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SPETTACOLO

'L'altro capo del filo' e 'Un diario del '43' in onda l'11 e il 18 febbraio

Rai, Montalbano da record. In 20 anni 1 miliardo e 200 mila spettatori

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Trentaquattro film con una media di 11 milioni di spettatori a puntata, 150 repliche in prima serata per un totale di 1 miliardo 179 milioni e 879 mila telespettatori.

È un ritorno atteso quello de "Il commissario Montalbano'. Dopo vent'anni di storia televisiva (era il 1999 quando fu mandato in onda del primo episodio 'Il ladro di merendine'), il personaggio inventato dalla penna di Andrea Camilleri, è pronto a stupire nuovamente il pubblico di Rai1 con due nuovi episodi 'L'altro capo del filo' e 'Un diario del '43' in onda l'11 e il 18 febbraio.

Il successo del commissariato di Vigata non si è fermato in Italia, la serie è stata venduta all'estero e trasmessa negli anni in oltre 65 Paesi tra Europa, Gran Bretagna e Stati Uniti. Montalbano è andato in onda in tutti i continenti, dall'Asia al Sudamerica passando anche per l'Iran.

Si comincia lunedì 11. A dare il volto a Montalbano è sempre Luca Zingaretti, il regista Alberto Sironi, Mimì è Cesare Bocci, Fazio è Peppino Mazzotta e Catarella è Angelo Russo. Perché mai come nel caso di Montalbano, squadra che vince non si cambia. Manca solo il dottor Pasquano, il patologo interpretato da Marcello Perracchio, a causa della scomparsa di quest'ultimo. "D'accordo con Andrea Camilleri abbiamo deciso di farlo morire anche nel film" anticipa il produttore Carlo Degli Esposti.

"È stata una delle scene più commoventi che mi sia capitato di girare, sono sicuro che il pubblico celebrerà insieme a noi l'addio al dottor Pasquano" aggiunge Luca Zingaretti. Che a proposito dei primi vent'anni di Montalbano osserva: "È bello vedere che siamo ancora tutti qua. Se non avessi avuto questa avventura ventennale oggi sarei sicuramente un uomo diverso. La rifarei subito".



Sull'episodio in cui Montalbano sale su una nave di migranti, l'attore dice: "Trovo assurdo parlare di una voce, rispondere a ipotesi di qualcuno che ha detto qualcosa. Io sono un attore, recito battute. Se, invece, volete conoscere il mio punto di vista sui migranti, guardate il monologo che ho fatto su questo tema quattro anni fa".

Lunedì 18 febbraio sarà la volta di 'Un diario del '43', un episodio che riporta nel presente di Montalbano tre storie del passato. A Vigata viene ritrovato un vecchio quaderno di appunti appartenuti ad un ragazzo, allora 15enne, affascinato dall'ideologia fascista. In quelle pagine il giovane confessa di aver compiuto una strage nel settembre del '43. Mentre al commissariato si tenta di ricostruire e far luce sulla vicenda descritta nel diario recuperato, si presenta un arzillo novantenne che chiede a Salvo di far cancellare il suo nome finito erroneamente in una lapide di caduti di guerra. Il giorno dopo un ricco imprenditore della città, anche lui novantenne, viene ritrovato cadavere.