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ITALIA

Roma

Regeni, dal Cairo tutta la documentazione a pm italiani

Sul caso del giovane ricercatore italiano ucciso in Egitto, secondo un comunicato congiunto, le autorità del Cairo hanno consegnato tutti i documenti richiesti da Roma

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Giulio Regeni (Ansa)
"I magistrati della procura generale egiziana hanno consegnato tutta la documentazione richiesta dalla procura di Roma con la rogatoria del settembre scorso".

È quanto emerge da un comunicato congiunto emesso dalle due autorità giudiziarie (Procura di Roma e del Cairo) che indagano sull'omicidio di Giulio Regeni, scomparso il 25 gennaio scorso e trovato morto il 3 febbraio successivo lungo la strada che collega Il Cairo ad Alessandria.

"Tutti i documenti raccolti dalla procura egiziana sulla morte di Giulio Regeni sono a disposizione della procura della Repubblica di Roma", è scritto nel comunicato. La delegazione egiziana era guidata dal procuratore generale della Repubblica Araba d'Egitto Nabil Ahmed Sadek, quella italiana dal procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone e dal sostituto Sergio Colaiocco.

Nel corso del vertice sul caso Regeni, la delegazione egiziana ha "consegnato - si legge nel comunicato congiunto dei magistrati romani e egiziani - il verbale delle dichiarazioni rese dal capo dei sindacati indipendenti degli ambulanti del Cairo da cui emerge come lo stesso abbia spontaneamente riferito alla polizia dei contatti da lui avuti con Giulio Regeni fino al 22 gennaio 2016". Gli egiziani hanno anche "consegnato un video dell'incontro avvenuto ai primi di gennaio tra Regeni e il capo dei sindacati indipendenti degli ambulanti del Cairo realizzato da quest'ultimo".

La Procura generale del Cairo riferisce che è stato sentito il personale di polizia che ha proceduto sia agli accertamenti effettuati su Giluio Regeni nei primi giorni di gennaio 2016 sia di quello coinvolto nella sparatoria in cui sono morti 5 componenti della banda criminale, nonché, del personale di polizia coinvolto nel rinvenimento che suscita interrogativi, dei documenti di Giulio Regeni il 24 marzo".

"Entrambi le parti - si legge ancora nel comunicato - hanno assciurato che la collaborazione continuerà attraverso lo scambio di atti di indagine fino a quando non sarà raggiunta la verità in ordine a tutte le circostanze che hanno portato alla morte di Giulio Regeni".