Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/renzi-assemblea-legge-elettorale-minoranza-3467c4f0-ca4b-4192-9e75-b0df26724b45.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Scontro nel partito

Italicum, Renzi accelera: "I frenatori si rassegnino". Ma la minoranza Pd si sfila

In 71 votano sì alla relazione del segretario. Gotor: "Nessuna trattativa". Boschi: "Siamo tranquilli, i numeri ci sono" (GUARDA VIDEO)

Condividi
"Una giornata importante per le riforme e la legge elettorale, non sono cose lontane dalla gente: avremo un vincitore la sera delle elezioni, mandiamo in
soffitta le liste bloccate e più della metà eletti con le preferenze e il resto con i collegi. Non subiremo poteri di veto dei piccoli partiti e il governo durerà cinque anni". Così Matteo Renzi torna sul tema del giorno all'inizio della conferenza stampa dopo il Cdm. "Con buona pace dei frenatori noi andiamo avanti: con prudenza, saggezza, buon senso e equilibrio". Insomma, per il premier non si può "aspettare, rallentare perché l'Italia ha già rallentato troppo e nei campi sbagliati. E' il momento di accelerare sulle riforme perché siamo qui per non perdere neanche un minuto".

Via libera in assemblea
E in precedenza l'assemblea dei senatori del Pd ha approvato la relazione sull'Italicum del premier. Sono stati 71 i sì e soltanto Lodovico Sonego ha deciso di astenersi. Gli esponenti della minoranza non hanno partecipato al voto, mentre Vannino Chiti ha lasciato la sala. All'inizio dell'assemblea erano presenti 102 senatori, mentre al momento in cui si è votato erano in novanta.

Il discorso di Renzi
Renzi all'assemblea dei senatori Pd, per dimostrare la validità dell'Italicum, propone un esempio: "Se ci fosse stata questa legge elettorale Bersani sarebbe andato al ballottaggio e sarebbe diventato presidente del Consiglio". Rivolto alla minoranza Dem, il premier aggiunge: "Questa non è la 'notte dei lunghi coltelli' e l'elezione del Presidente della Repubblica non c'entra nulla" con il voto sulle riforme. Così Renzi separa il voto sull'Italicum dalla partita per il Colle. "Per me il punto centrale della legge è il premio alla lista" e non la questione dei capilista. Renzi replica all'assemblea e si rivolge di nuovo alla minoranza: "In un partito democratico non si caccia la minoranza ma dopo il confronto si decide per fare insieme le cose".

"Una legge insieme a Berlusconi per non governarci più insieme"
"Non abbiamo iniziato noi a parlare con Berlusconi e Verdini, ci parlavano anche prima". Poi ripete un concetto già espresso in precedenza: "Voglio fare la legge elettorale con Berlusconi perché non voglio più governarci insieme", ha concluso Renzi. "Per me abolire il Porcellum vuol dire abolire le liste bloccate", insiste il segretario obiettando alla minoranza che dà battaglia sui capilista bloccati.

Boschi: "Ora la minoranza si adegui"
"Penso che sia legittimo dare battaglia in base alle proprie convinzioni, anche io l'ho fatto quando ero in minoranza. Ma ora l'assemblea del gruppo a maggioranza si è espressa a favore dell'Italicum e io spero che in Aula la minoranza si adegui". Così il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi dopo la riunione di Renzi con i senatori. "I numeri ci sono, andiamo tranquilli in Aula. L'importante ora è avere rapidamente, dopo otto anni di attesa una buona legge elettorale", ha detto in Senato la Boschi ai giornalisti che le chiedevano se l'Italicum avesse i numeri per essere approvato nonostante i 29 senatori del Pd che non lo voteranno.