ECONOMIA
L'agenzia: "Stallo sui tagli alla spesa pubblica"
Goldman Sachs: "In Sud Europa lo spread non scenderà più". "Maggiormente preoccupati per l'Italia"
La corsa al recupero dei nostri titoli di Stato decennali (Btp) su quelli tedeschi (Bund) secondo gli analisti dell'agenzia di rating americana "è finita", così come per gli altri Paesi meridionali dell'Eurozona.

I titoli di Stato del Sud europa non sono più "appetibili" per i risparmiatori, almeno secondo Goldman Sachs. L'agenzia di rating non ne consiglia l'acquisto, emettendo un giudizio "Neutrale". Scrivono gli analisti "Non ci aspettiamo un'ulteriore compressione degli spread" dei titoli ad alto rendimento, sottolineando di essere "maggiormente preoccupati per l'Italia dove, nel corso degli ultimi mesi, i dati sull'attività economica hanno continuato a sorprendere al ribasso e le riforme istituzionali e strutturali non sono ancora state realizzate".
La presa di posizione di Goldman, che a metà del 2012 aveva consigliato di acquistare i titoli della periferia e che nel maggio scorso aveva previsto un appiattimento degli spread attorno ai 150 punti base, si aggiunge a quella di Standard Life Investments, che la scorsa settimana ha giudicato costosi i
titoli di stato dei Paesi periferici.
"Outlook fiscale in peggioramento, stallo sui tagli alla spesa pubblica"
Goldman Sachs sottolinea che "l'outlook fiscale si sta deteriorando, mentre i tagli alla spesa e i piani di privatizzazione sono in fase di stallo. Fino a quando il Paese non metterà in atto qualcuna di queste esigenze e la crescita economica non sarà ritornata, un aumento dei rendimenti dei Paesi occore spingerà probabilmente gli investitori a chiedere rendimenti più elevati per i Btp, mentre tassi d'interesse più alti porteranno più grandi rischi economici e di credito". Lo spread a Piazza Affari chiude la seduta a 158, in rialzo di due punti.
La presa di posizione di Goldman, che a metà del 2012 aveva consigliato di acquistare i titoli della periferia e che nel maggio scorso aveva previsto un appiattimento degli spread attorno ai 150 punti base, si aggiunge a quella di Standard Life Investments, che la scorsa settimana ha giudicato costosi i
titoli di stato dei Paesi periferici.
"Outlook fiscale in peggioramento, stallo sui tagli alla spesa pubblica"
Goldman Sachs sottolinea che "l'outlook fiscale si sta deteriorando, mentre i tagli alla spesa e i piani di privatizzazione sono in fase di stallo. Fino a quando il Paese non metterà in atto qualcuna di queste esigenze e la crescita economica non sarà ritornata, un aumento dei rendimenti dei Paesi occore spingerà probabilmente gli investitori a chiedere rendimenti più elevati per i Btp, mentre tassi d'interesse più alti porteranno più grandi rischi economici e di credito". Lo spread a Piazza Affari chiude la seduta a 158, in rialzo di due punti.