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ECONOMIA

Roma

​Recovery fund, Gentiloni: "Siamo di fronte a sfida senza precedenti"

Il commissario europeo per l'Economia in audizione davanti alle Commissioni riunite Bilancio e Politiche dell'Unione europea di Camera e Senato: "Le priorità sono tre: ambiente, sociale e digitale"

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"Siamo di fronte a una sfida senza precedenti che sarà cruciale per il nostro futuro". Così il commissario europeo per l’economia, Paolo Gentiloni, in audizione davanti alle Commissioni riunite Bilancio e Politiche dell’Unione europea di Camera e Senato. "Sono orgoglioso - continua - del lavoro fatto dalla commissione e grato al governo italiano che non ha scelto la carta dell'auto-isolamento ma quella del dialogo costruttivo di cui è stato un attore importante. Ora c'è una grande responsabilità per Bruxelles ma anche per le istituzioni italiane, anche per il semplice fatto che l'Italia sarà il Paese che potrà contare sul numero più alto di risorse. Questa opportunità dobbiamo giocarcela in un contesto caratterizzato ancora da grande incertezza".

Bozze nazionali entro metà ottobre
"Il next generation Eu è lo strumento con cui dare alla ripresa un ritmo, una forza, perché non si tratta solo di tornare alla situazione precedente ma di utilizzare questa crisi e le risorse messe a disposizione dell'Ue per convertire le nostre economie. Tra gli strumenti il più importante è il Recovery e resilience facility, che va impegnato attraverso i piani nazionali. La commissione incoraggia a presentarli per la metà di ottobre. Ci aspettiamo delle bozze che indichino obiettivi generali, linee intervento, priorità, che consentano l'avvio di un dialogo con la commissione".

"La presentazione formale è prevista per l'inizio del prossimo anno, con una scadenza entro la fine di aprile ma l'incoraggiamento è presentarli anche prima". "La commissione ha poi otto settimane per presentare al consiglio i piani ricevuti per l'approvazione,e  il consiglio ha 4 settimane per l'approvazione con maggioranza qualificata - spiega - ci sarà una prima erogazione pari al 10% dell'importo, mentre le altre avranno cadenza semestrale. Sarà la commissione a decidere delle erogazioni sulla base dei risultati e del rispetto dei tempi proposti nei piani nazionali".

I piani non saranno scritti a Bruxelles
"Si dovrà lavorare per costruire un equilibrio non facile tra la responsabilità nazionale e il controllo europeo - spiega il commissario europeo - i piani nazionali non saranno redatti a Bruxelles né imposti dall'Ue, contrariamente a quanto accadde per i paesi durante la crisi del decennio scorso. Saranno proposti dai 27 paesi ma deve essere molto chiaro che la commissione non è un intermediario finanziario ma ha obbligo di garantire la coerenza dei piani con le priorità comuni e le riforme necessarie".

Priorità ambiente, sociale e digitale
"Le priorità comuni sono essenzialmente tre: utilizzare le risorse del recovery and resilience per la transizione ambientale, su cui c'è un vincolo del 35 percento. Secondo obiettivo la resilienza, la sostenibilità sociale, terzo la competenza e la transizione digitale", dice Gentiloni, sottolineando che "queste sono le priorità comuni, poi ci sono le raccomandazioni per ciascun Paese".

Il Mes è senza condizionalità
"Lo strumento del Mes - spiega Gentiloni - è fondamentale per rafforzare la resilienza dei sistemi sanitari. Le condizionalità macroeconomiche che hanno caratterizzato la crisi precedente sono state eliminate per queste linee di credito straordinarie destinate alla sanità".