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POLITICA

Recovery

Di Maio: "Grande risultato di squadra". Brunetta: "Per riforma Pa 1,67 mld, occasione storica"

"Un provvedimento che potrà trasformare il mercato del lavoro e ridurre disuguaglianze" commenta il Presidente dei Senatori Pd, Simona Malpezzi. Faraone, presidente dei Senatori di Italia Viva: "Coraggioso atto di riforma"

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Il Consiglio dei ministri ha garantito che ci sarà la proroga del superbonus al 2023, "un tema fondamentale" per il M5S. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio all'indomani del Cdm che ha licenziato il Pnrr. "E' giusto che il M5S si faccia sentire quando ci sono delle nostre battaglie e nostri obiettivi da ottenere - ha detto Di Maio in un video su Facebook - e sono contento che Conte e Fraccaro abbiano fatto capire che per noi la proroga al 2023 era un tema fondamentale". Ieri sera, poi, "il ministro Franco ed il resto del Cdm hanno deciso, deliberato e garantito che nella prossima legge di bilancio o nel primo provvedimento utile ci sarà una proroga al 2023 del superbonus - ha sottolineato Di Maio - e questo è molto importante perché vuol dire continuare nel percorso di una misura, un'idea che il ministro Fraccaro ha avuto un anno e mezzo fa, che crea lavoro rispettando l'ambiente". Di Maio poi conclude: "E' una "mole investimenti senza precedenti. Non stiamo parlando di spiccioli ma di oltre 200 miliardi di euro".

Brunetta: "Per riforma Pa 1,67 mld, occasione storica"
"Ieri sera il Pnrr è stato presentato in Cdm. Un momento storico della nostra vita repubblicana. Per la pubblica amministrazione sul piatto ci sono 1,67 miliardi suddivisi lungo le tre direttrici della riforma: accesso, buona amministrazione e competenze. L'Abc per ripartire". Lo scrive su Twitter il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. Il Piano "riconosce alla Pa il ruolo di architrave della ripresa del Paese, fattore abilitante per la crescita. Ci sono le risorse economiche, grazie ai fondi europei, e politiche, grazie al governo Draghi di unità nazionale, per una incisiva riforma del lavoro pubblico". Prosegue il ministro: "Qualificare, semplificare e digitalizzare: oggi è possibile. Non sprechiamo questa occasione irripetibile". 

Malpezzi: "Ok condizionalità per lavoro donne e giovani"
 "Approvato il #PNRR con la clausola di condizionalità trasversale a favore dell'occupazione giovanile e femminile per cui si è battuto il @pdnetwork. Un provvedimento che nei prossimi anni potrà trasformare il mercato del lavoro e ridurre disuguaglianze e divari. #NextGenerationEU". Così su Twitter la Presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi. 

Tajani: "Bene, salto di qualità". Occhiuto: "C'è carburante, facciamo ripartire motore"
"Bene il Recovery Plan approvato dal governo. Salto di qualità e cambio di passo rispetto al progetto giallorosso. Bene Draghi con von der Leyen a tutela dell’interesse italiano. Senza unità nazionale, voluta da Berlusconi, non sarebbe stato possibile. Squadra Forza Italia al lavoro!". Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia.

"Investimenti, grandi opere, riforme. Un piano liberale che, se ben attuato, stimolerà la crescita, dando sempre più spazio all'iniziativa privata e sempre meno al peso dello Stato nella nostra società - aggiunge  Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati -  Oltre 80 miliardi andranno al Sud, una battaglia vinta da Forza Italia, un grande risultato per le Regioni del Mezzogiorno: vigileremo sul completamento dell'Alta velocità e sulla realizzazione delle infrastrutture indispensabili per colmare il gap con il resto del Paese.Le risorse del Recovery rappresentano il carburante che avremo a disposizione per ripartire, ma senza vere e decise riforme il motore dell'Italia continuerà a non girare" conclude.

Faraone: "Coraggioso atto di riforma"
"L’impatto riformatore del piano nazionale di ripresa e resilienza è il miglior biglietto da visita per l’Italia di domani. Un progetto coraggioso ed ambizioso quello che emerge dalle bozze del Cdm che fa la differenza per le future generazioni e che dobbiamo al presidente Draghi, il quale con la sua autorevolezza ha fatto cadere i dubbi dell’Europa - dice il presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone - Con il rafforzamento della visione riformatrice sulla semplificazione, la Pa, la giustizia ed il fisco saremo in grado di rimuovere gli ostacoli per la crescita". E aggiunge: "Siamo finalmente certi che i fondi del Recovery saranno investiti e non semplicemente spesi: in questo vediamo una svolta totale con Draghi e noi di Italia Viva siamo orgogliosi di aver creduto in lui e nel suo governo sin dal primo momento. Molto bene l’impatto sul sud che dovrebbe ricevere il 40% delle risorse del progetto. Per ripartire davvero l’Italia deve essere unita e non più a due velocità".

Fornaro: "20 mld per rilanciare sistema sanitario grande risultato"
 "20 miliardi di euro per rafforzare e modernizzare il nostro sistema sanitario sono un grande risultato. Con i fondi del Recovery e le altre fonti di finanziamento europee e nazionali, la medicina territoriale, la telemedicina, l’ammodernamento degli apparati tecnologici, nuovi ospedali e case della salute potranno diventare una realtà. Con una sanità forte e moderna si può e si deve costruire e non solo a parole, un’Italia più giusta che non lascia indietro nessuno nel momento del bisogno". Lo afferma il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro.

Meloni: "In Italia nessuno visto testo"
Critica, dalle fila dell'opposizione, il Presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni che scrive su Facebook: "In Cdm il premier Draghi e il Ministro Franco hanno fatto sapere che il Recovery Plan italiano ha ricevuto il 'disco verde' della Commissione europea. Peccato che il Parlamento italiano avrebbe dovuto discutere e approvare il Pnrr prima che questo fosse sottoposto dal Governo alla Ue - sottolinea Meloni - Invece nessuno in Italia ha ancora visto il testo, nonostante il Parlamento lo debba votare martedì. Democrazia italiana, Costituzione e sovranità popolare buttate nella discarica. Tutto normale? Il presidente del Senato Casellati e il presidente della Camera Fico non hanno proprio nulla da dire? Al Capo dello Stato sta bene cosi'? Fratelli d'Italia non sara' complice di questo scempio".