MONDO
Il record
Boom di sgomberi per i rom nella Francia di Hollande
Quasi 20 mila persone spostate e 165 campi smantellati. Sono i numeri record degli sgomberi in Francia relativi al 2013 forniti da due associazioni attive nella difesa dei diritti umani. Una sorpresa nella Francia che, dal 2012, è a guida socialista

Record di sgomberi nella Francia di Francois Hollande. Secondo le stime fornite da due associazioni attive sul fronte diritti umani, nel paese transalpino, il 2013 è stato un anno record per gli sgomberi dei campi rom. Quasi 20 mila le persone fatte spostare e 165 i campi smantellati. Un dato sorprendente nella Francia a guida socialista.
Hollande, ex segretario del partito socialista francese, è entrato all’Eliseo nella primavera del 2012 succedendo a Nicolas Sarkozy.
La Francia nel 2013 ha raddoppiato il numero di rom sgomberati dai loro campi, sfiorando quota 20.000. Lo riferisce un rapporto della Lega per i diritti dell'uomo (Ldh) e dell'European roma rights center (Errc), basato su testimonianze di associazioni e resoconti giornalistici.
L'anno scorso, riporta lo studio, le autorità transalpine hanno smantellato 165 campi rom, su circa 400 stimati in Francia, sgomberando 19.380 persone, più del doppio rispetto al 2012 (9.404) e al 2011, quando ancora era in carica il governo di centrodestra (8.455). La cifra, precisano gli autori del rapporto, risulta così alta anche perché alcune persone sono state sgomberate e costrette a spostarsi più volte durante l'anno, e vengono quindi contate due o tre volte.
"Queste evacuazioni forzate sono l'espressione di una politica di rifiuto" dei rom, scrivono Ldh e Ercc, che con il passaggio a un governo di sinistra non si è attenuata, anzi è "peggiorata". Una politica, aggiungono, che si è rivelata "ingiustificabile, costosa e inutile", perché non fa altro che spostare i nomadi da una bidonville a "un'altra che hanno ricostruito un po' più in là”.
Hollande, ex segretario del partito socialista francese, è entrato all’Eliseo nella primavera del 2012 succedendo a Nicolas Sarkozy.
La Francia nel 2013 ha raddoppiato il numero di rom sgomberati dai loro campi, sfiorando quota 20.000. Lo riferisce un rapporto della Lega per i diritti dell'uomo (Ldh) e dell'European roma rights center (Errc), basato su testimonianze di associazioni e resoconti giornalistici.
L'anno scorso, riporta lo studio, le autorità transalpine hanno smantellato 165 campi rom, su circa 400 stimati in Francia, sgomberando 19.380 persone, più del doppio rispetto al 2012 (9.404) e al 2011, quando ancora era in carica il governo di centrodestra (8.455). La cifra, precisano gli autori del rapporto, risulta così alta anche perché alcune persone sono state sgomberate e costrette a spostarsi più volte durante l'anno, e vengono quindi contate due o tre volte.
"Queste evacuazioni forzate sono l'espressione di una politica di rifiuto" dei rom, scrivono Ldh e Ercc, che con il passaggio a un governo di sinistra non si è attenuata, anzi è "peggiorata". Una politica, aggiungono, che si è rivelata "ingiustificabile, costosa e inutile", perché non fa altro che spostare i nomadi da una bidonville a "un'altra che hanno ricostruito un po' più in là”.