ITALIA
Salvini: "queste bestie devono marcire in galera"
Rapina a Lanciano, tre arresti: si cerca il quarto uomo
Si tratta di due fratelli e un cugino, di età compresa tra i 20 e i 30 anni. Uno dei tre ha rischiato il linciaggio durante l'arresto

Tre giorni dopo l'assalto alla villa di Carlo Martelli e Niva Bazzan, i coniugi di Lanciano pestati a sangue durante una rapina, Carabinieri e Polizia hanno fermato tre romeni, in un'operazione congiunta durante la quale hanno bloccato due di loro a bordo di una Golf nera, l'auto usata per il colpo all'alba di domenica scorsa. Stavano tentando la fuga, probabilmente alla volta della Romania, avevano 3.400 euro; un terzo uomo è stato raggiunto in un palazzo del centro di Lanciano dove è arrivata poi la Polizia Scientifica da Ancona per analizzare guanti e cappucci, un quarto è riuscito a fuggire.
A carico dei tre, giovani fra i 20 e i 25 anni, informa la Procura di Lanciano, "sono stati raccolti gravi e concordanti indizi di colpevolezza. Le indagini hanno consentito in pochissimi giorni di acquisire elementi di reità nei confronti dei cittadini stranieri per i reati di rapina, sequestro di persona, lesioni gravissime, porto d'arma". I tre giovani "erano già monitorati per ipotesi investigative relative a reati contro il patrimonio".
Uno dei tre arrestati ha rischiato il linciaggio da parte della folla inferocita nella palazzina dove ieri è stato fermato dalla polizia su corso Roma in centro a Lanciano e da dove è stato condotto dagli agenti in commissariato. Urla e pugni contro la vettura che lo accompagnava in commissariato con il volto coperto da un cappuccio grigio.
Per introdursi nella villa i rapinatori non hanno utilizzato chiavi, ma hanno forzato il lucchetto di una grata che accede direttamente alla taverna. Da qui poi sono saliti al piano superiore dove hanno sorpreso i coniugi nel sonno. "La notizia degli arresti mi rende più sereno e mi restituisce una maggiore tranquillità. Adesso desidero recuperare al più presto la normalità della mia vita e la dimensione di riservatezza che l'ha sempre caratterizzata" ha commentato dal suo letto d'ospedale Carlo Martelli (poi dimesso in serata), chirurgo cardiovascolare e fondatore a Lanciano della sezione Anffas, l'Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità, invitando ora a spegnere i riflettori sudi lui, dopo la testimonianza per "dovere di cittadino". "Io li perdono perché questo mi aiuterà a recuperare serenità, ma lo Stato non deve perdonarli" ha detto Niva Bazzanche nella rapina ha subito la mutilazione di un orecchio.
A carico dei tre, giovani fra i 20 e i 25 anni, informa la Procura di Lanciano, "sono stati raccolti gravi e concordanti indizi di colpevolezza. Le indagini hanno consentito in pochissimi giorni di acquisire elementi di reità nei confronti dei cittadini stranieri per i reati di rapina, sequestro di persona, lesioni gravissime, porto d'arma". I tre giovani "erano già monitorati per ipotesi investigative relative a reati contro il patrimonio".
Uno dei tre arrestati ha rischiato il linciaggio da parte della folla inferocita nella palazzina dove ieri è stato fermato dalla polizia su corso Roma in centro a Lanciano e da dove è stato condotto dagli agenti in commissariato. Urla e pugni contro la vettura che lo accompagnava in commissariato con il volto coperto da un cappuccio grigio.
Per introdursi nella villa i rapinatori non hanno utilizzato chiavi, ma hanno forzato il lucchetto di una grata che accede direttamente alla taverna. Da qui poi sono saliti al piano superiore dove hanno sorpreso i coniugi nel sonno. "La notizia degli arresti mi rende più sereno e mi restituisce una maggiore tranquillità. Adesso desidero recuperare al più presto la normalità della mia vita e la dimensione di riservatezza che l'ha sempre caratterizzata" ha commentato dal suo letto d'ospedale Carlo Martelli (poi dimesso in serata), chirurgo cardiovascolare e fondatore a Lanciano della sezione Anffas, l'Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità, invitando ora a spegnere i riflettori sudi lui, dopo la testimonianza per "dovere di cittadino". "Io li perdono perché questo mi aiuterà a recuperare serenità, ma lo Stato non deve perdonarli" ha detto Niva Bazzanche nella rapina ha subito la mutilazione di un orecchio.