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TECH

Italia al top per le richieste "legali"

Vodafone: "In alcuni Paesi i governi hanno accesso diretto alle telefonate"

Il colosso delle telecomunicazioni pubblica una relazione sulla cooperazione con le forze dell'ordine. "In un piccolo numero di Stati", scrive Vodafone, "le autorità devono avere accesso diretto al contenuto delle comunicazioni"

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In un rapporto senza precedenti, il colosso delle telecomunicazioni Vodafone rileva che alcuni governi hanno accesso diretto alle telefonate e ai dati degli utenti. Si tratta di un'analisi che rompe il silenzio su come alcuni governi monitorino le conversazioni dei cittadini. Un rapporto di decine di pagine che potrebbe generare uno scandalo simile a quello del Datagate.

E' l'Italia il Paese in cui Vodafone registra il numero più alto di richieste legali di 'metadata' (quasi 606.000), ovvero informazioni sulla localizzazione dell'apparecchio, orari e date delle chiamate e indicazioni sui soggetti con cui si è in comunicazione.

Vodafone analizza la situazione in 29 Paesi - Italia compresa, qui il rapporto - e rivela: "In un piccolo numero di Paesi, le autorità devono avere accesso diretto al network di un operatore". Ecco perché, si legge nel rapporto, "Vodafone non riceve alcuna forma di richiesta per le intercettazioni legali, poiché già le agenzie e le autorità hanno accesso permanente alle comunicazioni dei clienti attraverso un loro canale". 

Nel rapporto non è specificato quali Paesi si possono collegare, con accesso diretto, e senza richiesta formale alle reti Vodafone e anzi, sarebbe illegale rivelare le attività dei governi in questo campo. Ma per il Guardian, questi Paesi sarebbero Albania, Egitto, Ungheria, India, Malta, Qatar, Romania, Sudafrica e Turchia. Questo perché in questi Paesi è illegale rivelare informazioni relative alle intercettazioni dei contenuti di telefonate e messaggi, inclusa l'informazione sull'esistenza o meno dell'attività di intercettazione. 

Dopo le rivelazioni di Edward Snowden sui controlli della Nsa, molti Paesi hanno deciso una stretta sulla possibilità di acquisizione delle informazioni e di intercettazione da parte di agenzie governative. I programmi di sorveglianza statunitensi e britannici comprendevano l'accesso da parte di agenzie governative a comunicazioni telefoniche ed elettroniche.