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POLITICA

Riforme

Il patto del Nazareno compie un anno fra "scricchiolii" e conferme

Il 18 gennaio 2014 l'intesa fra Renzi e Berlusconi: 12 mesi dopo l'accordo resiste. Ancora mistero sul contenuto del testo e sugli incontri avuti a palazzo Chigi

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Il patto del Nazareno compie un anno. E' il 18 gennaio 2014, con il governo di Enrico Letta ancora in carica, quando il segretario del Pd Matteo Renzi riceve Silvio Berlusconi nella sede del partito, in largo del Nazareno a Roma. Il Cavaliere viene accolto da manifestanti poco amichevoli che gli lanciano delle uova. Ma all'interno, accomodato davanti a un tè sotto una foto di Che Guevara, il leader di Forza Italia sigla con Renzi un'intesa per fare insieme legge elettorale e riforma costituzionale: c'è "profonda sintonia", commenta il "rottamatore", che dopo un mese sarebbe approdato al governo. Con Gianni Letta e Lorenzo Guerini al loro fianco quasi a far da garanti, quel sabato di un anno fa Berlusconi e Renzi siglano un'intesa che resiste a numerose insidie e alle resistenze delle fronde interne ai loro stessi partiti.

Per perfezionare l'accordo e mandare avanti i testi dell'Italicum e del ddl Boschi, che sono ora entrambi all'esame d'Aula in seconda lettura, sono necessari ancora numerosi contatti, di persona o attraverso le rispettive diplomazie. E non mancano i tentennamenti di FI, i ripensamenti, gli intoppi. Renzi e il Cavaliere si vedono di persona altre quattro volte, ma a palazzo Chigi. L'ultima, il 12 novembre, sembra poter far saltare tutto. Berlusconi ha infatti iniziato a temporeggiare e il premier stesso ha dichiarato: "Il patto del Nazareno scricchiola, altroché se scricchiola...". Ma quando si vedono di persona i due rinnovano l'intesa, con il via libera a una versione riveduta e corretta della legge elettorale: l'Italicum 2.0. Gli avversari politici ventilano intanto il sospetto che dietro le riforme si celino accordi segreti tra i due contraenti e chiedono di leggere il testo del patto. "Il patto non è nulla più di quel che è scritto nei testi delle riforme in Parlamento", assicurano i renziani.

E l'intesa continua a reggere, fino a compiere un anno, con un rinnovato sigillo di Berlusconi: "Renzi - scrive il Cavaliere - stai tranquillo, FI rispetterà gli impegni".