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ITALIA

Il fermo del giovane è arrivato dopo un lungo interrogatorio

Reggio Emilia, giovane donna uccisa in un parco. Fermato l'ex compagno stalker

L'uomo, 24 anni, era libero dal 4 novembre, giorno in cui è decaduta la misura cautelare in seguito al patteggiamento nel processo per stalking ai danni della vittima. ll corpo della donna è stato segnalato verso le 10, a ridosso di una recinzione che delimita il confine tra il parco e un condominio

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E' stata accoltellata la giovane donna trovata morta a Reggio Emilia in un piccolo giardino pubblico, vicino a via Patti. Sul collo della vittima - 34 anni, di origini peruviane - almeno una ferita che potrebbe essere stata provocata dal coltello che è stato ritrovato sul posto. Il pm di turno Maria Rita Pantani procede per omicidio. A seguito dei primi accertamenti i militari hanno indirizzato le indagini sull'ex compagno della donna. L'uomo, Mirko Genco, 24 anni, accusato di aver ucciso Juana Loayza, era libero dal 4 novembre, giorno in cui è decaduta la misura cautelare in seguito al patteggiamento nel processo per stalking ai danni della peruviana, ed è stato fermato dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Reggio Emilia, insieme ai colleghi della compagnia del posto. Il fermo del giovane è arrivato dopo un lungo interrogatorio negli uffici del Reparto Operativo dei carabinieri di Reggio Emilia.
La donna lascia un figlio di anno e mezzo. Il bambino era nato da una relazione con un altro ex compagno.

Secondo gli inquirenti sono stati raccolti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al delitto compiuto nel corso della nottata all'interno del parco dell'ex polveriera. In particolare i carabinieri, una volta identificata la vittima - si spiega - hanno indirizzato da subito le attenzioni investigative nei confronti dell'uomi, che si era reso responsabile in un recente passato di reiterate condotte persecutorie nei confronti della bella ragazza originaria del Perù. Proprio il 5 settembre era stato arrestato per il reato di atti persecutori e il successivo 6 settembre, dopo la convalida dell'arresto, era stato scarcerato e sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento. Il 10 settembre era stato nuovamente arrestato per violazione alla misura del divieto di avvicinamento, violazione di domicilio e ulteriori atti vessatori, ottenendo il 23 settembre gli arresti domiciliari sino al 4 novembre scorso.

In quel giorno è decaduta la misura cautelare per la sopraggiunta sentenza di patteggiamento emessa dal tribunale di Reggio Emilia il giorno 3 novembre 2021 a 2 anni di reclusione con pena sospesa. L'uomo lavorava a Reggio Emilia ma è residente a Parma. I militari del nucleo investigativo di Reggio Emilia lo hanno localizzato mentre svolgeva l'attività che lo vedeva proporre contratti di utenze domestiche porta a porta a Reggio Emilia. 

Dalla ricostruzione degli eventi la sera precedente, è arrivato in città da Parma e dopo aver rintracciato la donna in un locale del centro, insieme si è con lei diretto a piedi verso l'abitazione della vittima. Durante il tragitto, in un parco pubblico poco distante dall'abitazione della vittima, è avvenuta l'aggressione.

Il corpo è stato segnalato in mattinata a ridosso di una recinzione che delimita il confine tra il parco e un condominio. L'area  è una zona residenziale, vicino all'ex polveriera e ad una piscina. È il quarto omicidio di una donna in quattro giorni in Emilia-Romagna.