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POLITICA

Il testo della riforma varata dal Consiglio dei Ministri

Rai, ecco il testo del ddl del governo: cda a 7 e buonuscite più leggere

Il CdA scende da 9 a 7 membri: 4 dal Parlamento con voto limitato, 2 di nomina governativa su proposta del ministro dell'Economia e uno designato dai dipendenti. Entro un anno dall'entrata in vigore del ddl, il governo è delegato ad adottare i decreti legislativi necessari per rivedere il canone e rendere efficiente il sistema di finanziamento pubblico

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A otto giorni dal Consiglio dei Ministri che lo ha varato arriva il testo del ddl sulla Rai. Consiglio di amministrazione più leggero che passa da 9 a 7 membri, questa volta revocabili dall'Assemblea dei soci previo parere favorevole da parte dei deputati e senatori che siedono in Commissione di Vigilanza.

Ma le novità non finiscono qui. Nessuna buonuscita faraonica per gli amministratori delegati Rai a cui verrà revocato il mandato. All'amministratore delegato spetterà "un'indennità pari a tre dodicesimi del compenso annuo", recita l'articolo 12 del disegno di legge. Poi la riforma del canone che viene vincolata ad un anno dall'entrata in vigore del ddl.

Cda a 7 membri
Il CdA della Rai-Radiotelevisione italiana Spa sarà composto da 7 membri e non più da 9: 4 eletti dalla Camera dei deputati e dal Senato con voto limitato, 2 di nomina governativa su proposta del Ministro dell'E e un membro designato dall'assemblea dei dipendenti di RAI Spa secondo modalità che garantiscano la trasparenza e rappresentatività della designazione stessa.

Entro 12 mesi la riforma del canone
"Il governo è delegato ad adottare entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge uno o più decreti legislativi per la disciplina del finanziamento pubblico alla Rai spa sulla base dei seguenti principi e criteri direttivi: a) revisione della normativa vigente in materia di canone, tenendo conto della giurisprudenza delle corti superiori" si legge nel testo del ddl di riforma della Rai. Tra gli altri principi della delega figura "l'efficientamento del sistema del finanziamento pubblico della Rai spa in considerazione del livello di morosità riscontrata, dell'incremento delle disdette, dell'analisi costi-benefici nel perseguimento di politiche finalizzate a perequazione sociale ed effettività della riscossione".