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Afghanistan, razzo contro la base italiana
L'episodio è avvenuto questa mattina vicino alla base Lamarmora, nell'Ovest del Paese. Non ci sono danni né feriti. Individuato il punto del lancio a circa 4 chilometri dalla base

Un razzo questa mattina è esploso non lontano da una base italiana in Afghanistan. “Non si sono registrati danni e nessun militare, né italiano né di altre nazionalità, è stato coinvolto dall'esplosione", ha fatto sapere il comando del contingente italiano. I militari italiani hanno poi individuato il punto del lancio a circa 4 chilometri dalla base.
Un razzo è stato lanciato stamani contro una base militare italiana nell'Ovest dell'Afghanistan: non ci sono stati danni e nessun militare è rimasto ferito. I fatti si sono verificati alle 10.15 circa (le 6.45 in Italia) a Shindand. Il razzo è esploso circa 350 metri ad Ovest della base avanzata 'Lamarmora', nei pressi dell'ingresso principale dell'aeroporto di Shindand.
Un plotone della Forza di reazione rapida della Nato è subito intervenuto per effettuare una ricognizione ed individuare il possibile punto di lancio del razzo. Al comando del contingente italiano sottolineano che "non si sono registrati danni e nessun militare, né italiano né di altre nazionalità, è stato coinvolto dall'esplosione".
Nella base operativa avanzata 'Lamarmora' opera la Transition support unit centre, l'unità di manovra su base 183/o reggimento paracadutisti 'Nembo' di Pistoia, responsabile del settore centrale del Regional Command West, il comando multinazionale Nato attualmente guidato dalla Brigata Aosta.
I militari italiani di stanza a Shindand hanno trovato il punto, circa 4 km a sud della base operativa avanzata 'La Marmora', dal quale è stato lanciato il razzo che questa mattina è esploso a circa 350 metri dalla struttura, nei pressi dell'ingresso principale dell'aeroporto.
"Con ogni probabilita' – ha detto il colonnello Massimo Giraudo, portavoce del Comando regionale Ovest a guida italiana della missione Isaf- si è trattato di un razzo da 107 mm lanciato con una rampa artigianale, dotato di un innesco che ha dato tempo agli attentatori di far perdere le loro tracce".
Quanto all'obiettivo dell'attacco, "nell'area sorgono la base italiana, quella statunitense e quella afghana, oltre all'aeroporto di Shindand. Difficile dire – rileva il colonnello Giraudo - a chi fosse diretto il razzo lanciato questa mattina".
Un razzo è stato lanciato stamani contro una base militare italiana nell'Ovest dell'Afghanistan: non ci sono stati danni e nessun militare è rimasto ferito. I fatti si sono verificati alle 10.15 circa (le 6.45 in Italia) a Shindand. Il razzo è esploso circa 350 metri ad Ovest della base avanzata 'Lamarmora', nei pressi dell'ingresso principale dell'aeroporto di Shindand.
Un plotone della Forza di reazione rapida della Nato è subito intervenuto per effettuare una ricognizione ed individuare il possibile punto di lancio del razzo. Al comando del contingente italiano sottolineano che "non si sono registrati danni e nessun militare, né italiano né di altre nazionalità, è stato coinvolto dall'esplosione".
Nella base operativa avanzata 'Lamarmora' opera la Transition support unit centre, l'unità di manovra su base 183/o reggimento paracadutisti 'Nembo' di Pistoia, responsabile del settore centrale del Regional Command West, il comando multinazionale Nato attualmente guidato dalla Brigata Aosta.
I militari italiani di stanza a Shindand hanno trovato il punto, circa 4 km a sud della base operativa avanzata 'La Marmora', dal quale è stato lanciato il razzo che questa mattina è esploso a circa 350 metri dalla struttura, nei pressi dell'ingresso principale dell'aeroporto.
"Con ogni probabilita' – ha detto il colonnello Massimo Giraudo, portavoce del Comando regionale Ovest a guida italiana della missione Isaf- si è trattato di un razzo da 107 mm lanciato con una rampa artigianale, dotato di un innesco che ha dato tempo agli attentatori di far perdere le loro tracce".
Quanto all'obiettivo dell'attacco, "nell'area sorgono la base italiana, quella statunitense e quella afghana, oltre all'aeroporto di Shindand. Difficile dire – rileva il colonnello Giraudo - a chi fosse diretto il razzo lanciato questa mattina".