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ITALIA

Annunziata: io obbedisco

Rai: anche per artisti e conduttori tetto compensi 240.000 euro

E' l'effetto della decisione del Cda di viale Mazzini di applicare anche ai contratti di collaborazione e consulenza di natura artistica il limite di 240mila euro annui introdotto dall'art. 9 della legge 198/26

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Tetto di 240mila euro annui anche per i compensi per figure di spicco dell'intrattenimento Rai come Carlo Conti, Fabio Fazio, Bruno Vespa, Antonella Clerici, Amadeus, solo per fare alcuni nomi. E' l'effetto della decisione del Cda di viale Mazzini di applicare anche ai contratti di collaborazione e consulenza di natura artistica il limite di 240mila euro annui introdotto dall'art. 9 della legge 198/26 dell'ottobre scorso

Altri nomi di conduttori di spicco che finirebbero con il ritrovarsi con questo tetto massimo di compensi annui sono, ad esempio, Massimo Giletti, Flavio Insinna, Lucia Annunziata. In una nota di viale Mazzini viene rilevato che dal momento dell'approvazione della legge, l'azienda "ha chiesto a più riprese supporto interpretativo al Mef ma, allo stato, non è ancora pervenuta risposta". La sollecitazione rappresentava il tentativo "di proteggere l'azienda dalle pesanti ricadute che un'applicazione immediata del limite retributivo sulle collaborazioni artistiche avrebbe avuto sull'intero equilibrio aziendale, sulla sua redditività e capacità di operare sul mercato".

In assenza però di risposte dal Mef, si andava determinando e protraendo "una pericolosa indeterminazione nell'interpretazione della legge" e quindi il Cda ha dato mandato al direttore generale Antonio Campo Dall'Orto di procedere all'applicazione del limite a far data dal mese di aprile "se, nel frattempo, non sopravverranno i richiesti elementi interpretativi". Come dire che ci sono due mesi di tempo perchè il Mef o chi per esso dia le risposte cercate. Di certo, in assenza di novità, il rischio grosso è che la Rai possa perdere pezzi importanti dell'intrattenimento, e lo sottolinea con evidenza il consigliere Franco Siddi dice "noi non potevamo non applicare la norma, è evidente che questa è una svolta grossa e se il governo o il Parlamento ci dirà che la legge non si applica ai contratti di collaborazione e consulenza di natura artistica ne saremo felici. Certo, tutto questo potrebbe tradursi in un serio danno per la Rai, è chiaro infatti che una misura secca rischia di fare del male al servizio pubblico".

L'ex presidente Rai, Lucia Annunziata, ora al timone di "In mezz'ora" commenta: "Non c'è problema, è una legge dello Stato, una decisione del Cda Rai, io obbedisco. Trovo anche giusto - prosegue  - che il servizio pubblico offra un pagamento inferiore a quello che è il mercato". Bruno Vespa invece dice: "Credo che il Cda abbia voluto in qualche modo invitare il Ministero dell'Economia a una decisione di buon senso, se si vuole che la Rai resti nel mercato. E poichè il ministro Padoan ha dato molte prove di essere una persona di grande buon senso, sono fiducioso che si troverà presto una soluzione". 

Fico:  tetto a stipendi artisti? Bene e non finisce qui
"Ho chiesto e insistito senza sosta anche su questo punto. Le cose arrivano con un lavoro serio e quotidiano. Teniamo alta la guardia perché non finisce qui". Lo scrive su Fb il presidente della commissione di Vigilanza Rai Roberto Fico commentanto il tetto agli stipendi anche degli artisti che lavorano per la Rai che dovrebbe scattare da aprile.

Anzaldi: tetto a stipendi, promessa mantenuta
"Tetto a stipendi Rai: promessa mantenuta. Leggi vanno applicate. Ministeri hanno compito di governare e non di dare pareri. Stop chiacchiere". Lo scrive su twitter il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi.

Brunetta: bene Cda Rai, stop privilegi con canone italiani
"Bene Cda #Rai. Rispettare la legge e tetto stipendi a 240 mila euro anche per le star. Stop ai privilegi con soldi canone italiani". Lo scrive su Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.