soprattutto abbigliamento. Data la giovane età, non hanno ancora a disposizione mezzi di pagamento tramite device, ma è solo questione di tempo e quando si troveranno tra le mani una carta di credito o un sistema Nfc per pagare direttamente dallo smartphone, la loro propensione all’e-commerce sarà già ampiamente consolidata.