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ECONOMIA

Rapporto Censis: "L'economia della disintermediazione digitale"

Censis: l'informazione è sempre più web e social, ma vince ancora la tv. Abisso generazionale online

Siamo sempre più su Internet, soprattutto via smartphone e tablet. La tv ancora fa la parte del leone, ma perde il primato dell'informazione, che si cerca sempre di
più sul web, tra i più giovani su Facebook e Google. Significativo, poi, il divario tra giovani e anziani online. Questo il quadro tracciato dal Censis, nel suo dodicesimo rapporto sulla comunicazione, con un bilancio sulla transizione dei media dell'ultimo decennio

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Roma
Continua la crescita di Internet e soprattutto la diffusione di smartphone e tablet. La tv resta nel complesso la regina dei media, anche se i giovani preferiscono Facebook per informarsi. E' quanto emerge dal 12/o Rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione, promosso da Rai, Mediaset e Telecom Italia.

Prosegue la crisi dell'editoria tradizionale, con la carta stampata e i libri che non danno segni di ripresa. Nel quadro del Censis l'Italia è il Paese del 'digital divide' tra giovani e anziani rispetto all'uso della rete. Su internet andiamo in primo luogo per i servizi, ma sempre più anche per l'e-commerce.

Radio e tv su piattaforme digitale
La televisione continua ad avere una quota di telespettatori che coincide sostanzialmente con la totalità della popolazione (il 96,7%), con un rafforzamento però del pubblico delle nuove televisioni: la web tv, afferma il Censis, è arrivata a una utenza del 23,7% (+1,6% rispetto al 2013), la mobile tv all'11,6% (+4,8%), mentre le tv satellitari si attestano a una utenza complessiva del 42,4% e ormai il 10% degli italiani usa la smart tv connessa in rete.

Anche per la radio si conferma una larghissima diffusione di massa (l'utenza
complessiva corrisponde all'83,9% degli italiani), con l'ascolto per mezzo dei telefoni cellulari (+2%) e via internet (+2%) ancora in ascesa.

Mai senza 'mobile'
L'uso degli smartphone continua ad aumentare vertiginosamente (+12,9%) e ora vengono impiegati regolarmente da oltre la metà degli italiani (il 52,8%), mentre i tablet praticamente raddoppiano la loro diffusione nel giro di un biennio e oggi si trovano tra le mani di più di un quarto degli italiani (il 26,6%).

Due su tre su internet, ma lentamente
Il 71% degliitaliani è su Internet mentre crescono ancora i social network. Nel 2015 gli utenti di internet aumentano ancora (+7,4% rispetto al 2013) e arrivano alla quota record del 70,9% della popolazione italiana. Ma solo il 5,2% di essi si
connette con banda ultralarga.

Tutti su Facebook, ovviamente
Continua la forte diffusione dei social network. E' iscritto a Facebook il 50,3%
dell'intera popolazione (il 77,4% dei giovani under 30), YouTube raggiunge il 42% di utenti (il 72,5% tra i giovani) e il 10,1% degli italiani usa Twitter.

Informarsi da all news o da social
Le prime cinque fonti di informazione usate dagli italiani sono i telegiornali (utilizzati dal 76,5%), i giornali radio (52%), i motori di ricerca su internet come Google (51,4%), le tv all news (50,9%) e Facebook (43,7%). Divario generazionale "abissale" con i giovani che usano massicciamente Internet (91,9%) e si informano principalmente sulla rete e i più anziani che usano poco la  rete (27%) e continuano a preferire i canali informativi tradizionali come quotidiani e telegiornali. 

Aumento record dell'utenza delle tv all news, in crescita del 34,6% rispetto al 2011, Facebook (16,9%), le app per smartphone (16,7%), YouTube (10,9%) e  sui motori di ricerca che guadagnano il 10% dell'utenza di informazione.

Tra i giovani la gerarchia delle fonti cambia: al primo posto si colloca Facebook come strumento per informarsi (71,1%), al secondo posto Google (68,7%) e solo al terzo posto compaiono i telegiornali (68,5%), con YouTube che non si posiziona a una grande distanza (53,6%) e comunque viene prima dei giornali radio (48,8%), tallonati a loro volta dalle app per smartphone (46,8%).

Cercare strade e fare acquisti online
La funzione pratica di internet maggiormente sfruttata è la ricerca di strade e località (lo fa il 60,4% degli utenti del web). Segue la ricerca di informazioni su aziende, prodotti, servizi (56%). Poi viene l'home banking (46,2%) e l'ascolto della musica (43,9%, percentuale che sale al 69,9% nel caso dei più giovani).

Fa acquisti sul web ormai il 43,5% degli utenti, ovvero 15 milioni di italiani. Il 37,1% ritiene che, rispetto ai negozi tradizionali, fare la spesa sul web sia più economico. La comodità rappresenta un vantaggio per il 32,8%. Il rischio che dietro allo scontrino virtuale si celino truffe è segnalato dal 28,7% degli italiani e solo il
10,3% si fida al cento per cento dei pagamenti online. Sbrigare pratiche con uffici pubblici è invece un'attività ancora limitata al 17,1% degli internauti.