MONDO
Il sequestro nella notte
Siria, 5 operatori di Medici Senza Frontiere rapiti da organizzazione vicina ad Al Qaida
Prelevati nella notte dall'abitazione dove alloggiavano per essere interrogati dal gruppo gruppo jihadista "Stato Islamico dell'Iraq e del Levante". Non è stato possibile contattarli

Cinque operatori di Medici Senza Frontiere sono stati rapiti nel nord della Siria. I medici sono stati sequestrati dall'organizzazione jihadista dello "Stato Islamico dell'Iraq e del Levante" vicini ad al Qaeda - secondo il portavoce portavoce della rete dell'opposizione anti-Assad Sham en Lataquia - per essere interrogati da un "tribunale islamico" perché accusati di collaborare con l'intelligence turca.
La nazionalità dei medici
I cinque operatori di Medici Senza Frontiere (Msf) che sono stati prelevati nel nord della Siria sono di nazionalità svedese, danese, svizzera, belga e peruviana. Lo ha riferito Karin Ekholm, portavoce della sezione svedese dell'organizzazione umanitaria."Stiamo facendo tutto quello che possiamo per ristabilire un contatto con i nostri colleghi" ha affermato la sezione danese di Msf in un comunicato. In precedenza l'organizzazione aveva fatto sapere che cinque dei suoi operatori erano stati prelevati nel nord della Siria "apparentemente per essere interrogati".
Prelevati nel nord della Siria
I cinque operatori sono stati prelevati da una sede di Medici senza Frontiere nel nord della Siria, e non è stato possibile contattarli, secondo quanto riferito da Michael Goldfarb, portavoce dell'organizzazione umanitaria. Il portavoce non ha aggiunto se gli operatori siano stati prelevati da forze del governo o dai ribelli anti Assad e ha rifiutato di fornire altri dettagli.
La nazionalità dei medici
I cinque operatori di Medici Senza Frontiere (Msf) che sono stati prelevati nel nord della Siria sono di nazionalità svedese, danese, svizzera, belga e peruviana. Lo ha riferito Karin Ekholm, portavoce della sezione svedese dell'organizzazione umanitaria."Stiamo facendo tutto quello che possiamo per ristabilire un contatto con i nostri colleghi" ha affermato la sezione danese di Msf in un comunicato. In precedenza l'organizzazione aveva fatto sapere che cinque dei suoi operatori erano stati prelevati nel nord della Siria "apparentemente per essere interrogati".
Prelevati nel nord della Siria
I cinque operatori sono stati prelevati da una sede di Medici senza Frontiere nel nord della Siria, e non è stato possibile contattarli, secondo quanto riferito da Michael Goldfarb, portavoce dell'organizzazione umanitaria. Il portavoce non ha aggiunto se gli operatori siano stati prelevati da forze del governo o dai ribelli anti Assad e ha rifiutato di fornire altri dettagli.