MONDO
Razzi a Tripoli nei pressi della residenza dell'ambasciatore italiano
Nell'attacco sono morti almeno due civili e altri quattro sono rimasti feriti

I combattenti dell'Esercito nazionale libico di Khalifa Haftar hanno lanciato razzi nella capitale Tripoli, sulla strada della costa, vicino alle residenze degli ambasciatori dell'Italia e della Turchia. Il ministro Mohamed Taha Siala ha sentito al telefono l'ambasciatore Giuseppe Buccino Grimaldi e il suo collega turco per sincerarsi delle loro condizioni, fanno sapere dal ministero libico. Nell'attacco sono morti almeno due civili e altri quattro sono rimasti feriti.
Stando a quanto riferito dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), i bombardamenti di questa notte hanno anche impedito lo sbarco di circa 25 migranti: "Stanotte personale Oim che era al porto principale di Tripoli in attesa dello sbarco di circa 25 migranti ha dovuto lasciare il sito finito sotto attacco. I migranti sono rimasti sulla motovedetta della Guardia costiera". L'attacco è stato condannato "con la massima fermezza" dall'Italia. In una nota la Farnesina ha dichiarato: "Questi attacchi indiscriminati sono totalmente inaccettabili e denotano disprezzo per le norme del diritto internazionale e per la vita umana".
Stando a quanto riferito dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), i bombardamenti di questa notte hanno anche impedito lo sbarco di circa 25 migranti: "Stanotte personale Oim che era al porto principale di Tripoli in attesa dello sbarco di circa 25 migranti ha dovuto lasciare il sito finito sotto attacco. I migranti sono rimasti sulla motovedetta della Guardia costiera". L'attacco è stato condannato "con la massima fermezza" dall'Italia. In una nota la Farnesina ha dichiarato: "Questi attacchi indiscriminati sono totalmente inaccettabili e denotano disprezzo per le norme del diritto internazionale e per la vita umana".