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ITALIA

Bufera Raggi, Grillo difende la sindaca: Virginia serena, le sono vicino

La sindaca comparirà davanti aiu giudici per essere interrogata il 31 gennaio

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 "Virginia Raggi ha adempiuto ai doveri indicati dal nostro codice etico, da poco elogiato pubblicamente da Nino Di Matteo, informando tempestivamente il movimento e i cittadini dell'invito a comparire che ha ricevuto l'altro giorno". Lo afferma Beppe Grillo scrivendo sul suo blog che la sindaca di Roma "è serena e io non posso che esserle vicino in un momento che umanamente capisco essere molto difficile".   Cosi' Beppe Grillo, in un post pubblicato sul suo blog. "I giornalisti del Corriere della Sera sono molto male informati o volutamente disinformati. La ricostruzione della telefonata pubblicata oggi - aggiunge - è totalmente falsa, nonché ridicola. Altro che post verità, siamo arrivati alla fantanotizia, alla fake news come sistema. Mi dispiace per i lettori di questo giornale, che continuano a spendere soldi per ricevere notizie finte e inventate. Che senso ha spendere soldi per essere presi in giro? Valuterò con i miei avvocati l'ipotesi di una querela e pretendo un'immediata rettifica via web", conclude Grillo. 


Dalle motivazioni scritte da giudici per ribadire  il carcere per Raffaele Marra esce fuori il ritratto di una persona “spregiudicata” che "non ha esitato a mettere a frutto, da anni, la propria posizione pubblica per ottenere vantaggi economici".  E ancora i giudici rimarcano la "sua ferma determinazione a conservare il ruolo di potere".  Sono molti, quindi, i "perché" nel rapporto con Marra sui quali la sindaca sarà chiamata a rispondere nell'interrogatorio che dovrebbe tenersi il 30 gennaio prossimo. La procura contesta alla Raggi i reati di abuso d'ufficio e falso in atto pubblico.    Pm puntano al giudizio immediato I magistrati sarebbero orientati ad andare al giudizio immediato.  Se Raggi negherà l’accusa di abuso dicendo che la pratica dell’assunzione del fratello era gestita da Marra stesso ammetterà però di aver mentito all’Anac. E a quel punto i pm la informeranno di voler andare subito a processo dove rischia una pena di almeno tre anni. L’alternativa per l’accusa è il patteggiamento — che può chiudersi con la condanna a un anno — ma sembra difficile, se non impossibile, che la sindaca possa accettarlo.  Nel mirino le chat tra la sindaca e Marra

​Le chat allegate al procedimento restituiscono un saldo rapporto e una stima professionale trai due indagati, tale che spingeva la sindaca a chiedere a Marra consulenze normative e amministrative sui meccanismi che regolano i cambi di fascia dei dipendenti comunali. E Marra in questo senso dispensava screenshot in proposito alla sindaca con le norme in questione ma entrambi dimenticavano, eccepisce l'accusa, che in ballo c'era anche lo scatto di carriera del fratello di Marra, Renato, e dunque un evidente conflitto di interessi in corso. Raggi, in particolare, era interessata a conoscere le norme amministrative che avrebbero consentito a Renato Marra di ottenere l'incarico. L'ex braccio destro della sindaca sulla chat avrebbe inviato alla Raggi alcuni screenshot con tutti i riferimenti normativi del caso. Il filone di indagine, in base anche alla relazione dell'Anac depositata in Procura prima di Natale, prende in esame solo la nomina del fratello di Marra ma in procura da mesi sono stati avviati procedimenti, in tema di nomina, sulla scorta dell' esposto presentato dall'ex assessore al bilancio Carla Raineri.     I cinque stelle fanno quadrato attorno alla Raggi

Intanto, sul fronte politico, i Cinque Stelle fanno quadrato attorno a Virginia Raggi. Per molti versi gli sviluppi delle inchieste della Procura di Roma erano attesi.  "Andiamo avanti concentrati sul lavoro. Siamo sereni che tutto si risolverà", dice pure la sindaca parlando con i suoi collaboratori in Campidoglio. "Raggi dice di essere serena, ma sono i romani che non lo sono - attaccano dal Pd -, venga a riferire in Aula".  A Palazzo Senatorio, il day after che segue la nuova bufera giudiziaria, apparentemente non è dissimile da tanti altri, ma nulla a che vedere con il giorno dell'arresto di Raffaele Marra, quando la poltrona della prima cittadina vacillò sul serio. L'Aula Giulio Cesare è alle prese con una serrata maratona sul bilancio, mentre la sindaca si dedica a incontri istituzionali (riceve pure l'ambasciatore d'Irlanda Bobby McDonagh) e riunioni di routine. Ieri Raggi ha risentito Beppe Grillo e ha visto alcuni assessori e capi staff per fare un punto delle prossime scadenze.   "L'autosospensione della sindaca? È un'ipotesi che non abbiamo mai preso in considerazione. Siamo compatti al fianco di Virginia Raggi. Stiamo lavorando per la città, a partire dal bilancio che stiamo votando in Assemblea capitolina", ha risposto stringato il capogruppo pentastellato Paolo Ferrara commentando alcuni retroscena su un ipotetico "piano B".   Cambio al vertice?

In Campidoglio tengono banco i rumors sulla possibilità di un cambio di vicesindaco in favore di Ferrara o del presidente dell'Assemblea Capitolina Marcello De Vito. Ma è lo stesso capogruppo a frenare: "Il vicesindaco è Luca Bergamo". "Il dialogo con i vertici nazionali del Movimento 5 Stelle c'è sempre stato. Siamo sereni e lo si vede anche dal clima che c'è oggi in Aula", sottolinea pure l'assessore allo Sport Daniele Frongia.