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MONDO

Russia

Nella regione di Magadan, cuore del Gulag, aperta la prima scuola per cercatori d’oro

Di metallo prezioso ce n'è ancora tanto, di cercatori pochi

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(Photo by David Paul Morris/Getty Images)
La prima scuola professionale per i cercatori d’oro, dove saranno insegnate le tecniche della ricerca della sabbia aurifera e l’estrazione d’oro dal terreno, è stata inaugurata nella regione nordica russa di Magadan.

Il motivo è semplice: l’antichissima professione dei cercatori d’oro ha perso il suo magnetismo e non attira più, mentre dell’oro nel sottosuolo ce n’è ancora tanto.

Inoltre la regione è scarsamente popolata e l’arrivo dei nuovi cercatori d’oro potrebbe contribuire alla crescita demografica. Il direttore della scuola ha fatto notare che tuttora è rimasta irrisolta la questione del diritto di proprietà sull’oro estratto.

All’epoca sovietica i cercatori d’oro autonomi avevano l’obbligo della consegna dell’oro estratto allo Stato. Nella Russia post-sovietica tuttora vige il divieto di estrazione dell’oro dai privati per conto proprio.

Il disegno di legge per togliere questo divieto e liberalizzare le miniere d’oro, garantendo l’accesso ai privati ai giacimenti auriferi, è al vaglio della Duma sin dal 2010, ma tuttora non è stato approvato.

Secondo gli organizzatori della scuola, una volta tolto il divieto, ci saranno tanti desiderosi di iscriversi ai corsi di cercatori per imparare un mestiere davvero d’oro.