POLITICA
Nel dibattito anche lavoro e riforme
Renzi: "Sull'Europa sondaggi devastanti, c'è un vero tsunami"
Il premier interviene alla presentazione del nuovo libro di D'Alema: "L'Ue sia una sfida politica. O ridiamo dignità alla sua esistenza o perdiamo tutti"
"O l'Ue è una sfida politica e richiama la politica alla dignità del suo ruolo o noi perdiamo. C'è uno spread tra le aspettative dei cittadini e il rapporto con l'Europa, uno scollamento incredibile come dimostrano i sondaggi devastanti, uno tsunami". Così Matteo Renzi alla presentazione del libro di Massimo D'Alema.
Il premier è arrivato al Tempio di Adriano per presentare "Non solo euro". In sala presenti molti big storici del Pci da Beppe Vacca ad Alfredo Reichlin a Franca Chiaromonte. Presente anche Walter Veltroni. Al suo arrivo, D'Alema ha regalato al premier la maglia della Roma, numero 10, quella di Francesco Totti.
"Prima che il debito abbiamo il problema della mancanza di crescita,senza paragone in altri Paesi, per le quali il governo in prima fase ha scelto alcune mosse", ha detto Renzi. In vista delle europee "se noi saremo in grado di raccontare che tipo di Europa immaginiamo forse sconfiggeremo i populismi" che in Italia hanno "le sembianze di
Grillo e della Lega", continua il premier.
"Dobbiamo uscire dalla sudditanza che in Europa andiamo a fare gli esami, gli esami li fanno i cittadini non le grandi istituzioni europee". Così Renzi parla poi dell'incontro con la cancelliera Merkel. "Non siamo l'ultima ruota del carro in Europa, anni di dichiarazioni che avremmo fatto la fine della Grecia hanno raggrinzito le ambizioni di un Paese: siamo la seconda manifattura, siamo secondi per avanzo primario. Se affrontiamo con decisione i guai storici e facciamo la nostra parte cambiando noi stessi, cambiamo l'Europa".
"Dire che i vari interventi legislativi nel passato non hanno creato precarietà e l'hanno
risolta significa negare la realtà. Cambiare e semplificare le regole è una priorità assoluta", ha detto il premier parlando di lavoro.
"L'idea di scrivere le regole del gioco con il centrodestra è un fatto fondamentale, un valore assoluto" e la legge elettorale "non si può approvare a colpi di maggioranza tradendo il piano dell'accordo" sull'Italicum. Su questo tema "c'è spazio fino al 25 maggio", ha poi detto Renzi sul tema delle riforme.
Il premier è arrivato al Tempio di Adriano per presentare "Non solo euro". In sala presenti molti big storici del Pci da Beppe Vacca ad Alfredo Reichlin a Franca Chiaromonte. Presente anche Walter Veltroni. Al suo arrivo, D'Alema ha regalato al premier la maglia della Roma, numero 10, quella di Francesco Totti.
"Prima che il debito abbiamo il problema della mancanza di crescita,senza paragone in altri Paesi, per le quali il governo in prima fase ha scelto alcune mosse", ha detto Renzi. In vista delle europee "se noi saremo in grado di raccontare che tipo di Europa immaginiamo forse sconfiggeremo i populismi" che in Italia hanno "le sembianze di
Grillo e della Lega", continua il premier.
"Dobbiamo uscire dalla sudditanza che in Europa andiamo a fare gli esami, gli esami li fanno i cittadini non le grandi istituzioni europee". Così Renzi parla poi dell'incontro con la cancelliera Merkel. "Non siamo l'ultima ruota del carro in Europa, anni di dichiarazioni che avremmo fatto la fine della Grecia hanno raggrinzito le ambizioni di un Paese: siamo la seconda manifattura, siamo secondi per avanzo primario. Se affrontiamo con decisione i guai storici e facciamo la nostra parte cambiando noi stessi, cambiamo l'Europa".
"Dire che i vari interventi legislativi nel passato non hanno creato precarietà e l'hanno
risolta significa negare la realtà. Cambiare e semplificare le regole è una priorità assoluta", ha detto il premier parlando di lavoro.
"L'idea di scrivere le regole del gioco con il centrodestra è un fatto fondamentale, un valore assoluto" e la legge elettorale "non si può approvare a colpi di maggioranza tradendo il piano dell'accordo" sull'Italicum. Su questo tema "c'è spazio fino al 25 maggio", ha poi detto Renzi sul tema delle riforme.