MONDO
Venerdì 30 aprile
Le notizie dal mondo: la rassegna stampa internazionale
L'America di Biden riparte. E l'Europa?

"L'America è di nuovo in marcia", dice Joe Biden al Congresso, e i numeri raccontano di un'economia, quella degli Stati Uniti, trainata dalla domanda interna e pronta a decollare. Prova a ripartire anche l'Europa: Macron riapre la Francia e quell'espressione macroniana di Biden, in marcia, ci porta alla copertina del magazine di Le Figaro: Macron può ancora vincere le presidenziali? Forse sì, mentre oltre Reno sembra senza orizzonte la candidatura alla cancelleria di Olaf Scholz, alle elezioni in Germania di settembre. Il primo maggio quest'anno sarà una festa di riflessione per i socialdemocratici in Europa - scrive l'austriaca Presse - il loro declino si accentua
Financial Times
La forza dell'economia americana torna ai livelli pre pandemia
La crescita del PIL degli Stati Uniti si è avvicinata ai livelli pre-pandemia nel primo trimestre, evidenziando l'accelerazione della ripresa annunciata da Joe Biden nel suo primo discorso al Congresso dopo il massiccio stimolo fiscale e il grande successo della campagna di vaccinazione contro il coronavirus. Il PIL è cresciuto del 6,4% su base annua nei primi tre mesi del 2021 e questo lo porta a solo l'1% dal suo livello pre-pandemico, grazie alla spesa generosa dei consumatori spinta dagli assegni di stimolo e al risparmio accumulato mentre ancora l'economia cominciava a riaprire. Per Bidem questa è l'America "pronta al decollo". Nonostante il rimbalzo della più grande economia del mondo, Biden in Congresso ha fatto appello ai legislatori perché approvino la sua tentacolare agenda di spesa, progettata per riversare trilioni di fondi governativi aggiuntivi in investimenti nel prossimo decennio
Stern
La ripartenza dell'America
investimenti, clima, vaccinazione. Come Joe Bide ha rimesso in piedi gli Stati Uniti.
New Yorker
Rebuilding, ricostruire è la sintesi grafica di Bruce McCall le cose tornano a posto come in un puzzle tridimensionale che spinge di nuovo in alto gli Stati Uniti. Dopo un anno distopico di contagi, Biden rilancia il sogno americano facendo sua la spinta dell'ala progressista del Partito Democratico. Quello dei primi 100 giorni non è il Biden che prometteva di guarire il Paese, il ritorno alla normalità pre Trump, è un presidente che vuole cambiare gli Stati Uniti.
Newsweek
Biden può riuscire là dove aveva fallito Obama?
The Economist
Era il candidato noioso, ora molti lo paragonano a FD Rosevelt.
Financial Times
Quanto è radicale Biden? Per Edward Luce più che a Rosevelt dopo questi primi 100 giorni alla Casa Bianca bisogna accostare Biden a Dwight Eisenhower, il presidente che cercò di modernizzare gli Stati Uniti agli albori della Guerra Fredda.
Wall Street Journal
La corsa ai profitti di Amazon continua, sostenuta da una forte domanda.
La società ha riportato risultati record nel primo trimestre poiché la domanda è rimasta forte per i suoi servizi di e-commerce e le entrate hanno continuato a crescere nelle sue unità di cloud computing e pubblicità. In generale, l'economia statunitense si è espansa rapidamente nel primo trimestre, crescendo a un tasso annuo del 6,4% e rafforzando quella che per gli economisti sarà una robusta ripresa guidata dai consumi. Le famiglie, molte delle quali vaccinate e armate di centinaia di miliardi di dollari in denaro di incentivi federali, hanno guidato l'aumento della produzione del primo trimestre sborsando di più per auto, biciclette, mobili e altri beni. Anche il governo federale ha aumentato la spesa per i vaccini e gli aiuti alle imprese. "Se mi avesse chiesto un anno fa dove saremmo stati oggi, di certo non avrei detto che avremmo recuperato i livelli di attività economica pre-pandemia", dice Gregory Daco, capo economista statunitense di Oxford Economics. "Tutto in questa crisi è stato unico. La velocità e l'entità della contrazione dell'attività economica è stata senza precedenti. La quantità del sostegno messo a terra è stata estremamente rapida".
edito: il boom post pandemia.
Il presidente Biden difficilmente può essere biasimato per aver strombazzato la rinascita economica degli Stati Uniti nel suo discorso al Congresso. Ma la sua affermazione che "la casa dell'America era in fiamme" quando è entrato in carica? L'incendio era già spento, lo dicono i numeri del PIL del primo trimestre pubblicati ieri. Biden vuole prendersi il merito di aver salvato un'economia in fiamme, ma i democratici a Washington hanno spento la brace. L'economia era pronta ad accelerare con l'introduzione dei vaccini, indipendentemente da chi fosse il presidente. Il PIL è cresciuto del 33,4% nel terzo trimestre dello scorso anno e del 4,3% nel quarto nonostante un altro aumento dei casi Covid. I 1900 miliardi di dollari di spesa che i Democratici hanno approvato il mese scorso non erano necessari. Anzi, questa pioggia di denaro pubblico è dannosa. I datori di lavoro in tutto il paese affermano di non riuscire a trovare lavoratori a causa del sussidio di disoccupazione settimanale di $ 300, che non scadrà fino a settembre. Quasi la metà dei lavoratori disoccupati può guadagnare sul divano quanto andando a lavorare.
Washington Post
David Ignatius: Biden vuole riscrivere il contratto sociale dell'America. E ha ragione a volerci provare ora
Dimenticatevi Sleepy Joe. Il presidente ha proposto al Congresso un Piano famiglie da 1800 miliardi, oltre al pacchetto infrastrutture da 2200 miliardi e al pacchetto di stimolo già approvato da 1900 miliardi. E' la cosa giusta da fare, nonostante i rischi di inflazione. Per una generazione, l'ingiusta distribuzione degli utili dell'economia americana è stata la nostra evidente debolezza. Ha schiacciato la classe media e alimentato la crociata populista di Donald Trump, che ha quasi devastato la politica. Cambiare la formula in modo che i ricchi ottengano di meno e tutti gli altri ottengano di più sarà difficile, ma è necessario. L'America ha bisogno di investimenti in beni strumentali, di macchine intelligenti che mantengano la leadership degli Stati Uniti nel campo dell'informatica, delle comunicazioni, dell'intelligenza artificiale e della biotecnologia. Ma abbiamo bisogno anche di investimenti nel capitale umano, e questo è un fulcro del Piano americano per le famiglie di Biden. Molti studi hanno documentato il declino del sistema di istruzione pubblica americano come una delle nostre maggiori debolezze competitive. La spesa di Biden per la scuola materna per tutti e due anni di college con sussidi massicci sono parte della soluzione.
New York Times
L'economia è quasi tornata quella di prima ma è diversa.
La ripresa è profondamente diseguale tra i settori, sbilanciata in modi che hanno grandi implicazioni per imprese e lavoratori. C'è stata un'enorme riallocazione dell'attività economica verso i beni durevoli. La spesa per auto e camion è del 15,1% superiore a quella che sarebbe stata seguendo la traiettoria del 2019; la spesa per arredi e apparecchi domestici durevoli è superiore del 16,6%; l' immobiliare è sopra del 14,4%. Poi ci sono i perdenti. I problemi delle industrie dei servizi, soprattutto legati ai viaggi, sono ben noti. La spesa per ristoranti, biglietti aerei, concerti e altre attività ricreative è cresciuta nel primo trimestre, ma questa impennata è sempre molto inferiore rispetto a quella di beni fisici, e non abbastanza grande da colmare il buco profondo che questi settori devono affrontare. La spesa per i servizi di trasporto rimane del 23% al di sotto della tendenza prepandemica, i servizi ricreativi del 31% e i ristoranti e gli hotel del 19%. Questi tre settori da soli rappresentano $ 430 miliardi di attività economica "mancante" - in gran parte equivalente alla spesa in beni durevoli e immobili residenziali.
Newsweek
Il primo leader straniero ricevuto alla Casa Bianca, il primo ministro giapponese Suga. Biden vede in lui il comandante capo degli alleati anti Cina mentre sale la tensione con Pechino.
Les Echos
Prima l'America, di Lucie Robequain. Che gli USA siano tornati sulla via della crescita è un'ottima notizia, per loro e per noi che plachiamo la loro sete di consumo attraverso le nostre esportazioni. Colpiti dall'azione di Joe Biden, gli europei arrivano a pensare che la loro salvezza possa trovarsi dall'altra parte dell'Atlantico. Biden vuole coinvolgere quanti più americani possibile nella ripresa. Ma questa solidarietà non va oltre i confini dell'America ed è un'illusione pensare che andrà necessariamente a vantaggio degli europei.
Macron fissa un termine chiaro per le riaperture
Le Parisien
Macron, il suo piano per riaprire la Francia. Intervista al presidente della Repubblica: dal 19 maggio ritroveremo il nostro stile di vita alla francese. Mi prendo la responsabilità delle scelte assunte, non si tratta di scommesse azzardate. Non ci sarà un aumento delle tasse nei mesi di uscita dalla crisi.
Le Figaro
Macron può ancora vincere? La sua strategia per le presidenziali del 2022, svelata in un libro: Macron, verità e leggende. All'Eliseo Macron è riuscito per ora a vincere la sua scommessa? È un autentico riformatore? Un ambientalista per opportunismo? Si è alienato i parlamentari e i sindacati? I gilet gialli lo hanno cambiato? Brigitte Macron è il suo primo consigliere? Il suo tallone d'Achille è la fedeltà al suo cerchio magico?
La Croix
Marine Le Pen, da una presidenziale all'altra. La candidata che corre per la terza volta per la presidenza della Repubblica non ha mai smesso di rimodellare la sua immagine dal 2017, portando avanti quel processo di dediabolisation della destra: sono diverse le persone che la affiancano, diversi gli slogan e il software ideologico, non c'è più il chiodo fisso dell'uscita dall'euro, ad esempio.
Die Presse
Il declino della socialdemocrazia
Sarà un primo maggio quasi solitario per i socialdemocratici europei, con molti spunti di riflessione, e non solo per Covid. Perché se guardiamo la mappa politica dell'UE, bisogna cercare bene per trovare i punti rossi. Solo sei Stati membri hanno a capo i socialdemocratici (o socialisti). Sono lontani i tempi di fine millennio, quando il doppio degli attuali 27 paesi dell'UE, allora con la Gran Bretagna, erano colorati di rosso e i socialdemocratici con Gerhard Schröder o Tony Blair erano autentiche pop star. I sondaggi non promettono nulla di buono. Quali sono le cause della crisi? Siamo alle cure palliative per la sinistra europea? In fondo Ralf Dahrendorf scrisse il primo necrologio per il secolo socialdemocratico nel 1983. La sua scoperta è ancora vera oggi: la socialdemocrazia ha avuto così tanto successo con le sue idee di riforma per domare il capitalismo sopravvivono a se stessa - e l'hanno resa superflua. Tutti i partiti sono diventati socialdemocratici. Ma ci sono anche costi politici per le difficoltà di lettura di una fase nuova e diversa di sviluppo, dalla globalizzazione alla turbo finanza, all'economia delle piattaforme, alla disarticolazione di legami di solidarietà sui luoghi di lavoro e nelle comunità locali e nazionali.
Dalla redazione
La República (Perù)
OPS chiede donazione di vaccini per i paesi delle Americhe in crisi a causa del COVID-19
L'Organizzazione Panamericana della Sanità ha invitato i paesi che hanno dosi aggiuntive di immunizzatori a replicare l'iniziativa degli Stati Uniti e della Spagna. "I primi quattro mesi dell'anno sono stati i peggiori del 2020. Non solo non è finita (la crisi) - ha dichiarato Carissa Etienne direttrice OPS - ma sta accelerando in diversi paesi sudamericani.
Di fronte all'aumento dei contagi in particolare in Colombia, Perù, Bolivia, Argentina e Uruguay, ma anche in Canada, Costa Rica e Guatemala, Etienne si è congratulata con i leader regionali per "dare priorità alla salute" e prendere "decisioni mai facili" al fine di limitare la diffusione del virus. "Supereremo questa pandemia solo con una combinazione di accesso rapido ed equo ai vaccini e misure preventive efficaci" ribadendo il problema delle scarse forniture di vaccinazioni anti-COVID-19 e la "necessità urgente" di più dosi. "Questo è il motivo per cui esortiamo i paesi con dosi aggiuntive - ha detto Etienne - a considerare di donare una porzione significativa alle Americhe, dove queste dosi salvavita sono disperatamente necessarie". La direttrice dell’OPS ha elogiato gli Stati Uniti e la Spagna che hanno annunciato l’invio di milioni di dosi rimanenti di vaccino anti-Covid-19 ad altri paesi. Il governo spagnolo ha rivelato che almeno 7,5 milioni di dosi di vaccini verranno inviate in America Latina e nei Caraibi durante il 2021. La donazione sarà incanalata attraverso Covax, il meccanismo promosso dall'OMS per un equo accesso ai farmaci.
kommersant.ru
Gli USA hanno riattivato il vecchio triangolo
Joe Biden punta al summit con Vladimir Putin prima dell’incontro con Xi Jinping
La Russia e gli Stati Uniti stanno discutendo la possibilità del primo incontro tra i leader dopo una pausa pluriennale. Il segretario di Stato Anthony Blinken ha confermato la proposta del presidente Joe Biden di "parlare faccia a faccia" con il leader russo Vladimir Putin per stabilire "relazioni più stabili e prevedibili". Nonostante la compilazione da parte di Mosca di una lista di paesi ostili a cui fanno capo gli Stati Uniti, il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha detto che l'iniziativa di Joe Biden è stata "accolta positivamente". Questo crea un nuovo intrigo nel triangolo USA-Russia-Cina, rendendo Pechino, non Mosca, la principale sfida per Washington. Il presidente cinese Xi Jinping non ha ancora ricevuto una proposta di incontro dalla Casa Bianca. Il capo del Dipartimento di Stato è stato chiaro: gli Stati Uniti non vedono l'escalation come irreversibile e stanno cercando un modo per passare a "relazioni più stabili e prevedibili" con Mosca che permetta di lavorare insieme per affrontare questioni di stabilità strategica. Secondo il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, Mosca aveva proposto a Washington di azzerare il conflitto diplomatico, ma la nuova amministrazione statunitense sta "scivolando sulla stessa china".
"So cosa vogliono Biden e la sua squadra. Vogliono la stabilità con la Russia per poter occuparsi della Cina", ha detto l'ex ambasciatore degli Stati Uniti in Russia Michael McFaul in un’intervista alla radio “Eco di Mosca”. Anche gli esperti cinesi e i media ipotizzano che Joe Biden abbia bisogno del vertice USA-Russia per ottenere almeno una relativa stabilizzazione con la Russia e avere l'opportunità di lanciare un'offensiva generale contro la Cina anziché combattere su due fronti.

La forza dell'economia americana torna ai livelli pre pandemia
La crescita del PIL degli Stati Uniti si è avvicinata ai livelli pre-pandemia nel primo trimestre, evidenziando l'accelerazione della ripresa annunciata da Joe Biden nel suo primo discorso al Congresso dopo il massiccio stimolo fiscale e il grande successo della campagna di vaccinazione contro il coronavirus. Il PIL è cresciuto del 6,4% su base annua nei primi tre mesi del 2021 e questo lo porta a solo l'1% dal suo livello pre-pandemico, grazie alla spesa generosa dei consumatori spinta dagli assegni di stimolo e al risparmio accumulato mentre ancora l'economia cominciava a riaprire. Per Bidem questa è l'America "pronta al decollo". Nonostante il rimbalzo della più grande economia del mondo, Biden in Congresso ha fatto appello ai legislatori perché approvino la sua tentacolare agenda di spesa, progettata per riversare trilioni di fondi governativi aggiuntivi in investimenti nel prossimo decennio

La ripartenza dell'America
investimenti, clima, vaccinazione. Come Joe Bide ha rimesso in piedi gli Stati Uniti.

Rebuilding, ricostruire è la sintesi grafica di Bruce McCall le cose tornano a posto come in un puzzle tridimensionale che spinge di nuovo in alto gli Stati Uniti. Dopo un anno distopico di contagi, Biden rilancia il sogno americano facendo sua la spinta dell'ala progressista del Partito Democratico. Quello dei primi 100 giorni non è il Biden che prometteva di guarire il Paese, il ritorno alla normalità pre Trump, è un presidente che vuole cambiare gli Stati Uniti.

Biden può riuscire là dove aveva fallito Obama?

Era il candidato noioso, ora molti lo paragonano a FD Rosevelt.

Quanto è radicale Biden? Per Edward Luce più che a Rosevelt dopo questi primi 100 giorni alla Casa Bianca bisogna accostare Biden a Dwight Eisenhower, il presidente che cercò di modernizzare gli Stati Uniti agli albori della Guerra Fredda.

La corsa ai profitti di Amazon continua, sostenuta da una forte domanda.
La società ha riportato risultati record nel primo trimestre poiché la domanda è rimasta forte per i suoi servizi di e-commerce e le entrate hanno continuato a crescere nelle sue unità di cloud computing e pubblicità. In generale, l'economia statunitense si è espansa rapidamente nel primo trimestre, crescendo a un tasso annuo del 6,4% e rafforzando quella che per gli economisti sarà una robusta ripresa guidata dai consumi. Le famiglie, molte delle quali vaccinate e armate di centinaia di miliardi di dollari in denaro di incentivi federali, hanno guidato l'aumento della produzione del primo trimestre sborsando di più per auto, biciclette, mobili e altri beni. Anche il governo federale ha aumentato la spesa per i vaccini e gli aiuti alle imprese. "Se mi avesse chiesto un anno fa dove saremmo stati oggi, di certo non avrei detto che avremmo recuperato i livelli di attività economica pre-pandemia", dice Gregory Daco, capo economista statunitense di Oxford Economics. "Tutto in questa crisi è stato unico. La velocità e l'entità della contrazione dell'attività economica è stata senza precedenti. La quantità del sostegno messo a terra è stata estremamente rapida".
edito: il boom post pandemia.
Il presidente Biden difficilmente può essere biasimato per aver strombazzato la rinascita economica degli Stati Uniti nel suo discorso al Congresso. Ma la sua affermazione che "la casa dell'America era in fiamme" quando è entrato in carica? L'incendio era già spento, lo dicono i numeri del PIL del primo trimestre pubblicati ieri. Biden vuole prendersi il merito di aver salvato un'economia in fiamme, ma i democratici a Washington hanno spento la brace. L'economia era pronta ad accelerare con l'introduzione dei vaccini, indipendentemente da chi fosse il presidente. Il PIL è cresciuto del 33,4% nel terzo trimestre dello scorso anno e del 4,3% nel quarto nonostante un altro aumento dei casi Covid. I 1900 miliardi di dollari di spesa che i Democratici hanno approvato il mese scorso non erano necessari. Anzi, questa pioggia di denaro pubblico è dannosa. I datori di lavoro in tutto il paese affermano di non riuscire a trovare lavoratori a causa del sussidio di disoccupazione settimanale di $ 300, che non scadrà fino a settembre. Quasi la metà dei lavoratori disoccupati può guadagnare sul divano quanto andando a lavorare.

David Ignatius: Biden vuole riscrivere il contratto sociale dell'America. E ha ragione a volerci provare ora
Dimenticatevi Sleepy Joe. Il presidente ha proposto al Congresso un Piano famiglie da 1800 miliardi, oltre al pacchetto infrastrutture da 2200 miliardi e al pacchetto di stimolo già approvato da 1900 miliardi. E' la cosa giusta da fare, nonostante i rischi di inflazione. Per una generazione, l'ingiusta distribuzione degli utili dell'economia americana è stata la nostra evidente debolezza. Ha schiacciato la classe media e alimentato la crociata populista di Donald Trump, che ha quasi devastato la politica. Cambiare la formula in modo che i ricchi ottengano di meno e tutti gli altri ottengano di più sarà difficile, ma è necessario. L'America ha bisogno di investimenti in beni strumentali, di macchine intelligenti che mantengano la leadership degli Stati Uniti nel campo dell'informatica, delle comunicazioni, dell'intelligenza artificiale e della biotecnologia. Ma abbiamo bisogno anche di investimenti nel capitale umano, e questo è un fulcro del Piano americano per le famiglie di Biden. Molti studi hanno documentato il declino del sistema di istruzione pubblica americano come una delle nostre maggiori debolezze competitive. La spesa di Biden per la scuola materna per tutti e due anni di college con sussidi massicci sono parte della soluzione.

L'economia è quasi tornata quella di prima ma è diversa.
La ripresa è profondamente diseguale tra i settori, sbilanciata in modi che hanno grandi implicazioni per imprese e lavoratori. C'è stata un'enorme riallocazione dell'attività economica verso i beni durevoli. La spesa per auto e camion è del 15,1% superiore a quella che sarebbe stata seguendo la traiettoria del 2019; la spesa per arredi e apparecchi domestici durevoli è superiore del 16,6%; l' immobiliare è sopra del 14,4%. Poi ci sono i perdenti. I problemi delle industrie dei servizi, soprattutto legati ai viaggi, sono ben noti. La spesa per ristoranti, biglietti aerei, concerti e altre attività ricreative è cresciuta nel primo trimestre, ma questa impennata è sempre molto inferiore rispetto a quella di beni fisici, e non abbastanza grande da colmare il buco profondo che questi settori devono affrontare. La spesa per i servizi di trasporto rimane del 23% al di sotto della tendenza prepandemica, i servizi ricreativi del 31% e i ristoranti e gli hotel del 19%. Questi tre settori da soli rappresentano $ 430 miliardi di attività economica "mancante" - in gran parte equivalente alla spesa in beni durevoli e immobili residenziali.

Il primo leader straniero ricevuto alla Casa Bianca, il primo ministro giapponese Suga. Biden vede in lui il comandante capo degli alleati anti Cina mentre sale la tensione con Pechino.

Prima l'America, di Lucie Robequain. Che gli USA siano tornati sulla via della crescita è un'ottima notizia, per loro e per noi che plachiamo la loro sete di consumo attraverso le nostre esportazioni. Colpiti dall'azione di Joe Biden, gli europei arrivano a pensare che la loro salvezza possa trovarsi dall'altra parte dell'Atlantico. Biden vuole coinvolgere quanti più americani possibile nella ripresa. Ma questa solidarietà non va oltre i confini dell'America ed è un'illusione pensare che andrà necessariamente a vantaggio degli europei.
Macron fissa un termine chiaro per le riaperture

Macron, il suo piano per riaprire la Francia. Intervista al presidente della Repubblica: dal 19 maggio ritroveremo il nostro stile di vita alla francese. Mi prendo la responsabilità delle scelte assunte, non si tratta di scommesse azzardate. Non ci sarà un aumento delle tasse nei mesi di uscita dalla crisi.

Macron può ancora vincere? La sua strategia per le presidenziali del 2022, svelata in un libro: Macron, verità e leggende. All'Eliseo Macron è riuscito per ora a vincere la sua scommessa? È un autentico riformatore? Un ambientalista per opportunismo? Si è alienato i parlamentari e i sindacati? I gilet gialli lo hanno cambiato? Brigitte Macron è il suo primo consigliere? Il suo tallone d'Achille è la fedeltà al suo cerchio magico?

Marine Le Pen, da una presidenziale all'altra. La candidata che corre per la terza volta per la presidenza della Repubblica non ha mai smesso di rimodellare la sua immagine dal 2017, portando avanti quel processo di dediabolisation della destra: sono diverse le persone che la affiancano, diversi gli slogan e il software ideologico, non c'è più il chiodo fisso dell'uscita dall'euro, ad esempio.

Il declino della socialdemocrazia
Sarà un primo maggio quasi solitario per i socialdemocratici europei, con molti spunti di riflessione, e non solo per Covid. Perché se guardiamo la mappa politica dell'UE, bisogna cercare bene per trovare i punti rossi. Solo sei Stati membri hanno a capo i socialdemocratici (o socialisti). Sono lontani i tempi di fine millennio, quando il doppio degli attuali 27 paesi dell'UE, allora con la Gran Bretagna, erano colorati di rosso e i socialdemocratici con Gerhard Schröder o Tony Blair erano autentiche pop star. I sondaggi non promettono nulla di buono. Quali sono le cause della crisi? Siamo alle cure palliative per la sinistra europea? In fondo Ralf Dahrendorf scrisse il primo necrologio per il secolo socialdemocratico nel 1983. La sua scoperta è ancora vera oggi: la socialdemocrazia ha avuto così tanto successo con le sue idee di riforma per domare il capitalismo sopravvivono a se stessa - e l'hanno resa superflua. Tutti i partiti sono diventati socialdemocratici. Ma ci sono anche costi politici per le difficoltà di lettura di una fase nuova e diversa di sviluppo, dalla globalizzazione alla turbo finanza, all'economia delle piattaforme, alla disarticolazione di legami di solidarietà sui luoghi di lavoro e nelle comunità locali e nazionali.
Dalla redazione

OPS chiede donazione di vaccini per i paesi delle Americhe in crisi a causa del COVID-19
L'Organizzazione Panamericana della Sanità ha invitato i paesi che hanno dosi aggiuntive di immunizzatori a replicare l'iniziativa degli Stati Uniti e della Spagna. "I primi quattro mesi dell'anno sono stati i peggiori del 2020. Non solo non è finita (la crisi) - ha dichiarato Carissa Etienne direttrice OPS - ma sta accelerando in diversi paesi sudamericani.
Di fronte all'aumento dei contagi in particolare in Colombia, Perù, Bolivia, Argentina e Uruguay, ma anche in Canada, Costa Rica e Guatemala, Etienne si è congratulata con i leader regionali per "dare priorità alla salute" e prendere "decisioni mai facili" al fine di limitare la diffusione del virus. "Supereremo questa pandemia solo con una combinazione di accesso rapido ed equo ai vaccini e misure preventive efficaci" ribadendo il problema delle scarse forniture di vaccinazioni anti-COVID-19 e la "necessità urgente" di più dosi. "Questo è il motivo per cui esortiamo i paesi con dosi aggiuntive - ha detto Etienne - a considerare di donare una porzione significativa alle Americhe, dove queste dosi salvavita sono disperatamente necessarie". La direttrice dell’OPS ha elogiato gli Stati Uniti e la Spagna che hanno annunciato l’invio di milioni di dosi rimanenti di vaccino anti-Covid-19 ad altri paesi. Il governo spagnolo ha rivelato che almeno 7,5 milioni di dosi di vaccini verranno inviate in America Latina e nei Caraibi durante il 2021. La donazione sarà incanalata attraverso Covax, il meccanismo promosso dall'OMS per un equo accesso ai farmaci.

Gli USA hanno riattivato il vecchio triangolo
Joe Biden punta al summit con Vladimir Putin prima dell’incontro con Xi Jinping
La Russia e gli Stati Uniti stanno discutendo la possibilità del primo incontro tra i leader dopo una pausa pluriennale. Il segretario di Stato Anthony Blinken ha confermato la proposta del presidente Joe Biden di "parlare faccia a faccia" con il leader russo Vladimir Putin per stabilire "relazioni più stabili e prevedibili". Nonostante la compilazione da parte di Mosca di una lista di paesi ostili a cui fanno capo gli Stati Uniti, il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha detto che l'iniziativa di Joe Biden è stata "accolta positivamente". Questo crea un nuovo intrigo nel triangolo USA-Russia-Cina, rendendo Pechino, non Mosca, la principale sfida per Washington. Il presidente cinese Xi Jinping non ha ancora ricevuto una proposta di incontro dalla Casa Bianca. Il capo del Dipartimento di Stato è stato chiaro: gli Stati Uniti non vedono l'escalation come irreversibile e stanno cercando un modo per passare a "relazioni più stabili e prevedibili" con Mosca che permetta di lavorare insieme per affrontare questioni di stabilità strategica. Secondo il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, Mosca aveva proposto a Washington di azzerare il conflitto diplomatico, ma la nuova amministrazione statunitense sta "scivolando sulla stessa china".
"So cosa vogliono Biden e la sua squadra. Vogliono la stabilità con la Russia per poter occuparsi della Cina", ha detto l'ex ambasciatore degli Stati Uniti in Russia Michael McFaul in un’intervista alla radio “Eco di Mosca”. Anche gli esperti cinesi e i media ipotizzano che Joe Biden abbia bisogno del vertice USA-Russia per ottenere almeno una relativa stabilizzazione con la Russia e avere l'opportunità di lanciare un'offensiva generale contro la Cina anziché combattere su due fronti.