SCIENZA
Ska Observatory
Il radiotelescopio più grande al mondo si farà: firmato a Roma il trattato internazionale

Dopo quattro anni di negoziati e accordi è stato firmato oggi il Trattato internazionale che istituisce lo Ska Observatory (Skao), l'organizzazione intergovernativa (Igo) per la supervisione della costruzione del più grande radiotelescopio del mondo. Skao si appresta così a diventare la seconda organizzazione mondiale intergovernativa dedicata all'astronomia, dopo l'European Southern Observatory. La convenzione è stata firmata per l'Italia dal ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, assieme ai rappresentanti degli altri sei Paesi membri del progetto: Australia, Cina, Paesi Bassi, Portogallo, Sudafrica e Regno Unito.
"Siamo particolarmente orgogliosi di firmare oggi, proprio qui al Miur, il trattato per la costruzione dello Ska Observatory. Una firma che giunge dopo lunghi negoziati, nei quali il nostro Paese ha avuto un ruolo da protagonista. L'intesa testimonia lo spirito di collaborazione che la ricerca scientifica riesce a innescare fra Paesi e popoli del mondo, perché la scienza parla tutte le lingue del Pianeta, il suo linguaggio e il mondo intero". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, aprendo i lavori sella cerimonia per la firma del Trattato internazionale.
Dal 2020 contratti per 700 milioni
È stimato in circa 700 milioni di euro il valore dei contratti che a partire dal 2020 potranno essere assegnati alle aziende dei sette Paesi membri del progetto Ska, il Radiotelescopio più grande mai costruito. È quanto è emerso oggi a Roma, in occasione della firma. Pronta a lavorare anche una squadra di oltre mille fra ingegneri e ricercatori di 20 Paesi, che negli ultimi cinque anni sono stati coinvolti nella progettazione della rete di radiotelescopi, con nuovi programmi di ricerca e iniziative educative.
Con migliaia di antenne distribuite fra Sudafrica e Australia e un quartier generale del RegnoUnito, il radiotelescopio Ska (Square Kilometre Array) sarà il più grande radiotelescopio del mondo perché le sue parabole lavoreranno all'unisono, come una gigantesca antenna.
Sono sufficienti queste dimensioni per rendersi conto che l'importanza di questo progetto è pari a quella del più grande acceleratore di particelle del mondo, il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra, o alla rete di antenne per le onde gravitazionali formata dall'americano Ligo e dall'europeo Virgo, o al reattore per la fusione nucleare Iter.
Con le sue antenne Ska potrà scandagliare l'universo perstudiare fenomeni sui quali oggi è difficile raccogliere dati, come i lampi radio veloci, potrà ottenere la mappa di milioni di galassie, sottoporre a nuove prove la teoria della relatività e perfino andare a cercare segni di vita extraterrestre.
I dati che potrà raccogliere saranno così numerosi da essere analizzati da due super computer più veloci del mondo; secondo le stime attuali ogni giorno potrà catturare una quantità di dati pari al numero 600 seguito da 15 zeri (600 petabyte), quanto quelli che possono essere contenuti in oltre mezzo milione di computer portatili.
"Siamo particolarmente orgogliosi di firmare oggi, proprio qui al Miur, il trattato per la costruzione dello Ska Observatory. Una firma che giunge dopo lunghi negoziati, nei quali il nostro Paese ha avuto un ruolo da protagonista. L'intesa testimonia lo spirito di collaborazione che la ricerca scientifica riesce a innescare fra Paesi e popoli del mondo, perché la scienza parla tutte le lingue del Pianeta, il suo linguaggio e il mondo intero". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, aprendo i lavori sella cerimonia per la firma del Trattato internazionale.
SA, Portugal,UK, China, Italy, Netherlands & Australia will sign the SKAO Convention. #SKATreat https://t.co/yUJA262JDa
— SouthAfricanEmbassyRome (@SAEmbassyRome) 12 marzo 2019
Dal 2020 contratti per 700 milioni
È stimato in circa 700 milioni di euro il valore dei contratti che a partire dal 2020 potranno essere assegnati alle aziende dei sette Paesi membri del progetto Ska, il Radiotelescopio più grande mai costruito. È quanto è emerso oggi a Roma, in occasione della firma. Pronta a lavorare anche una squadra di oltre mille fra ingegneri e ricercatori di 20 Paesi, che negli ultimi cinque anni sono stati coinvolti nella progettazione della rete di radiotelescopi, con nuovi programmi di ricerca e iniziative educative.
Con migliaia di antenne distribuite fra Sudafrica e Australia e un quartier generale del RegnoUnito, il radiotelescopio Ska (Square Kilometre Array) sarà il più grande radiotelescopio del mondo perché le sue parabole lavoreranno all'unisono, come una gigantesca antenna.
Sono sufficienti queste dimensioni per rendersi conto che l'importanza di questo progetto è pari a quella del più grande acceleratore di particelle del mondo, il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra, o alla rete di antenne per le onde gravitazionali formata dall'americano Ligo e dall'europeo Virgo, o al reattore per la fusione nucleare Iter.
Con le sue antenne Ska potrà scandagliare l'universo perstudiare fenomeni sui quali oggi è difficile raccogliere dati, come i lampi radio veloci, potrà ottenere la mappa di milioni di galassie, sottoporre a nuove prove la teoria della relatività e perfino andare a cercare segni di vita extraterrestre.
I dati che potrà raccogliere saranno così numerosi da essere analizzati da due super computer più veloci del mondo; secondo le stime attuali ogni giorno potrà catturare una quantità di dati pari al numero 600 seguito da 15 zeri (600 petabyte), quanto quelli che possono essere contenuti in oltre mezzo milione di computer portatili.